E va bene, che devo fare?
Andare a troie? Buttarmi?
Sono fatto così. Ormai sono giunto alla convinzione che non devo andare contro a me stesso, un po' come per un musulmano mangiarsi un paninazzo con il prosciutto o per un pacifista sparare in bocca a qualcuno.
Avevo l'idea che cmq le potenzialità ce le ho, dovrei solo aspettare che il fiore sbocci. Ma forse non c'è nessun fiore. Forse sono semplicemente fatto per stare da solo. Non è che stia male.
No, non sei fatto cosi, le tue esperienze pregresse (di merda) ti han fatto cosi.
dunque?
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Dunque le cose van dette come sono, una cosa e dire come hai detto tu e una cosa come ho detto io, poi puoi comunque decidere di voler rimanere cosi perche cosi ti sta bene, ma cambia il valore di questa scelta, da "sono cosi mi accetto", positiva... a "sono cosi causa esperienze di merda e mi tengo cosi", negativa, perche se sai che le esperienze sono state di merda la scelta positiva sarebbe di fare nuove esperienze migliori...
non era un dunque incazzoso, ma un dunque che chiedeva consigli operativi.
Per me il "fare nuove esperienze" dovrebbe venir attualizzato. In che senso dovrei vivere nuove esperienze?
E' un campo vastissimo in effetti.
Per me il "fare nuove esperienze" dovrebbe venir attualizzato. In che senso dovrei vivere nuove esperienze?
E' un campo vastissimo in effetti.
Questa è falsa accettazione.
A te non va bene non avere una vita sessuale, se così fosse non ti porresti nemmeno il problema.
Visto che dici di essere 'popolare', l'esperienza nuova che dovresti provare e' l'invitare fuori una ragazza e flirtarci 'fisicamente': il non detto è molto più intrigante del giocare a carte scoperte.
Comunque mi spiace ma una guida non c'è, comincia a smuoverti a provare concretamente cosa va per te e a fallire.
Imparerai molto di più che leggendo questo thread.
A te non va bene non avere una vita sessuale, se così fosse non ti porresti nemmeno il problema.
Visto che dici di essere 'popolare', l'esperienza nuova che dovresti provare e' l'invitare fuori una ragazza e flirtarci 'fisicamente': il non detto è molto più intrigante del giocare a carte scoperte.
Comunque mi spiace ma una guida non c'è, comincia a smuoverti a provare concretamente cosa va per te e a fallire.
Imparerai molto di più che leggendo questo thread.
Ma io non ho capito se ti eccitano le ragazze, se le guardi e ci fantastichi di fartele o no. Se no sei gay.
e su questo non ci piove...
però se scrivi qui dentro qualche malessere ce l'hai... e cercare di risolverlo non significa andare contro te stesso...
mi viene da pensare che tu soffra questa situazione più per quello che sei "convinto" di dover essere, piuttosto che per quello che oggettivamente fai nella vita.
pure io, per altri motivi rispetto ai tuoi, vivo delle situazioni diverse rispetto alla media dei miei coetanei, e francamente me ne sbatto di quel che pensa la gente di me, la storia della mia vita la conosco solo io e pochi altri, e la mia situazione al momento mi va bene così.
ovvio, vorrei delle cose che non ho (vedi agorò nel thread propositi 2014
) ma me ne faccio una ragione, che altrimenti non so che farei...
le ragazze mi eccitano. Semplicemente, è come se fosse un altro mondo.
La fantasia resta tale in testa, ma non diventa mai proposito. Come se qualcosa mi bloccasse.
Come immaginare di diventare miliardario: che farei se avessi milioni di euro da spendere?
Uguale: cosa ci farei se potessi trombarmela? Ma siamo nel campo dell'irrealtà, o meglio, dell'irrealtà percepita...
P.S.
Se fossi gay mi fantasticherei di farmi gli uomini. In realtà il riflesso pavloviano che percepisco nel mio corpo quando penso a Lexi Belle certifica il contrario.
Che leeeegnooo
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il "sono fatto così" è un buon punto di partenza per capire se stessi e andare oltre, non per rimanere fossilizzati. Nella vita si può e si deve anche cambiare, rischiare, se no rischi di rimanere invischiato in una situazione da cui tu stesso vuoi uscire in primis...
wat?
è vero.
Più che altro vorrei capire cosa posso fare senza snaturarmi.
Cioè, non emulerei mai Alesa per darmi una "spinta" o cose del genere.
io ti sconsiglierei di buttarti in eccessi o similia, rischi di bruciare te stesso o quello che vuoi fare... perchè una scelta come alesa comporta molto, dal punto di vista del rapporto che si cerca e che si ottiene.
Vai per piccoli passi, cerca di conoscere meglio te stesso e i tuoi limiti, provando da piccole cose, uscire di più, provare a rompere il ghiaccio con sconosciuti/e, farti nuove amicizie: ma non dimenticare di essere te stesso, non serve a nulla creare un nuovo personaggio da 0, meglio un "te stesso" vero ma goffo (all'inizio) che un personaggio creato ad hoc che tradisce il tuo ego.
questo, esattamente questo.
Non sono capace di fingere, devo essere io. Vorrei però capire quali sono questi piccoli passi.
Vedo il bicchiere mezzo pieno: rispetto a due anni fa ho molta più autostima. Forse sono scoraggiato/impaziente. Ma sicuramente ho tante più carte da giocare.
Forse un po' di coraggio in più, un pizzico di faccia tosta...
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Ho una "teoria", a me sembra che questo tipo di persone che proprio non riesce ad approcciare le ragazze anche se vorrebbe soffra di estremo egocentrismo. Una cosa del tipo, anche quando ha l'occasione, invece di essere aperto o cercare di conoscere ragazze pensa solamente al risultato per sè, questo si nota dall'esterno perché è comunque un atteggiamento inconsapevole e la molla non scatta mai. Anche il più impacciato nella sua sincera apertura verrà accettato prima o poi, ma quello ossessionato da se stesso, che sia con alta o bassa autostima, no...
Come dire, vede le ragazze in maniera distante, o le idealizza o si sente in soggezione, senza considerarle come persone con cui può fare conoscenza ecc... sotto sotto è perché le vede come oggetti da ottenere, senza rendersene conto ma appunto mette se stesso davanti all'aprirsi all'altra quindi non getta gli scudi con la sincera fiducia che è necessario dare.
Come dire, vede le ragazze in maniera distante, o le idealizza o si sente in soggezione, senza considerarle come persone con cui può fare conoscenza ecc... sotto sotto è perché le vede come oggetti da ottenere, senza rendersene conto ma appunto mette se stesso davanti all'aprirsi all'altra quindi non getta gli scudi con la sincera fiducia che è necessario dare.
in quei momenti? Sì.
Ma è come se parlassi di un altro me, in un mondo parallelo.
mi hai descritto perfettamente.
L'ultima "intuizione", la ragazza di pochi mesi fa, ha funzionato nella mia testa per pochissimo perché l'ultima cosa che pensavo era quella di farmela. Pensavo solo a lei perché mi interessava, così, senza una ragione particolare.
Poi però ci si è persi di vista.
Nel senso che ti fai un sacco di pippe mentali per niente. Pensi troppo a cosa faresti nel caso in cui vlabla ma poi ti fossilizzi e non fai nulla... A sto punto Non pensarci nemmeno e basta.
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