Dei delitti e delle pene(30) [NGI Remix]

Io però qui non sono d’accordo, la tutela della [propria] persona è essa stessa un diritto.
Se hai un delinquente pericoloso o anche solo mentalmente problematico, il suo diritto alla libertà può cozzare col diritto di tutela delle persone.

Il che non vuol dire che non devi provare a recuperarlo, ma essendo esseri umani e non semidei devi mettere in conto che magari non siamo in grado di aiutarlo o almeno renderlo innocuo. A questo punto cos’altro puoi fare se non privarlo della libertà?

Diverso il discorso della dignità, su cui invece sono d’accordo: il carcere non dignitoso lo puoi concepire solo come punizione o vendetta di stato.

solo per lasciare lì sto videone dell’incontro tra Zerocalcare e Luigi Manconi che è un contributo interessante sull’argomento carcere

https://www.youtube.com/live/WRu79vMY-0k

Non molto tempo fa sto tizio statunitense Kay Cenat è andato in carcere per 1 settimana e ne ha fatto un teatrino per Twitch… un reality show praticamente con molte webcam :asd:

E ha avuto enorme successo ma anche molte critiche come nell’articolo sopra.

A me pare incredibile che glielo abbiano lasciato fare… la grandissima funzione rieducativa delle prigioni USA :asdno:

Si, ma la domanda è, per quanto? E in che modo? È il carcere la risposta giusta?
La pena è la risposta alla commissione di un fatto reato. Ha la funzione di punire, ma anche di soddisfare le vittime, e pure di educare, sia il reo che la popolazione generale, (tutte funzioni potenzialmente confliggenti), ma deve avere durata congrua con l’inizio di un percorso di risocializzazione perché deve tendere alla riabilitazione.

Se sei così pericoloso da non poter stare in società, se sei irrecuperabile, allora la valutazione che viene fatta non è in relazione al reato che hai commesso. Potresti aver commesso un reato bagattellare, o anche nessun reato. Semplicemente la tutela dell’incolumità altrui impone di tenerti segregato.
E dove? È il carcere il posto giusto? È quella l’istituzione adatta? O la tua presenza lí rischia di creare più problemi di quanti ne risolve per la cattiva influenza che avrai su quelli che invece dobbiamo e possiamo tentare di recuperare? Magari meglio i domiciliari? O un istituto medicalizzato?

La distinzione sembra caprina, ma le due misure hanno presupposti diversi. E poi resta il problema: come si fa a dare il timbro dell’irrecuperabilità? Quale essere umano, per quanto esperto, per quanto preparato, può fare una prognosi adesso, qui e ora, su che persona sarai a fine pena, tra 20 o 30 anni? Anche dopo il più efferato dei crimini? Il tentativo va sempre fatto, l’irrecuperabilità si sa sempre a posteriori, quando magari intanto sono passati 50 anni e la tua vita è comunque finita.

Oggi dopo che sono morti possiamo dire che messina denaro o riina erano irrecuperabili. Fino all’ultimo giorno era giusto, e strategico per la lotta alla mafia, dare anche a loro una chance di pentirsi e fare ammenda

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ma come? Un tempo mi avresti linciato se avessi sostenuto un simile pensiero. Ora sei entrato nel lato oscuro della forza (dell’ordine). Pensa che io sono contrario alla totale esclusione di chicchessia da un percorso riabilitativo. Piuttosto che negare ogni possibilità di reinserimento preferirei sparargli in testa prima dell’arresto.

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Bah gente, se esitono reati le cui pene son troppo basse non sono certo gli omicidi.

Ma tutti i reati finanziari da colletto bianco.

E i furti.

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Il like è sui resti finanziari.
Decisamente troppo bassi.

Mmm veramente l’ho sempre pensata così è!? :dunnasd:
È sulla Pena di Morte che la penso esattamente come Malanic.
Un provvedimento inutile, arcaico, da Antico Testamento e stupido.

Allora sono diventato troppo vecchio… Vado ad ubriacarmi col Braulio e camomilla. :roll_eyes: