Dragonero

Sono anni che in mio amico mi sta consigliando di iniziare questo fumetto, edito dalla Bonelli: dragonero. E alla fine ho ceduto, comprandomi il volume " le origini". E devo dire che aveva ragione: il fumetto è davvero ben scritto, l'ambientazione ( fantasy ma al confino con lo steampunk) gradevole e anche l'impatto grafico ottimo. Il protagonista è un po' Bonelliano ( sciupafemmine, duro ma leale ) ma gli autori sono riusciti a caratterizzarlo bene, forse anche grazie ai co protagonisti.

Così sono passato alla serie regolare: quasi tutti gli albi sono auto conclusivi, rimangono sempre ben scritti ma l'impatto visivo cala decisamente: oltre alla mancanza di colore, la stampa, la carta.... Appena lo ho aperto, ho avuto un dejavu: è uguale ai tex di mio nonno [emoji21]. Bonelli non si aggiorna mai.

Cmq è un ottimo prodotto, se qualcuno è interessato Consiglio di provare " le origini", che rimane un bell'albo Anche a se stante.

Qualcun'altro lo sta mettendo?

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Boh, preso i primi numeri all'epoca dell'uscita (2013 mi pare), non m'ha detto niente honestly, abbastanza anonimo. Poi vabbe l'high fantasy in generale non mi sconvolge quindi sono un po' biased, ma è un altro discorso
L'avevo iniziato e poi droppato dopo una trentina di numeri, perché per quanto fosse ben realizzato sotto ogni punto di vista non mi prendeva proprio.
Colpa mia, non mi è scattata quella scintilla che invece ho trovato, per dire, in un reboot come Tex Willer.
Da dire che l'ideatore e sceneggiatore principale (Stefano Vietti) è bravissimo, riesce a creare un fil rouge fatto di una macrotrama coerente e intrigante, e di tanti piccoli indizi che si rivelano magari molti mesi dopo.
Tanto per capirci, la golden age di Nathan Never (dalla comparsa di Mr. Alfa alla caduta di Urania) è tutta farina del suo sacco.
Reboot di tex willer? Wut?
https://www.sergiobonelli.it/tex/2020/12/18/albo/i-trafficanti-di-coffin-1009036/
Questo
Forse reboot non calza a pennello ma non mi viene in mente un altro termine.
vabbè ma cosa c'entra reboot?

io comunque ho sempre preferito zagor, in bf the shitstorm
Non mi veniva in mente un termine più azzeccato, my fault
E comunque parli con uno zagoriano doc guai a chi me lo tocca
Speriamo GNR non legga questo thread




calcola lo leggevo da regazzino, sarà boh 10-15 che non ne leggo uno c'erano anche storie lovecraftiane, molte viravano dal western per spostarsi su altri generi, era meno "monolitico" di tex e per un ragazzino era più interessante

lo leggi ancora? ci sono stati cambiamenti significativi?
Il segreto della longevità di Zagor è la sua semplicità, avventura allo stato puro per quei venti spensierati minuti al mese, insieme alle ambientazioni variegate (ci sono stati mostri, vampiri, alieni, indiani, robot giganti, rinnegati, mad doctor, mercanti di whisky, il meraviglioso Mortimer eccetera)
La serie è sempre valida, Burattini che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente perché abita qui vicino sa scriverla e curarla senza fare rimpiangere Sergio Bonelli.
C'è stato un momento a fine anni 80 in cui sembrava che Zagor avesse dato tutto e stesse per chiudere. Per fortuna vennero messi al timone Moreno Burattini e Mauro Boselli che crearono una saga e dei personaggi clamorosi che ancora oggi i lettori reclamano a gran voce.
burattini sarebbe uno sceneggiatore? io ricordo ad esempio la nemesi di zagor, che aveva tipo il suo costume a colori inversi etc

ci sono stati cambiamenti significativi? cico c'è ancora?
Burattini è lo sceneggiatore principale e il curatore, come Rrobe su Dylan Dog per capirci.
Cico è inscalfibile, e quello che citi te se non ho capito male è Supermike, che è comparso solo due volte più di quaranta anni fa
esatto, mi avevano regalato dei numeri vecchissimi

minchia che conoscenza enciclopedica
Io l'ho comprato regolarmente fino all'anno scorso, facendo piu` o meno il tuo stesso percorso.

Il "romanzo" a fumetti mi era piaciuto (pur essendo un po' troppo rapido in molti passaggi) e sono passato alla serie regolare.

Li` ha richiesto un po' di mesi per carburare, l'idea di iniziare con una storia a puntate non e` vincente. Il fantasy ha un linguaggio diverso altri generi, e si presta senza dubbio meno a una serializzazione di questo tipo avendo bisogno di un respiro piu` ampio, ma col passare degli anni la serie ha saputo mettere in opera un bel teatro di personaggi con un'ambientazione di fondo moderatamente originale, ma organica (pur avendo tanti punti poco chiari e facendo scelte spesso non abbastanza coraggiose).

Ho seguito volentieri la storia fino alla saga delle Regine nere, uno dei main event tipici delle serie Bonelli (per lo meno in Nathan Never, e da quel che ho capito Dylan Dog degli ultimi anni). Dopo quello ho capito che potevo staccarmene senza troppi problemi.

La decisione di portare un mondo verso il solito cliche` della resistenza vs impero mi ha davvero scoraggiato, e anche se mi hanno detto essere uno stratagemma temporaneo, i tanti segnali che ho visto nella serie mi fanno pensare che il meglio era gia` stato dato.

Sono contento se la serie va avanti, e le auguro tutto il successo possibile. Penso pero` che non sia riuscita a canalizzare il carisma di un Nathan Never, sebbene sulla carta tutti gli elementi funzionino. Probabilmente avrebbero dovuto darle un'impronta diversa fin dall'inizio, a mio avviso.
diciamo che l'hai mollato perchè ti sei reso conto che non riuscivi a rubare abbastanza idee per il tuo romanzo


sto scherzando


Dovevano chiedermi di scrivere le sceneggiature
addirittura
Anche a me han consigliato di lasciare perdere il ribelle: regine nere, se voglio gli ultimi numeri per completare la serie. E basta.

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