In California secondo la legge elettorale che hanno viene prima fatta un’elezione primaria generale con tutti i candidati, poi i due che prendono più voti si scontrano direttamente in un’elezione solo loro due, che decide chi viene eletto.
Adam Schiff, attualmente membro della camera dei rappresentanti per la California, è candidato per il senato per la prossima elezione. La California è uno stato a maggioranza democratica schiacciante, ci sono zero possibilità che un repubblicano venga eletto al senato in quello stato: nell’ultima elezione infatti si erano scontrati all’elezione generale due democratici.
Schiff, per evitare rischi, ha tirato fuori di tasca sua per fare campagna a favore di Steve Garvey, candidato repubblicano, che ha fatto praticamente zero campagna per conto suo. Di conseguenza i due che hanno passato le primarie sono stati Schiff, con il 35% dei voti, e Garvey, con il 30%. Terza, ed eliminata, Katie Porter, anche lei membra della camera dei rappresentanti e principale rivale di Schiff.
E che sarà mai, direte voi? A parte che Schiff è uno stronzo. Tanto non è che i repubblicani possono vincere un seggio al senato in California.
C’è che se c’è un candidato repubblicano sulla scheda per il senato gli elettori repubblicani sono più invogliati ad andare alle urne, e questo può avere effetti a cascata su altre elezioni, visto che a novembre non si vota solo per il senato ma anche per la camera dei rappresentanti, ed in alcuni collegi elettorali anche in California la corsa per i seggi alla camera è abbastanza competitiva. Quindi è possibile che Schiff abbia aiutato i repubblicani a mantenere la maggioranza alla camera.
Domanda, come si è sviluppata la redistribuzione delle posizioni parlamentari a seguito dell’evoluzione demografica ? A quanto lessi California, New York, Ohio ed Illinois dovrebbero perdere influenza a favore di Texas, Florida e Georgia, considerata la prossimità nel conseguire una maggioranza alla Camera fattori di natura statistica avranno sempre più rilievo.
Rispetto all’ultima elezione della camera dei rappresentanti (2022) ci sono stati zero cambiamenti nei seggi alla camera per ciascuno stato. Tra l’elezione del 2020 e quella del 2022 i cambiamenti sono stati:
Texas +2
Colorado, Florida, Montana, North Carolina, Oregon +1
California, New York, Pennsylvania, Illinois, Ohio, Michigan, West Virginia -1
A livello di senato e di elezione presidenziale non cambia niente, perché le elezioni vengono decise a livello statale e non di distretto elettorale.
Ricordiamo comunque che se non ci fosse il gerrymandering i democratici avrebbero avuto la maggioranza alla camera in tutte le ultime, boh, 10 elezioni?
Oggi su RN24 Mauro Merosi (che personalmente mi piace tanto come farcisce di ironia i servizzi ) diceva che praticamente gli elettori in USA potessero non voterebbero ne Trump ne Biden che si sono rotti le palle
(Alleluia) e che la Haley ha un bel seguito a discapito dei risultati , specie tra gli studenti o chi ha studiato
“Hitler fece anche cose buone”: in un nuovo libro trapela l’ammirazione di Trump per il Fuhrer
In “The return of great powers” l’anchorman della Cnn Jim Sciutto scrive che l’ex presidente apprezzava del dittatore nazista “la gestione dell’economia” e “la presa sui suoi generali”
L’argomento non concerne la campagna elettorale presidenziale in per se stessa, ma ritengo comunque sia argomento d’interesse considerando il quadro politico più ampio; pare infatti il parlamentare deputato repubblicano Buck abbia intempestivamente ed inaspettatamente deciso di rimettere il suo incarico in anticipo rispetto ai termini di mandato, ed un’elezione per nominarne il sostituto presso la sua circoscrizione, in Colorado, Distretto 4, richiederà tempo per essere organizzata e tenuta, quindi il rischio per il GOP nei mesi a seguire sarebbe quello di vedere la loro già scarsa e tanto litigiosa maggioranza alla Camera diminuire ulteriormente.
Il seggio in per se stesso non dovrebbe essere complicato per i Repubblicani da conservare considerando il territorio ma rimane pur sempre una complicazione considerando questi trattarsi del quarto rappresentante del partito al Congresso a presentare anticipatamente le dimissioni dalla posizione.
Stavo giusto leggendo che in realtà non è così, ma non ho tempo di approfondire ora da un commento:
Leaving early means there will be a special election for his seat. His district is the one Lauren Boebert switched to (because Ken Buck was retiring and a vacant seat would be easier to win than getting reelected in her current district). But Boebert is currently representing the 3rd district and you are not allowed to represent multiple districts, so she would need to vacate her current seat in order to participate in the special election.
So she has two options: 1: vacate her seat in the 3rd district and run in the special election. If she loses, she is out of congress until November regardless of how that race goes. 2: skip the special election to keep her current seat and race against the new incumbent in November.
His early departure has put the GOP in a bad position, but none more-so than Lauren Boebert.
Si, però sono questione organizzative interne al partito, ed ovviamente non dovrebbero averne di tanto gravi, però il territorio su cui contendono il rappresentante tutto è fuorché ostile; francamente non ho idea di come stiano effettivamente gestendo l’attività legislativa e le relazioni pubbliche su scala regionale e statale, perché nel complesso il loro operato gestionale appare caotico e frammentato, mi pare stiano semplicemente attendendo la prossime elezioni presidenziali, non potendo prescindere dalla presenza di Trump quale candidato favorito del loro elettorato stesso, quale che potrà essere risultato a cui approderanno.