Cronaca Vera: TGCOM e Leggende Urbane che sono vere lo giuro potessi mor (Part 1)

A quando una con Troisi che te lo segna nel Google Calendar?


non mi sembra che il discorso di Serra fosse su questo...



La differenza infatti è tutta sulle aspettative del "dopo superiori", che sicuramente sono influenzate dalla classe sociale dei genitori, inutile girarci intorno.

Chi fa (o meglio, viene spinto) a fare il liceo sa che ha alle spalle dei genitori che a) hanno i mezzi per mandare il figlio all'università perchè sicuramente uscito dal liceo non sai fare un cazzo all'atto pratico b) ripongono speranze sul fatto che il figlio sappia impegnarsi parecchio nello studio, perchè notoriamente i licei richiedevano più impegno.

Chi spinge per mandare i figli all'itis o all'itc o al professionale ha carenze in uno dei 2 punti a) o b) di cui sopra...

Non sempre ovviamente, ma spesso e volentieri era cosi' 20 anni fa, io ho fatto il liceo, mio fratello l'itis, ad esempio.

E già alle medie veniva detto ai genitori quale era la strada preferibile per il figlio, non so se ora lo fanno ancora in effetti, ovvero prendevano tua mamma l'ultimo anno e gli dicevano se eri un tipo da materie scintifiche, umanistiche o tecniche pratiche....e in pratica era una prima scrematura per classi eh...fatta dalla scuola stessa che i genitori recepivano o meno a seconda appunto di come ragionavano.


Io ho fatto il Liceo Scientifico Tecnologico e non mi sono laureato ( lavoro da quando ho 19 anni e mezzo ora ne ho 28 ), entrambi i miei genitori non sono laureati.

Il mio migliore amico ha fatto il professionale Chimico-Biologico si poi laureato in Giurisprudenza, ora è il manager di un ristorante/pastificio italiano a San Francisco. Entrambi i suoi genitori non sono laureati.


La vita è strana


Ah che la vita è strana è sicuro. E lo è stata ancora di piu' per chi si è ritrovato a cercare lavoro negli ultimi 10 anni in italia.
Si ma in generale nella societa' odierna dove stiamo andando dove i lavoratori a bassa skill (e in ogni caso chi e' senza laurea al giorno d'oggi ha una skill insufficiente in molti campi) sono passati sotto il rullo compressore alla prima difficolta', e' un po' naif dire che e' meglio fare l'idraulico.

E' meglio fino a quando in Italia trova lavoro nella piccola realta' locale. Il giorno in cui deve scappare da sto paese good luck. Un lavoratore ad alta skill italiano invece ha un paracadute molto ma molto piu' ampio, e visto come buttano le cose non e' male.

commetto che tuo figlio non compirà 2 anni ma 24 mesi

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fixed


fare l'idraulico non è bassa skill, è essere artigiani, che è differente da fare le pulizie il cassiere o il fattorino. ho un amico fabbro che si è appena fatto 3 settimane a fare ringhiere in una villa in california perchè qualitativamente la sua manodopera è migliore di quella locale e costa meno, vitto e alloggio inclusi italians do it better..... ovvio che nn vai a fare il cassiere al mcdonalds a san francisco.... pero non confonderei l'essere artigiani con non avere "skills"....


Guarda che al giorno d'oggi l'idraulico non e' proprio la definizione di skill di alto livello. Se mi parli di fabbro che ti fa le fighe in acciaio da attaccare alla testiera del letto e' un conto, l'idraulico e' un'altra cosa.

Non entro poi nel piccolo dettaglio che i loro redditi sono in gran parte dovuti al fatto che fanno tutto in nero...


Non vedo sinceramente la differenza tra un idraulico e un elettricista.

Il fabbro invece è già diverso, c'è una componente "artistica" nel lavoro svolto, che è in buona misura esposto al giudizio estetico altrui


manco io


Soz, ho letto male prima.

Son rinco oggi.


Stai mischiando capra e cavoli

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Ora io sono tutto a favore dello studiare e ho discusso con Jacovitti sulla questione, ma comunque questi lavori sono ancora molto ben pagati (idraulico e elettricista) e si riesce ad andare all'estero abbastanza facilmente.
Qui in Oz cercano piastrellisti e li pagano tanto, per dire.

Secondo me lo studio serve sia per prepararci ad un futuro in cui le cose "manuali" potrebbero non essere più in mano nostra (robot, etc), sia per avere mentalità più aperte e affrontare il futuro meglio.

Tu in realtà parli di lavori altamente qualificati in certi campi scientifici, le materie da "STEM lords".
Uno con una laurea in ingegneria salcazzo/fisica/matematica/etc e specializzato in "keywords a caso che vanno oggi" può effettivamente muoversi facilmente e guadagnare buoni stipendi quasi ovunque (tranne in Italia).

Tutte le materie umanistiche, biologia e un sacco di scienze "meno economicamente utili" sono un massacro e basta.
Giusto

La cultura non è mai sbagliata , quello che è sbagliato è la tempistica , non si dovrebbe andare oltre i 20-21 anni (con laurea intendo) con lo studio perché prima che ingrani con la mentalità del lavoro passa altro tempo

Giusto ieri guardavo questo che mi sembra un buono spunto

http://www.vita.it/it/article/2018/04/16/dalla-campanella-alle-file-di-banchi-le-sei-pratiche-inerziali-di-cui-/146566/

Poi se vuoi aumentato le possibilità , in estate vai a fare l'idraulico o l'elettricista che torna sempre utile e chiudiamo il cerchio

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Io non sono d'accordo con queste tecniche moderne come totali sostituti dell'insegnamento classico, ma possono e devono essere complementari.

Onestamente, io a 21 anni non sapevo cosa stavo facendo
Ma manco ora...

Però finire presto per dare l'opportunità anche di sbagliare, non è male.
Ma servono grosse riforme e ben pensate.
PS. Io sono per una scuola permanente anche post laurea, ma mi sa che sono un fondamentalista...
Centro

Se finisci prima hai tempo per un piano B , non sarà il piano A di sicuro ma ti darà una vita dignitosa (si spera)

E cmq anche gli sbagli tornano utili credimi

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Mah, dipende da cosa fai, quello che dici mica e' vero.
Ci sono tantissime professioni dove un PhD si trasla in uno stipendio migliore, anche nel privato, ed e' un buon investimento. Questo e' vero per quasi tutte le professioni ad alta innovazione.

Ovviamente non in Italia eh, parlo del mondo reale.