Domanda secca: mare e nuotare



Beh...credo che più o meno tutti, a parte chi ha vissuto vicino al mare, ha avuto almeno un nonno/a che non sapeva nuotare, perchè magari non aveva, ai tempi, le disponibilità economiche per andare al mare o fare un corso di nuoto.

Effettivamente è un pò anacronistico che un ragazzo/a OGGI non sappia nuotare, però fino a qualche decennio fa non era assolutamente una situazione atipica.

Comunque non è affatto semplice "galleggiare" se non sai nuotare: ti prende il panico, ti muovi a caso e vai sotto...
Si, ma solitamente s'impara a stare a galla partendo da un punto dove si tocca, in modo che non venga il "panico".
Una volta che sai stare a galla vai a largo.

Vabbhè va
mi immagino gente che affoga nella vasca...
Andare al mare è diverso da fare il bagno: c'è chi adora stare a prendersi la tintarella sentendo l'aria del mare, il rumore delle onde e cose simili, ma che magari di fare il bagno ne fa proprio a meno.

Io sono l'opposto: arrivo in spiaggia --> pianto l'ombrellone --> acqua immediatamente
Una donna che va al mare a prendere il sole senza saper nuotare è lo stesso di una con la patente che non sa parcheggiare imho

esistono, ma non ha molto senso.. è tutta una questione d'avere la volontà di fare 2+2


Guarda...vado, da un anno e mezzo, regolarmente a nuoto (due o tre volte a settimana) nella classica piscina comunale coperta con una vasca da 25m con 6/8 corsie ed una vasca piccola, dove si tocca e dove gli istruttori insegnano, generalmente, ai bambini.

Ti stupiresti se vedessi quanti adulti, in orari serali, seguono corsi da principianti e approcciano all'acqua, per la prima volta, in quella vasca.

Se prendi uno di quelli e li metti dove non si tocca, tranquillo che affogano!
Ridicoli.
Ma perchè?

E' gente che appartiene ad una/due generazioni antecedenti la nostra e che magari proviene da una famiglia povera, che non gli ha permesso di accedere a tutti quei servizi che noi, ora, diamo per scontati.

Perchè i corsi di nuoto, tra i 6 e gli 8 anni, che un pò tutti noi abbiamo fatto da piccoli, i nostri genitori ed i nostri nonni se li potevano solo sognare.

Inoltre non tutte queste persone, che non hanno avuto un istruttore da piccolo, potevano raggiungere laghi/mari/fiumi per fare pratica ed abituarsi all'acqua.

E' poi ovvio che, raggiunti e superati i 40 anni, il nuoto faccia paura.

Tornando quindi a quei signori e a quelle signore di una certa età, che ora cercano di recuperare il tempo perso, non mi azzarderei ad utilizzare il termine "ridicoli".

Anzi...io direi coraggiosi...


*

Sopratutto poi quando saper nuotare se ti va di sfiga e finisci in acqua, ti salva la vita... e invece a incaponirti a non imparare nemmeno a stare a galla ti potrebbe far crepare in 2 dita d'acqua calma.
ecco è proprio quello il concetto.

Ti piace il mare; potendo scegliere andresti a vivere in un posto dove in un modo o l'altro c'è acqua dappertutto; ma non sai nuotare.
Se ti capita un crampo in acqua affoghi perché appena la testa va sott'acqua vai in panico.

Faccio veramente fatica a capire queste persone che amano una cosa alla follia ma poi la vorrebbero vivere stando al di qua del vetro; secondo me hanno avuto dei traumi e non gli interessa / non vogliono affrontarli.
Veramente, chi era bambino nel primo ventennio del secondo dopoguerra, esclusi i primissimi anni, viveva in un momento di grande crescita economica e benessere.
Ergo, non erano così poveri da non poter andare al mare o in piscina, quindi non penso si possa dare a quelle persone la giustificazione della "povertà".

Inoltre, corsi ed iniziative di "attività in acqua" c'erano già durante il fascismo.

Ti ripeto, quella gente è apprezzabile per il fatto di voler imparare a 50'anni a nuotare, ma allo stesso tempo è ridicola proprio perchè si è svegliata a quell'età.


entrambe

pure io trovo inconcepibile l'idea di andare al mare/piscina senza saper nuotare o cmq non amando molto la cosa

ma ho notato cmq che e' una cosa abb frequente


in effetti pure io non mi spiego come un adulto sano non riesca con dei movimenti improvvisati a stare a galla, credo pero' che sia anche un fattore psicologico, questi esseri protoumani sanno "di non saper nuotare" e quindi si sentono in apprensione in acqua ecc ecc


ehh esagerato, potrebbe essere benissimo che non le vada di affrontare un eventuale insuccesso. come se non sapessimo cosa vuol dire: ricordo che siamo in un forum di spaccatastiere.

Insucesso?
Dai, basta solo PENSARE a come galleggiare per nuotare, ok, niente tecnica ma almeno galleggiare.


pensi cosi solo perchè sai nuotare


Insuccesso?

E' come dire "non vado in bicicletta perché non potrei sopportare l'idea di non riuscire ad imparare".
Non esiste l'insuccesso, casomai esistono diversi gradi di abilità, ma tutti imparano a nuotare almeno nei tre stili principali, come tutti imparano ad andare in bicicletta senza ruote.
C'è chi ci mette una settimana, chi ci mette un mese, ma non esiste la parola insuccesso nello sport.
beh sicuramente hai ragione tu quando parli di traumi annidati nel subconscio.

magari ci sono delle priorita' per lei che non comprendono il nuoto o addirittura sono in constrasto con esso. senza che per questo sia una persona illogica o al di sotto della normalita'.

pace


Dai,cazzate... io ho odiato ilcorso di nuoto, bevevo acqua come un alcolista beve il vino... ma ora so stare a galla, a dorso mi piaciucchia, rana quasi cammino... stile libero affondo ma lo evito.

Se casco in acqua sto a galla senza problemi e non muoio (di morto orribile, annegare è ben brutto) in un laghetto o una pozzanghera... e non mi subentra il panico nemmeno se vado sotto per qualche secondo...

Quello che dici tu (priorita) puo valere per altre cose, ma per roba come il nuoto che ti serve per salvarti la pellaccia (LA priorita)... NO.
ma per piacere, sembrate l'amatoriale di nuoto socialnazionalista. ci sta che il nuoto non interessi e se la motivazione deve essere 'per salvarsi la vita' c'e' una lista allungabile a piacere, dipendente solo dai propri deliri di onnipotenza o dalle proprie paranoie.