Consiglio titoli su società occidentale e lavoro

Come da titolo
Cerco titoli di buoni libri, saggi e articoli tra il psicologico e il filosofico che analizzano un po' la società occidentale rispetto al mondo del lavoro

Le tematiche sono le classiche
-insoddisfazione continua e meccanismo di reward (salire di livello) che la genera. Aka perché l'uomo occidentale è sempre frustrato
-fine dell'epoca della "produzione" e "realizzazione" (l'insoddisfazione che crea il fatto che non "produciamo" più qualcosa di concreto)

Thanks
Se c'è qualcosa anche sul disagio sociale mi aggrego

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Un po' marginale rispetto a quello che cerchi, ma secondo me potresti trovarci ottimi spunti.

"Il potere. Come usarlo con intelligenza" di James Hillman
Io ti consiglierei questi due:

Less than nothing di Zizek
L'Anti-Edipo di Deleuze-Guattari

Perché tra l'oceano di roba questi due?
1) Sono accademici e organici. Pur essendo cose "complicate" hanno un approccio sistematico che aiuta abbastanza.
2) Se li leggi tutti e due capisci certe differenze tra gli anni settanta e oggi.
3) Il rapporto desiderio-prodotto è centrale in tutti e due.
4) Senti suonare due campane differenti perché sono saggi diversi sin dall'impostazione ( il primo è più descrittivo, il secondo è esplicitamente prescrittivo sin dall'introduzione -nostra intenzione è fornire uno strumento... - ) e diversissimi sul rapporto tra politica e psicanalisi.

Però son due mattoni, se non c'hai voglia potresti provare un approccio "shock" e pigliarti direttamente Minima Moralia, però il rischio è di finire come il caro dipendente Folagra

Bonus track: potresti pure prenderti L'opera d'arte nel tempo nell'epoca della sua riproducibilità tecnica di Benjamin che è leggermente meno in tema ( rapporto tra arte e politica ) ma secondo me rientra nel discorso abbastanza, poi nell'edizione che ho io ha un'introduzione di Cacciari (che poi è una critica all'opera stessa) che è piuttosto interessante.

Oppure puoi buttarti sulla letteratura coi grandi classici, tipo Furore o Papà Goriot anche se in un certo senso lo sconsiglio perché apparentemente possono risultare distanti e fuorvianti, poi hanno anche altri problemucci; comunque mal che vada ti sei letto un bel romanzo e un capolavoro.
EDIT: oppure leggiti Ellis

Prendi in considerazione pure le critiche di Bataille e Barthes su Brecht se vuoi un attimo allargare alla letteratura.

:ilquartostatoconlosmiledelbambinochefano:
Mi sa che stai cercando roba come questa e ti consiglio questo:

https://www.amazon.com/Do-What-You-Love-Happiness/dp/1941393470

Questo e` piu` ordinato:

https://www.amazon.com/Work-Critique-Steven-Vallas/dp/0745646794/ref=pd_sim_14_3?_encoding=UTF8&pd_rd_i=0745646794&pd_rd_r=XR33D21T4ZYP07SXVW3T&pd_rd_w=BQQS4&pd_rd_wg=2rdVa&psc=1&refRID=XR33D21T4ZYP07SXVW3T

Questo piu` polemico:

https://www.amazon.com/Dead-Man-Working-Carl-Cederstrom/dp/1780991568/ref=pd_sim_14_4?_encoding=UTF8&pd_rd_i=1780991568&pd_rd_r=Q6PBP9FZC2T2D4X6R6FK&pd_rd_w=G0jyF&pd_rd_wg=cwUOY&psc=1&refRID=Q6PBP9FZC2T2D4X6R6FK

E questo anche se affronta il tema dal punto di vista del debito:

https://www.amazon.com/Debt-Updated-Expanded-First-Years/dp/1612194192/ref=sr_1_3?s=books&ie=UTF8&qid=1497578768&sr=1-3&keywords=David+Graeber
Questo non so se possa c'entrare: https://www.amazon.com/Happiness-Industry-Government-Business-Well-Being/dp/1784780952/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1497616336&sr=1-1&keywords=the+happiness+industry

"In this brilliant dissection of our times, political economist William Davies shows how this philosophy, first pronounced by Jeremy Bentham in the 1780s, has dominated the political debates that have delivered neoliberalism. From a history of business strategies of how to get the best out of employees, to the increased level of surveillance measuring every aspect of our lives; from why experts prefer to measure the chemical in the brain than ask you how you are feeling, to why Freakonomics tells us less about the way people behave than expected, The Happiness Industry is an essential guide to the marketization of modern life. Davies shows that the science of happiness is less a science than an extension of hyper-capitalism."

Questo potrebbe c'entrare un po' di più ed è da complementare con un altro lavoro sempre di Lazzarato simile : https://www.amazon.com/fabbrica-delluomo-indebitato-condizione-neoliberista/dp/8865480424/ref=sr_1_fkmr0_2?s=books&ie=UTF8&qid=1497616406&sr=1-2-fkmr0&keywords=l%27uomo+indebitato

"Giorno dopo giorno siamo sempre più debitori: nei confronti dello Stato, delle assicurazioni private, delle imprese… E per onorare i nostri debiti siamo sempre più costretti a diventare «imprenditori» delle nostre vite, del nostro «capitale umano». Il nostro orizzonte materiale ed esistenziale viene così del tutto stravolto.
Il debito, tanto privato che pubblico, è la chiave di volta attraverso la quale leggere il progetto di un’economia fondata sul pensiero neoliberista.
Rileggendo Marx, Nietzsche, Deleuze e Foucault l’autore dimostra che il debito è anzitutto una costruzione politica e che la relazione creditore/debitore è il rapporto sociale fondamentale delle nostre società.
Perché il debito non è semplicemente un dispositivo economico, è anche, e soprattutto, una tecnica di governo e di controllo delle soggettività individuali e collettive.
Come sfuggire alla condizione neoliberista dell’uomo indebitato? Per Maurizio Lazzarato la risposta non è semplicemente economica. Ciò che dobbiamo rimettere in discussione è proprio «il sistema del debito» oggi alla base della struttura del capitalismo"

Questo invece potrebbe essere tangenziale: http://www.ediesseonline.it/catalogo/fondamenti/le-risorse-umane

"La nozione di risorsa umana è diventata centrale per definire la «forma-impresa» che caratterizza il capitalismo di stampo neoliberale. Di che cosa è sintomo l’inflazione di questa nozione all’interno dei luoghi di lavoro e non solo? In che modo l’«umano» è diventato oggi la «risorsa» principale dell’economia capitalistica? In questo libro - attraverso una digressione che parte dalla disciplina di fabbrica novecentesca, si sofferma sull’invenzione del management moderno e arriva fino a oggi – si sostiene che la «risorsa umana», lungi dal segnalare l’avvento del lavoro infine umanizzato, è piuttosto il correlato di una tecnologia di potere che si situa all’incrocio fra il governo politico degli individui e l’organizzazione del lavoro. Ciò che sembra una nozione tecnica o neutrale proviene in realtà da un campo di conflitti e di lotte, e rappresenta l’esito attuale di una lunga storia di tentativi di addomesticare quella che Marx chiamava la «mano ribelle del lavoro»."
Thanks a tutti
Sto buttando un occhio a quello che avete consigliato poi decido da dove iniziare