Sembra uno sveglio. 
Tra l’altro mi si apre un sottotema enorme, cioè tu usi suno, che a parità di prompt non produce mai due brani identici, ti esce per questioni di entropia una roba che ti piace, (mi domando chi è l’artista) e qui si apre il tema mi piace=io umano decido (ergo il fattore umano), cioè resti intrappolato nella cosiddetta botta di culo.
A meno che apriamo il tema di cos’é il bello.
Una AI potrà mai “decidere” da sola di creare un pezzo mainstream?
O avrà sempre bisogno di un umano che stabilisca, con suo gusto estetico, poetico, culturale, etc, che quella creazione è meritevole.
Affascinante anche il tema che questi engine non consentono ancora di “creare” in modo rigido e microparametrico tale che il processo creativo sia davvero originale e nelle mani dell’umano, cioè non puoi ancora dire “togli la terza battuta e rifalla in re minore” insomma parametri davvero compositivi.
Immaginiamo Morricone ventenne che usa Suno, il brano creato è meritevole maggiormente?
O è sempre e solo il pubblico l’unico metro da usare.
Cioè immagino ci saranno il fior fiore di musicisti con i controcazzi che ci stanno “giocando” più o meno seriamente.
Leggo anche di producer skillatissimi che ammettono che per loro è un altro tool nell’arsenale compositivo.
Il tipo poi vabè ha altri pezzi sempre AI su spotify che avrà pensato fosse facile ripetere il giochino, ma guarda un po invece fanno proprio cacare al pubblico, e che hanno di conseguenza streams da parrocchia nonostante il boost di notorietà e nonostante spotify ti suggerisca di continuare con i suoi di pezzi. Evidentemente la gente li stoppa instant. Vabè fanno davvero schifo dai.
Sorvolando sui tedeschi che ascoltano 14 milioni di volte sto brano, al netto che noi siamo stati capaci di peggio con robe composte da “professionisti” andate mainstream solo per questioni come dire, di dubbio valore artistico
, mi domando se forse non sia il caso di scavare nel tema.
Questo caso mi arriva molto interessante da esaminare perchè vorrebbe dire che se un pezzo piace alle masse non ha più bisogno di tutto il catafalco di sanguisughe, al netto che queste quando decidono che uno sconosciuto deve diventare virale hanno fondi illimitati per garantire che avvenga.
Allora per una volta possiamo cercare di capire cosa piace al pubblico, ammesso che sto pezzo davvero è andato su per questo unico motivo, e non cosa l’industria musicale pensa che piaccia al pubblico.
Vabè che anche l’industria è fatta di professionisti seri e di gente pro nel furto di valore, che penso stanno iniziando a sentire il terreno mancare sotto i piedi.
Ci vedo un senso di libertà tutto da decifrare che però già temo verrà demolita presto.
Poi c’è il tema della botta di culo che il caso mi ispira, che tanti artisti del passato hanno avuto, ma tanti altri che non l’hanno avuta.
Si potrebbe quindi affermare che non è mai una botta di culo se una cosa piace a milionate di persone?
Non lo so, propendo per il rincoglionimento delle masse, ma non vorrei apparire presuntuoso.
Altro tema infernale della musica per campare, fai un pezzo che funziona, poi il nulla, capitato a tante meteore, insomma mi pare niente di nuovo rispetto a prima, con la differenza che sto pezzo non lo porti agli stadi con un live (sarei curioso di sapere se qualche radio lo manda on air :asd)
In ogni caso mi pare interessante il fenomeno.
Dall’altro lato della sponda ci vedo i ceo dei servizi ai che già sbavano, a meno che non diventi un business di royalties enorme, al netto di cause legali in corso dalle major e da parecchi artisti, al pensiero di avere qualche miliardo di clienti che pagano per diventare “artisti” con le royalties.
Ho il timore che questo caso darà un boost alla corsa all’oro facile con morte cosmica di tanta gente veramente meritevole che già oggi ritiene oramai inutile l’effort di provare a vivere di musica.
Forse alla lunga resteranno solo i veri artisti musicali che nessuno saprà mai chi sono che suoneranno alla luna nei boschi.