Come quando fuori piove

Come mai le conversazioni che dovrebbero suscitare uno sforzo intellettuale si esauriscono tanto rapidamente? Ne sappiamo ormai tanto di qualche argomento, è diventata tanto dura andare avanti con il carico di sapere che ci portiamo dietro, da richiedere uno sforzo penoso? O non si trova utile parlare di un lavoro che non sia facilmente spendibile in beni prodotti da qualche altrui che non è nemmeno lo zio di mio zio, come fosse Antani.
Qualcosa vorrà pur dire questo o quello, come si fa per farlo parlare? E quale bene prezioso qualcuno che ci fa sentire tanto utili e preziosi da trovare qualche risposta alle proprie domande.
Quanto siete soddisfatti della vostra visione filosofica e percezione metafisica? Quali sono i punti in cui ci si ferma? Di che cosa si può parlare che richieda uno sforzo intellettuale di quelli che ti fanno sentire in forma?

Ma non è vero. Dipende dai contesti. N.B.: anche tu, il "propositore" di una discussione, sei parte del contesto. Quindi potremmo dire che dipende dai contesti, e che la nozione di contesto è inclusiva delle capacità e attitudini dei partecipanti alla discussione.

E che vuol dire che le conversazioni blah blah si esauriscono rapidamente? Magari semplicemente hai scelto il contesto sbagliato. Oppure tu stai adottando i metodi sbagliati.
Le discussioni che suscitano sforzo intellettuale possono andare avanti per ore, nel contesto giusto e con le persone giuste. Se estendi il concetto di discussione anche alle discussioni per iscritto, come credo tu intenda, quelle possono andare avanti per giorni, mesi, anche anni. Infatti, ci sono "discussioni" che vanno avanti da migliaia di anni, e sono aperte a chiunque abbia la capacità di inserirvisi con qualcosa di realmente significativo da dire.



Molto, anche considerato che mastico filosofia quotidianamente La filosofia è parte di quello che faccio nella vita e, su qualunque soggetto, dall'esistenza di Dio al colore delle capocchie degli spilli, può dirsi che io abbia una visione che altri definirebbero "filosofica" (Che poi non significa un cazzo; i muscoli non ce li hanno solo gli atleti, e la filosofia non è qualitativamente diversa dall'opinione "non-filosofica" dell'uomo qualunque).



Di qualunque cosa. Appunto, qualunque soggetto, anche il colore delle capocchie degli spilli, può essere affrontato in maniera intellettualmente stimolante. La filosofia non è la capacità o la volontà di spaziare nei temi per così dire classici della storia della filosofia (Dio, la giustizia, il bello, etc.), bensì un determinato metodo che può essere applicato a qualunque soggetto. Il punto, cioè, non è il cosa, ma il come.

Qual'è per te questo metodo?
Non è un metodo preciso, quasi che fosse una sorta di scuola. In questo "metodo", per quanto mi riguarda, puoi metterci tutto quello che può entrare nella definizione di un concetto vago ed elastico come quello di "pensiero critico".