Dite a Sartori di mettere più tabacco

Qualcuno ha letto l'articolo di Giovanni Sartori dal titolo "Il grande balzo all’indietro. Le scelte suicide dell’Europa, gli inganni della finanza. Il mondo si disgrega e ritorna all’uomo pre-sapiens" apparso oggi sulla "lettura" del corriere? (Qui trovate il testo.)

Ma che razza di paccottiglia manicomiale è?
sartori è completamente rincoglionito da un pezzo ormai, è in demenza senile da una decina d'anni la cosa è ampiamente risaputa ma lo fanno ancora scrivere un po perche fa sartori di cognome un po perche gli è preso il delirio antinegro ed il delirio antinegro vende.

edit: lo ho letto, beh è andata ancora bene in passato ci ha regalato perle ben migliori
Sartori chi?


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Non ho neanche letto l'articolo, sono anni che non ragiona più, purtroppo
dare del rincoglionito demente senile ad uno perchè scrive cose che non condividete e senza motivare? lol
no è perche è ampiamente risaputo in accademia che È effettivamente rincoglionito infatti è passato dall'essere dio in terra della scienza politica italiana a non essere invitaatomanco al festival dell'unita
io credo che tutto sia dovuto alla vicinanza di pensiero con la Lega Nord.
Quello è un sintomo.


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si anche perche in precedenza è sempre stato un liberale, che non sarà stato il massimo ma almeno minimizzava le uscite complotto-xenofobe


Semplicemente perche' ho studiato davvero parecchio di Sartori e, come faceva notare 9mm, c'e' una totale incoerenza con quello che dice ora. A parte aver perso qualunque capacita' di analisi delle situazioni che descrive
Io non credo troppo nella spiegazione della demenza senile...in un libro di una quindicina di anni fa (Pluralismo, multiculturalismo e estranei) difendeva già delle tesi che sono il modello erudito e sapiente da cui sono trasposti i suoi articoli recenti contro le politiche di integrazione (del governo Letta in particolare). Cito un paio di passaggi trovati sfogliando il libro, che lessi alcuni anni fa:

"Quanto all'Italia, il nostro paese è soprattutto il caso più stupido di tutti. La nostra politica dell'integrazione...è soprattutto condizionata, oltre che dalla inefficienza, da un fasullo terzomondismo nel quale confluiscono, rinforzandolo in modo abnorme, sinistre e populismo cattolico" (p. 102).

"Una popolazione allogena del dieci per cento può costituire una quantità accoglibile; del venti per cento probabilmente no; e se fosse del trenta per cento è pressoché sicuro che verrebbe fortemente resistita. Resisterle sarebbe razzismo? Ammesso (ma non concesso) che lo sia, allora la colpa di questo razzismo e di chi lo ha creato" (p. 106).

Ciò che mi sconcerta non sono tanto le sue idee sull'integrazione (che sono in fondo quelle di tutti i liberal-conservatori e hanno la propria dignità), sulla finanza o sulla chiesa, ma il modo demenziale in cui le espone nei suoi articoli. Gli argomenti ad hominem, lo stile oracolare e profetico, l'accanimento e l'acredine contro i suoi avversari...
L'articolo che ho segnalato è una roba del tipo "vi spiego in 7000 battute cosa è successo negli ultimi due secoli e qual è il vostro destino".

La colpa non è la vecchiaia in quanto tale, ma l'autorevolezza e il prestigio che Sartori crede di detenere (e che forse detiene effettivamente agli occhi di molti),
il punto e che sartori ha avuto la ventura di essere fra i dieci scienziati sociali italiani citati fuori dall'italia assieme a galli caffè melucci e martinotti, alcune accortezze metodologiche introdotte da lui in scienza politica sono tuttora usate. Per intenderci lo, personalmente lo odio ma feci un paper sulla concept misformation nell'economia politica urbana, e mi aiutò un casino a chiarirmi le idee per la scrittura della tesi.
Il punto è che un po di stronzate le ha sempre dette, proprio perché da sempre ha avuto questo stile trombonesco tipico dell'ordinario italiano ' è vero perche lo dico io', una volta glie le si perdonava, ora ha passato il limite, non perché, come è palese con la senilità ha dato sfogo alle proprie nevrosi xenofobe, ma perché ha amplificato per mille la 'trombonite acuta' che, un po, lo ha sempre afflitto.
miracoloso fu l'articolo in cui prese per il culo la kyenge perché non aveva letto il suo libro.
la trombonite di sartori si esprime quando fa ste sparate a cazzo, senza avere la bencheminima padronanza dei dati empirici relativamente alle questioni di cui tratta, non è solo rilevante il fatto che abbia delle idee disgustose è semplicemente imbarazzante che parli di immigrazione senza citare una singola statistica, strombonando a destra e a manca elucubrazioni puramente deduttive per cui non ha alcun sostegno empirico, anzi spingendo teorie che, una ricognizione superficiale ( nemmeno da tesi triennale) dei dati sociali confuterebbe nel tempo di un amen.

personalmente è questo che non gli perdono, a lui ed a tutta la sua generazione, la convinzione di essere al di sopra delle norme della dimostrazione scientifica unita alla volontà sempiterna di correre in soccorso ai vincitori in qualunque conflitto. C'è una tendenza molto preoccupante fra gli ordinari di cui sartori è solo un sintomo, a fare da cassa da risonanza del potere politico, producendo opinioni -più che ricerche- adatte a sostenere la linea politica egemone in quel momento. un personaggio che riesce a fare anche peggio di sartori è panebianco, che guardacaso opera secondo la stessa metodologia, sparate a cazzo senza alcun sostegno empirico e si ferma un secondo prima del reato di incitazione all'odio razziale