Nel 1964 Disney girava Mary Poppins con un sacco di scene in compositing, che gli sono venute in maniera perfetta, senza usare green screen (che all’epoca non esisteva), con zero problemi di motion blur e di colori. Tra l’altro queste scene avevano un color grading perfetto, anche su oggetti semitrasparenti e con abiti i cui colori non potresti usare con un green screen. Il segreto è una tecnica di ripresa possibile grazie a un certo tipo di luci e ad un prisma di cui sono stati prodotti solo tre esemplari e tutti e tre sono andati persi.
Plot twist: qualcuno è riuscito a ricrearne uno e ha informato questi di Corridor Crew per farglielo provare. Segue un confronto tra questa tecnica e il green screen, che però può contare su decenni in cui la tecnologia è stata continuamente affinata e migliorata. Riusciranno col green screen perlomeno a pareggiare in una scena costruita apposta per mettere su schermo un sacco di cose in cui il green screen fatica? (spoiler: no questa roba lo asfalta il green screen, anche in situazioni non così estreme)
Video molto divertente imho, fatto molto bene e che approfondisce il giusto senza andare troppo nel dettaglio.
Bel video.
Onestamente pensavo che il green screen facesse proprio quello: isolare una singola lunghezza d’onda.
Invece è una roba molto più grossolana, non capisco perchè fino ad oggi non abbiano ricercato sistemi più precisi, visto e considerato che il compositing oramai è utilizzato ovunque e sempre.
Come nell’alta fedeltà.
Negli anni 50-60 è stato toccato l’apice della qualità di registrazione e nonostante le moderne tecnologie oggigiorno siamo nella merda.
questa roba lo asfalta il green screen, anche in situazioni non così estreme)