Drusilla, un'anima solitaria

Come quasi tutte le notti, da una settimana a oggi, mi svegliai di soprassalto, quel maledetto incubo era tornato alla mia mente. Tutto ebbe inizio quando ero molto piccola, nella mia isola natale, Serpent's, li dove il tempo scorreva in un modo tutto suo, dove vivevamo nell'ombra all'oscuro di tutti e tutto, fino a che un giorno... nella mia mente riaffiorano solo brevi spezzoni di immagini, ricordo solo che tutto d'un tratto il cielo si oscurò, e il tiepido sole di quella mattina si spense dietro una coltre di nuvole nere, tutta l'isola si era diretta sul punto più alto dell'isola, riuscii solamente a scrutare qualche sagoma e un enorme ombra che si dirigeva verso di noi... poi mio padre mi fece correre in casa. Rimasi chiusa per due giorni, e quando uscii vidi solo corpi straziati sul terreno... Ma io non ero una bambina "normale", tutto ciò non mi impaurì, anzi provai un certo piacere, nel vedere tutti quei cadaveri.
Passarono dei giorni, non riuscivo a chiudere occhio a nessuna ora del giorno e della notte, una voce mi martellava in testa, mi diceva:"Vieni da me piccola, io ti renderò potente!" come dire questa frase mi suonava ispirante, infondo avevo sempre desiderato un grande potere... ma non potevo immaginare ciò che sarebbe accaduto in seguito........

Una mattina particolarmente fredda, uscii di casa senza dire nulla a nessuno, mi incamminai per i boschi adiacenti alla città, quando un uomo enorme tutto vestito di nero, mi prese con forza e mi portò con lui, io mi dimenavo urlavo ma la città era troppo lontana, e nessuno mi avrebbe mai udito....

Mi porto in una grotta e qui parlò, riconobbi subito la voce, era lui, l'uomo che mi avrebbe fornito il "grande potere", cambia subito atteggiamento, divenni più disponibile nei suoi confronti, e se ne compiacque.

Non so quanto tempo rimasi da lui, so solo che quando tornai in città, vidi su tutti i muri affissa una mia foto, non gli diedi importanza, mi sentivo cambiata, sprezzante del pericolo e insinsebile agli affetti, non riuscivo a rendermi conto che quell'uomo non mi aveva aiutata ad acquisire un grande potere, bensì mi aveva trasformato in un mostro incapace di amare.

Del periodo seguente ricordo molto poco, ricordo solo che molte persone caddero sotto i miei colpi, ma per quale dio? Per quale giustizia? Che diritto ne avevo io?
Tuttora non so rispondermi a queste domande so che non ho potuto provare affetto nemmeno per le persone che mi misero al mondo, anche loro caddero come foglie in autunno...

Purtroppo la mia mente offuscata dalla sete di sangue, impiegò troppo tempo per capire cosa stava accadendomi, solo adesso dopo svariati anni sono riuscita a prendere possesso di me, a capire cosa è giusto e cosa non lo è...

anche se a un prezzo troppo grande da pagare.... la solitudine....
Bello
bello l'ho letto TUTTO, è stato logorreico solo in brevi tratti, bravo