[Era]Affitti brevi di merda, New York sorpassa a sinistra ma Barcellona usa il DRS

Beh no, sarebbe un’evoluzione auspicabile del fenomeno ed un mezzo di pressione indiretto sul modello estrattivo attuale. :asd:

Un articolo interessante su come investire sul turismo di massa per combattere il degrado serva, incredibilmente, a un cazzo di niente:

Copincollo alcuni passaggi:

La trasformazione di Napoli attraverso il turismo cominciò nel 2015, quando il sindaco Luigi De Magistris appena eletto da ex magistrato di sinistra puntò sulla riqualificazione del centro storico e sulla costruzione di una nuova immagine, diversa dalla Napoli dell’emergenza rifiuti e delle periferie violente e degradate raccontate dallo scrittore Roberto Saviano in Gomorra.

[…]

Pochi mesi dopo il sindaco e l’allora assessore al Turismo Nino Daniele presentarono un “Piano strategico per il turismo” che si proponeva di cambiare il modo in cui la città era percepita puntando sulla cosiddetta «napoletanità», vale a dire uno stile di vita unico e riconoscibile che i visitatori di tutto il mondo avrebbero potuto condividere. «Si voleva trasformare Napoli in una destinazione turistica, adottando un’ottica di mercato che salvaguardava l’identità per sfruttarla», dice l’urbanista Esposito.

L’offerta di alloggio a breve termine a Napoli ha superato quella di Venezia: 9.754 contro 7.950, secondo Inside Airbnb. Il 90 per cento di questi si trovano nel centro storico, in particolare nei Quartieri Spagnoli e alla Sanità, che sono le zone con la più alta densità abitativa di Napoli e allo stesso tempo le più povere: 14mila abitanti in meno di un chilometro quadrato nei Quartieri Spagnoli, 32mila abitanti in due chilometri quadrati nel rione Sanità. E un reddito medio in entrambi i quartieri di 13.400 euro.

La conseguenza è che gli sfratti sono aumentati a dismisura e «nessuno vuole più affittare neppure un basso a migranti, famiglie numerose e studenti universitari», dice De Vito, della rete SET. Chi ha a disposizione anche solo una stanza del proprio appartamento preferisce affittarla attraverso Airbnb per vivere di rendita o integrare lo stipendio mensile, piuttosto che cederla a inquilini che non reggono l’aumento dei costi.

Secondo i dati dell’Istat, il centro storico di Napoli ha la più alta percentuale di affittuari d’Italia, il 39 per cento. Il 70 per cento delle case sono abitate da coppie giovani e a basso reddito. Gli sfratti esecutivi, cioè con l’obbligo di lasciare l’abitazione entro 90 giorni dalla richiesta del proprietario, sono saliti dai 1.700 del 2017 ai 12mila del 2023. L’85 per cento di questi sono per morosità. Se dovessero essere eseguiti tutti nei tempi prescritti dalla legge, nel giro di tre mesi più di 30mila persone rimarrebbero senza una casa.

L’alternativa di lotta è, altrettanto ovviamente, l’occupazione di stabili sfitti:

https://www.instagram.com/p/CyQu6rDMTBe/?igshid=MWZjMTM2ODFkZg==

Vabbè ma prendi come riferimento…Napoli?
Un po’ biased no?

Boh, perché?

Ma perché secondo te in Trentino se continua così la situazione non sarà la stessa? :asd:

La situazione affitti in zona Trento e dintorni è da mani nei capelli

Non sto contestando il concetto e per come la penso io l’intera pagliacciata della locazione breve andrebbe chiusa con effetto retroattivo, contesto il prender Napoli a campione portando dati quando qualsivoglia dato istat di quella città risulta (molto) dubbio

Scrivono:

“L’occupazione vuole dare una soluzione a chi altrimenti dovrebbe rinunciare a pecorsi di vita”

Ma con questo intendono che da soluzione a chi altrimenti sarebbe senzatetto, o chi dovrebbe scegliere una città che non sia bologna per studiare storia dell’arte? :asd:

Sì, ma… perché?

Onestà intellettuale?
Crediamo davvero ai dati istat di Napoli?
Direi di no quindi portarne alcuni a supporto di una tesa non dovrebbe contare, qualsiasi tesi sia

Guarda che l housing crunch é un problema sistematico oramai evidente in qualunque città occidentale, quindi devi essere in malafede per pensare che Napoli non abbia un problema simile.

:mumble:

Cioè l’articolo mette esattamente in relazione il fallimento della soluzione turismo per combattere la criminalità a Napoli… e la critica all’articolo è che ci sono dati Istat non corretti per la criminalità? :mumble: dati Istat che, aggiungo, sono riportati solo in coda all’articolo per pura completezza

non ho detto che non sia un problema di Napoli, come di qualsiasi altra realtà, bensì che portare dati istat a supporto non dovrebbero aver valore

Ok quindi riconosci il problema, riconosci napoli avere lo stesso problema, ma non vuoi credere ai dati forniti? Lol ok. Grazie per il tuo input!

trigger in 3… 2… 1…

per smorzare un po’, più o meno :asd:

comunque il fatto che il problema affitto/costo sia solo colpa di airbnb è alquanto riduttivo, il numero delle case in centro è limitato, ovviamente nel tempo i prezzi aumenteranno.

e ti ritrovi così :asd: che non è nemmeno la cosa/casa peggiore vista :asd:

Portogallo ha avuto anche una politica forte incentrata nell’attirare capitali e pensionati (tassazione ridotta) ora mi pare abbiano chiuso, spero incida.
Comunque vuoi gente? cala le tasse e vedi che arrivano :D Dovrebbero farlo per i comuni che stanno morendo

In un’era dove viaggiare costa “il giusto”, come lo regoli?

ma i comuni che stanno morendo non attireranno mai nessuno a parte i click dei cretini che parlano delle case a 1 euro. I digital nomads che guadagnano bene vanno a barcellona o lisbona perchè a parte il bel clima ci sono servizi eccellenti e movida a non finire, di certo un europeo che prende 75k euro l’anno non se ne va a civitivelluoano del castelluozzano dove c’è solo un bar scrauso, le poste, il 2G e per fare qualcosa di interessante si deve fare 45 minuti di macchina

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i dati istat su napoli per quale motivo non dovrebbero essere credibili?

Non so, MC l’ha ripetuto per tre volte ma non ha più spiegato perché :dunnasd:

I dati ISTAT su Napoli non hanno valore!
Sì ma perché?
Non hanno valore ti dico?
Ok ma perché?
ZEeerRooo VAaaaalOOOREEeeeee
Ok…?

because terronzmaphiosicheprendonoilredditodicittadinanza