[EU] Commissione von der Leyen (2019-2024)

[QUOTE=Rehn Freemark;20259916]Dici quella per la rule of law? Io questa cosa non l’ho seguita bene, devo dire che mi ha anche sorpreso perché è comunque una buona iniziativa*. Ma non ho capito come la fanno entrare in vigore e in che modo possono aggirare i soliti ostacoli dei bizantinismi europei (come fanno a evitare un veto dal gruppo visegrad o manovre simili, per farla breve)
[/QUOTE]

Mah in realta’ il veto vige ormai solo su pochissime cose, c’e’ il voto per qualified majority quasi per tutto.

La condizionalita’ sulla rule of law sono riusciti a farla entrare nei trattati esistenti, quindi c’e’ solo un voto a maggioranza qualificata per attivarla. E c’e’ gia’ l’accordo tra Parlamento e Concilio, quindi entrera’ sicuramente in vigore (a meno di sorprese).

E’ per questo che Polonia ed Ungheria hanno messo il veto sul bilancio, perche’ non possono metterlo su nient’altro :asd:

Giovedi' comunque c'e' il D-Day, stay tuned
Che accade giovedì? La resa dei conti?
Se Polonia e Ungheria non approvano il bilancio vengono cacciate o semplicemente non riceveranno la loro quota di finanziamenti?
Non so cosa succeda Giovedi', ma mercoledi' e' l'ennesima "ultima occasione" per un accordo commerciale post-brexit. Il clima e' abbastanza tetro:

Micheál Martin, Irish prime minister, told Irish broadcaster RTÉ: “My gut instinct is that it’s 50-50 right now and I don’t think one can be overly optimistic about a resolution emerging.”


Diplomats said Mr Barnier had been “gloomy” during a video meeting with Europe ministers on Tuesday. One diplomat said Mr Barnier’s message had been that the prospects for a deal before the end of the year were “rather minimal at this point”.


Tutti hanno un interesse a bleffare fino all'ultimo momento, ma piu' passa il tempo piu' diventa possibile che l'uscita dall'UE sara' senza senza accordi commerciali.
La sterlina rimane debole...
Non si capisce un ciufolo, mi sa che la vera ultima occasione sarà il 31/12, fra l'altro, collegata alla discussione COVID, l'aver accelerato i tempi sull'inizio della campagna vaccinale è stato fatto anche per mitigare possibili effetti negativi di un no deal con l'ue.

L’update e’ che non si e’ risolto nulla, ma si e’ rimandato tutto a domenica.

Boris Johnson che parlava del regno unito finalmente indipendente:
[TWEET]https://twitter.com/BorisJohnson/status/1336725329071792129[/TWEET]

La cena a brussel e’ stata a base di pesce e smerlo britannico, cosi’ tanto per trollare.

Prevedibile, meglio che vada così comunque. L'Uk si prenderà onori ed oneri della propria decisione, se le cose andranno male, sarà anche una bella bastonata sui denti ai partiti antieuropei che sono sul continente.

Ecco il D-day di Farrentina:

[QUOTE]Recovery Fund, accordo tra i paesi Ue: cade il veto di Polonia e Ungheria

Al via il piano da 1.800 miliardi, il più imponente di sempre nella storia europea. All’Italia 209 miliardi, ma si litiga nel governo. Renzi (Iv) chiede un cambio totale: “No ai pieni poteri a Conte”. Dall’opposizione Salvini (Lega) si dice invece pronto a un confronto

ROMA - Accordo raggiunto su Recovery fund e Next Generation Eu, il piano economico più imponente di sempre nella storia europea da 1.800 miliardi (compreso il bilancio Ue per il 2021-2027), finanziato per la prima volta con l’emissione di debito comune. I leader europei riuniti a Bruxelles, sotto la guida di Angela Merkel, hanno lavorato a un compromesso con i Paesi ribelli. Alla fine Polonia e Ungheria hanno fatto cadere i rispettivi veti e votato con gli altri.

L’Italia è il primo beneficiario del piano: 209 miliardi nei prossimi sette anni. “Risorse ingenti”, le definisce il premier Giuseppe Conte. “Ora avanti tutta con la fase attuativa: dobbiamo solo correre!”, twitta. Non sarà semplice visto che sulla governance del Recovery - la cabina di regia o task force che dovrà guidare e monitorare la fase operativa - lo scontro è solo all’inizio all’interno del governo.

Italia Viva non condivide la proposta di affidare a sei manager i sei capitoli o missioni del piano indirizzati alla transizione verde e digitale. Manager dotati di poteri sostitutivi, se le amministrazioni rallentano o bloccano gli investimenti e le opere. Matteo Renzi chiede di ridiscutere anche la distribuzione dei fondi (tra prestiti e sovvenzioni), ritenendo ad esempio insufficienti i 9 miliardi destinati alla Sanità. Sul punto lo stesso ministro della Sanità Roberto Speranza (Leu) si dice pronto a pretendere più risorse in Consiglio dei ministri.

Ma Renzi va anche oltre. “Deve cambiare tutto il piano - dice - perché è ridicolo che ci sia una struttura di consulenti senza controllo democratico. Ci sono pochi soldi per sanità e cultura, zero paginette sui giovani. Bisogna spendere per creare posti di lavoro e non redditi di cittadinanza. Se Conte immagina di fare un emendamento nottetempo per chiedere pieni poteri, mi alzo in Parlamento e dico no”.

“Bene l’Europa vicina alle persone. Ora trasformiamo questa opportunità in una grande, nuova speranza”, twitta il leader pd Nicola Zingaretti. Il segretario invita le forze di maggioranza a stemperare le fibrillazioni: “Gli italiani giustamente chiedono certezze per combattere il Covid, riprendere a lavorare, riaprire le imprese, riprendere le scuole nel nuovo anno, combattere il virus con il vaccino da gennaio. Il governo finora ce l’ha fatta e se ci sono problemi vanno affrontati con spirito costruttivo da parte di tutti: vanno messi sul tavolo e risolti”.

“Ottima notizia: accordo raggiunto, superato ogni veto in Europa”, scrive su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (M5S). “Adesso concentriamoci su come spendere al meglio i 209 miliardi del Recovery fund. Serve una visione chiara, obiettivi comuni e tanta determinazione. Diamo subito risposte agli italiani”. “L’accordo su #NextGenerationEU appena raggiunto in Consiglio europeo è un successo per tutta l’Unione, per l’Italia e in particolare per l’azione condotta dal presidente Giuseppe Conte insieme al governo”, aggiunge il capo politico dei Cinque Stelle Vito Crimi.

Toni concilianti giungono dall’opposizione. “Noi ci siamo, confrontiamoci anche sui fondi Ue, non solo su scuola e restrizioni a Natale”, dice Matteo Salvini (Lega) diretto al premier Conte. Confermando la linea costruttiva di tutto il centrodestra dopo il vertice di stamattina per la prima volta allargato ai gruppi che fanno riferimento a Cesa, Lupi e Toti. Un coinvolgimento fortemente voluto proprio da Salvini.

Entusiasmo a Bruxelles. “Ora possiamo cominciare con l’attuazione e la ricostruzione delle nostre economie”, esulta il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, sollevato da un’intesa raggiunta in tempi rapidi dopo una discussione contenuta, preparata con attenzione dalle diplomazie nei giorni scorsi. Il rischio di un Recovery a 25 e non a 27 (lasciando fuori Polonia e Ungheria) alla fine è stato scongiurato. Anche per la capacità della presidenza tedesca di lavorare dietro le quinte, coinvolgendo nella stesura dei testi anche Varsavia e Budapest.

“Abbiamo lavorato molto duramente per rispondere alle preoccupazioni dell’Ungheria e della Polonia e allo stesso tempo per preservare il meccanismo dello stato di diritto”, conferma la cancelliera Angela Merkel. La soluzione trovata è una dichiarazione interpretativa delle regole del meccanismo sullo stato di diritto, quello che blocca i fondi a chi non rispetta le regole democratiche. Verrà allegata all’accordo sul pacchetto complessivo, per tranquillizzare i due Paesi riottosi.

“Lo storico piano di rilancio europeo deciso a luglio si sta ora concretizzando”, twitta il presidente francese Emmanuel Macron. “Abbiamo appena adottato un solido accordo sul meccanismo da attuare, nel rispetto dello Stato di diritto. L’Europa sta andando avanti, unita e mantenendo i suoi valori”.[/QUOTE]

Intanto vi segnalo che Orban e' uscito dal EPP in vista delle elezioni dell'anno prossimo. Per ora i sondaggi lo danno appaiato all'opposizione. Interessante come le opposizioni abbiano deciso di fare una lista unica, che va dai nazionalisti di destra di Jobbik ai verdi, centristi, socialisti, etc. Praticamente un tutti contro Orban

[QUOTE=Farrentina Alò;20328201]Intanto vi segnalo che Orban e’ uscito dal EPP in vista delle elezioni dell’anno prossimo. Per ora i sondaggi lo danno appaiato all’opposizione. Interessante come le opposizioni abbiano deciso di fare una lista unica, che va dai nazionalisti di destra di Jobbik ai verdi, centristi, socialisti, etc. Praticamente un tutti contro Orban :asd:[/QUOTE]Come mai ha lasciato il ppe? Lo ha fatto prima di essere cacciato? Vuole avere posizioni ancora più anti europeiste?

Inviato dal mio Nokia 9 utilizzando Tapatalk

[QUOTE=RokkoII;20328696]Come mai ha lasciato il ppe? Lo ha fatto prima di essere cacciato? Vuole avere posizioni ancora più anti europeiste?

Inviato dal mio Nokia 9 utilizzando Tapatalk[/QUOTE]

Da come avevo capito io ha lasciato perche’ lo stavano per cacciare.

Rimane vergognoso che lo abbiano fatto entrare.

Vabbe' quando entro' era un'altra roba (e veniva pure finanziato da Soros )

[QUOTE=RokkoII;20328696]Come mai ha lasciato il ppe? Lo ha fatto prima di essere cacciato? Vuole avere posizioni ancora più anti europeiste?
[/QUOTE]

Come detto da Carr, era gia’ sospeso dal 2019 ed il PPE aveva appena cambiato il sistema di voto interno per poter espellere un partito.

Onestamente penso che Orban non abbia gran carte da giocarsi, la maggioranza degli Ungheresi e’ europeista, ora ha tutti contro, penso che la sua unica speranza sia di tirare dritto, rivincere le elezioni e mettersi a negoziare da una posizione piu’ stabile/forte.

Il suo unico appiglio esterno e’ Putin, che non e’ poi sto gran alleato, visto che ha i piedi di argilla e soprattutto e’ inviso ai Polacchi (e quindi perderebbe il suo unico alleato interno).

lucashenko e' l ultimo vero dittatore europeo....

orban e' stato messo alle strette e bisogna vedere se la spuntera' o verra' sostituito...nel secondo caso e' un altra enorme vittoria in EU...dopo la brexit
Hanno pescato due parlamentari tedeschi del CDU a lucrare sui contratti medici del COVID. Si tratta di parecchi soldi, in un caso 250k euro (roba che Renzi dovrebbe andare a Rihad tipo quattro volte di fila!).
Forse non tutto il marcio e' di Brussels.

Entrambi i parlamentari avevano dichiarato di voler andare in pensione ma non dimettersi (anche se poi sono stati obbligati a farlo).
Questo alla vigilia delle elezioni regionali che sembrano promettere bene per le forze di sinistra.