Non so quanti lo conoscano, ma visto che oggi è uscito un nuovo articolo mi è venuto in mente di postarlo qua.
In breve è un ingegnere che crea gratuitamente degli articoli interattivi in cui spiega il funzionamento di meccanismi e oggetti totalmente comuni, dalla bicicletta, all’orologio fino ad un più complesso motore a combustione.
Mi direte “e sti cazzi, ci son miliardi di video simili”, il fatto è che lui crea degli articoli testuali, con elementi totalmente interattivi con cui si può giocare/provare/sperimentare, e sono di una qualità inimmaginabile. Ed è fottutamente bravo.
Gli articoli sono di una complessità (intesa come qualità e tempo speso per la creazione) assurda, quindi ne rilascia solo un paio all’anno visto che ci lavora da solo. Per i nerd/programmatori, è tutto scritto in js/css su WebGL, tutto a mano, niente framework, niente flash, niente.
@Pjem segnale perché è bravissimo a spiegare la fisica, voglio la tua approvazione.
Figata, peccato siano gia’ avanzate come approccio alla spiegazione. Non so quanti che arrivino gia’ a capire forze, momenti angolari, etc. abbiano bisogno di questi video.
Avrebbe avuto piu’ uso probabilmente se li avesse fatti comprensibili per persone attorno ai 13-17 anni magari (intendo come periodo di studi).
Secondo me il target sono persone che hanno una infarinatura minima di fisica/matematica e che vogliono capire come funzionano le cose.
Sicuramente alcuni articoli sono più complessi ed avrebbero bisogno di più nozioni di base, però il fatto che spieghi le cose lentamente, passo a passo, e con l’aiuto interattivo mi ha aiutato a capire alcune cose molto più di quanto avesse fatto la scuola o i libri
Per dire, sì alcuni articoli hanno molte nozioni di fisica, a volte anche complessa, ma non è assolutamente necessario capirla per apprendere adeguatamente il tutto.
PS: comunque è il contrario di quello che fa il tipo (perché è divulgazione scientifica molto basic e non è neanche paragonabile al livello di analisi di quelli articoli) ma è una lettura interessante e che si legge isi il libro “Breve storia di (quasi) tutto” di Bill Bryson