DeepLearning, Go e futuro del lavoro

Mica vero, un analista finanziario ha piu' probabilita' di essere sostituito da una macchina rispetto ad una receptionist.
Il discriminante e' l'elasticita' della domanda rispetto al prezzo e alla qualita' del servizio, mica l'accesso al capitale. Le professioni sottoposte a rischi minori sono i medici, i dentisti, gli infermieri.
Cercateli i report.
Un analista finanziario dipende dal lavoro. Non mi sono spiegato bene

Uno che dipende dal capitale e' un investitore
Un investitore e' colui che investe. Il termine che intendi tu e' capital owner che puo' essere anche investitore, ma in quel caso non ne dipenderesti quanto ne saresti "proprietario".
Insomma, e' la proprieta' quello che conta. E grazie al cazzo, scusa, non ci voleva l'avvento della machine age.
No, ma il divario tra ricchi e poveri non farà altro che peggiorare. La machine age peggiora la situazione perché i proprietari dei mezzi di produzione tagliano sulla manodopera. Ad un certo punto pero il sistema collassa
In merito a discorso del lavoro, vorrei fare una riflessione.

Dalla mia esperienza, posso concludere che una percentuale della popolazione lavora perché deve, per vivere, non certo per inclinazioni specifiche legate al progresso personale o della società, ma solo per aver isoldi per mangiare, avere un posto dove vivere e poter coltivare la propria vita sociale e altre "curiosità" non legate ad attività che possono rientrare in uno schema lavorativo.

Finora, queste persone potevano scegliere parecchi lavori, che per loro natura sono attività fine a se stesse (catene di montaggio ad esempio) e queste tipologie di persone sono adeguate a compiere questi lavori, inoltre garantiscono che le cose "funzionino" per gli altri che effettuano altri tipi di lavoro.

Stiamo "progredendo" verso uno scenario dove queste persone non avranno più possibilità di guadagnarsi da vivere facendo "il lavoro sporco" per gli altri, poiché saranno automatizzati.

E quindi che si fa?

Inviato con tapatatip
io lavoro in un centro di ricerca e da due anni stiamo investendo un botto in deep learning e più vado avanti, più mi appassiono.

Sono impressionanti, le nuove tecniche, la potenza computazionale di oggi e i dati a disposizione permettono di creare robe impensabili fino a pochissimo tempo fa.
La prima volta che ho messo su una rete per classificare delle immagini non ci volevo credere ai risultati ottenuti in un decimo del tempo di quello speso per fare la stessa cosa con algoritmi basati su descrittori che davano comunque prestazioni inferiori.

Chi dice che sono overhyped non sa di cosa sta parlando, già le applicazioni reali elaborate in questi pochi anni sono diffusissime, solo che spesso non ce ne rendiamo nemmeno conto perchè sono trasparenti all'utente.

E ora che Google è entrata in campo con TensorFlow, è probabile che la comunità riuscirà cooperare in maniera ancora più efficiente, visto che per ora non c'è un framework usato universalmente e condividere e soprattutto replicare dei risultati porta via molto tempo.


Quel che posso dire è che se ne avete l'opportunità entrate in questo campo, non ve ne pentirete


Traduzioni tecniche si, traduzioni di opere d'arte no, perché il linguaggio non è un sistema chiuso ma aperto e la traduzione di un'opera del xix secolo presuppone sia conoscenze del vissuto storico di quell'epoca che del vissuto ed abitudini odierne con conseguenti scelte di quando naturalizzare o quando lasciare un arcaismo (o come tradurre un gioco di parole in un equivalente che mantenga il senso).


Ti occupi pure di AI adesso?
Cmq en passant contro i Nerd e i catastrofisti bisogna ricordarsi due cose:

1) gli esseri umani vogliono avere a che fare con esseri umani. Quindi le professioni creative non verranno mai completamente sostituite perché molto del valore dei suoi prodotti sta nel rapportarsi con l'autore.

2) intelligenza non è soggettività. Non c'è ragione per cui dare il diritto di voto ad una intelligenza artificiale, né questa avrà alcun desiderio (parlare di desideri nel suo caso mostra solo quanto la metafora del cervello come computer sia nociva). Conseguentemente l'applicazione dell'intelligenza artificiale non sarà incontrollata ma atta a risolvere problemi ben circoscritti, senza distruggere l'eco sistema sociale. Specie nel campo dove ci sono molti lavoratori ad alta specializzazione la mossa più razionale sarebbe quella di spostare il carico di lavoro altrove (tipo dalla diagnostica sulla ricerca) o farli lavorare di meno ottenendo prestazioni migliori, più alta qualità della vita e tenendo così i migliori talenti. Insomma non si buttano via persone brillanti così.


Si, e' una confusione che nasce dall'utilizzo del termine reti neurali e intelligenza artificiale e dall'approccio multi agente di Minsky (che e' scomparso poche ore fa).
Quello che fanno le macchine non e' intelligenza, sono subroutines intelligenti.
Una macchina non interpreta i dati come gli esseri umani, puo' tradurre ma non comprendere (cio' che sembra comprensione e' illusione, ritorniamo alla camera cinese di Searle)


Le reti neurali in finanza le usiamo tipo dalla prima meta' degli anni 90. Non sono io ad "occuparmente", siete voi ad essere indietro.
italo calvino lo ha nominato nessuno? se sì mi leggo il thread


Gia esiste

http://www.corriere.it/tecnologia/14_maggio_28/intelligenza-artificiale-entra-cda-una-societa-d-investimenti-7935804c-e681-11e3-b776-3f9b9706b923.shtml
Una compagnia non è una nazione. In una compagnia il voto serve come ottimizzazione delle capacità decisive del management, in una democrazia il voto è espressione dell'autodeterminazione della comunità. Il punto dell'elezione democratica è esprimere la volontà collettiva, anche a costo di inefficienze.
É comunque un precedente, non puoi sottovalutarlo


Resta che non è l'espressione di una volontà, ma un ulteriore metodo di problem solving a cui viene dato un determinato peso a seconda della percentuale di voti che esprime. Ma il problem solving è sempre all'interno di metodi e parametri determinati da altri.

In teoria non è diverso dal aggiungere un terzo votante in una compagnia di due persone che vota con un lancio di una monetina per rompere i pareggi. Ma non è che la monetina vota.
mah
ho visto il sito ufficiale di DKV

supercazzola prematurata con scappellamento a destra

che poi dire "board of investor" è molto altisonante ma in realtà estremamente incorretto.
da quanto si legge googlando altri articoli, semplicemente hanno deciso che non sarà un software di supporto alle decisioni ma che i risultati proposti dall'AI avranno pari peso rispetto a ciò che propongono gli altri di altri membri del board quando valutano in quali fondi investire.
detto questo potevano arrivare allo stesso risultato anche senza dire "entra nel board" (ma sospetto si debbano fare pubblicità e marketing, visto che uno dei settori in cui investono oltre alla biotecnologie sono proprio le AI )

anche perchè in un board non si vota soltanto, molte cose sono frutto di discussioni e confronto tra i membri
a scriverla cosi sembra che quando fanno i board meeting questa AI possa dire la sua
invece questa AI non discute un bel cazzo di nulla.
semplicemente hanno voluto garantire il peso specifico da dare senza se e senza ma alle sue analisi specifiche in fatto di investimenti (mentre con un qualsiasi software di supporto si può anche decidere di ignorare i risultati che propone)

poi nel loro caso probabilmente molte riunioni sono solo votazioni su dove investire (Visto che sono un fondo di venture capitalist)
Ma in un qualsiasi Board non di un fondo di un venture capitalist dire "un AI entra nel board" con queste modalità sarebbe semplicemente una ridicola cagata

quindi quoto quanto dice iroel e non vedo per nulla il "precedente"

edit



mentre scrivevo il post vedo che sei arrivato anche tu a dire la stessa cosa


E' questo il punto. Se venisse fatto, i casi sarebbero due:

1) è stata votata dagli esseri umani la possibilità di dare il voto alle macchine. E' un auto-indebolimento della democrazia, una specie di caso tipo nazismo debole senza il Fuhrer

2) è stata imposta una tale regola, in quel caso probabilmente le macchine sarebbero truccate.
Anzi in realtà anche le macchine truccate potrebbero essere introdotte democraticamente, chiamiamolo scenario m5s
Ma le decisioni di investimento sulla base di modelli computazionali esistono da 30 anni, e nella maggioranza dei casi ci si attiene al modello (finche' non funziona piu'), non e' una novita', si sono fatti pubblicita' (anche perche' sarebbe impossibile assicurarlo).
Le macchine sono macchine, quando saranno autocoscienti non si parlera' piu' di macchine, allo stesso modo in cui l'embrione diventa persona.


Non è facile deciderlo però, un test di Turing richiede fantasia, cosa che di questi tempi manca o comunque la scelta del tester è heavily biased.

Come fa notare Penrose puoi simulare risposte coscienti semplicemente attingendo da grossi database di possibili conversazioni. Tipo quelli dell'internets 2.0