Ci siamo, un pezzo AI è entrato in classifica

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che mi ha portato qui

Alla fine è successo. In Germania, dove una canzone interamente scritta da un’intelligenza artificiale è entrata nelle classifiche ufficiali. Si tratta di Verknallt in einen Talahon (“Innamorata di un talahon”, una versione tedesca del nostro “maranza”). L’ha realizzata il procucer Buttebro, ma sarebbe più corretto dire che è stato lui a commissionarla a Udio , piattaforma di AI generativa, che così in questo agosto si è ritrovato al 48esimo posto dei brani più “venduti” nel Paese.

che mi ha portato qui

Su spotify sta a 10 milioni di streams.

La morte del talento, na merda.

Ci siamo, dove siamo? Ma soprattutto, ne dobbiamo proprio parlare?

Secondo me è la morte dell’Arte musicale.

Ascoltata. A parte il fatto che a 1:10 ne avevo già pieni i coglioni, ci sono arrivato in fondo per vedere se ad un certo punto decollava, se c’era uno special degno di nota, una parte che ti resta in mente. Invece non va da nessuna parte, resta piatta alla stessa maniera per tutto il brano come tutte le robe fatte con suno. L’impressione che mi ha fatto è di ascoltare un jingle creato per uno spot, allungato per raggiungere i 4 minuti.

Mi piacerebbe che ci fosse un modo per discernere quanti di quegli stream di spotify sono “genuini” (nel senso di persone che davvero se la ascoltano perché gli piace) e quanti invece se la sono andati a cercare e l’hanno ascoltata per via del tam-tam mediatico per poi non ascoltarla mai più. Probabilmente anche l’ingresso in classifica è frutto della reazione a catena social/mediatica.

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E allora perché aprirci un thread :dunnasd:

Trovo interessante capire come è accaduto.

Ho fatto due calcoli, sto tipo probabilmente si è preso il 100% dei diritti, che sarebbe una novità nel mondo della musica, per certi versi ci vedo anche una liberazione dallo schiavismo correlato, sempre ammesso che si possa affermare che il tipo è un “artista musicale”, (qua si apre un pozzo senza fondo) il tipo dice che è stata una goliardata andata virale, sta di fatto che il pezzo potrebbe aver generato in pochi mesi tipo 40mila euro di introiti solo da spotify.

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la morte è un grande tema, vale sempre la pena discuterne secondo me :asd:

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Sembra uno sveglio. :asd:

Tra l’altro mi si apre un sottotema enorme, cioè tu usi suno, che a parità di prompt non produce mai due brani identici, ti esce per questioni di entropia una roba che ti piace, (mi domando chi è l’artista) e qui si apre il tema mi piace=io umano decido (ergo il fattore umano), cioè resti intrappolato nella cosiddetta botta di culo.

A meno che apriamo il tema di cos’é il bello.

Una AI potrà mai “decidere” da sola di creare un pezzo mainstream?

O avrà sempre bisogno di un umano che stabilisca, con suo gusto estetico, poetico, culturale, etc, che quella creazione è meritevole.

Affascinante anche il tema che questi engine non consentono ancora di “creare” in modo rigido e microparametrico tale che il processo creativo sia davvero originale e nelle mani dell’umano, cioè non puoi ancora dire “togli la terza battuta e rifalla in re minore” insomma parametri davvero compositivi.

Immaginiamo Morricone ventenne che usa Suno, il brano creato è meritevole maggiormente?

O è sempre e solo il pubblico l’unico metro da usare.

Cioè immagino ci saranno il fior fiore di musicisti con i controcazzi che ci stanno “giocando” più o meno seriamente.

Leggo anche di producer skillatissimi che ammettono che per loro è un altro tool nell’arsenale compositivo.

Il tipo poi vabè ha altri pezzi sempre AI su spotify che avrà pensato fosse facile ripetere il giochino, ma guarda un po invece fanno proprio cacare al pubblico, e che hanno di conseguenza streams da parrocchia nonostante il boost di notorietà e nonostante spotify ti suggerisca di continuare con i suoi di pezzi. Evidentemente la gente li stoppa instant. Vabè fanno davvero schifo dai.

Sorvolando sui tedeschi che ascoltano 14 milioni di volte sto brano, al netto che noi siamo stati capaci di peggio con robe composte da “professionisti” andate mainstream solo per questioni come dire, di dubbio valore artistico :asd: , mi domando se forse non sia il caso di scavare nel tema.

Questo caso mi arriva molto interessante da esaminare perchè vorrebbe dire che se un pezzo piace alle masse non ha più bisogno di tutto il catafalco di sanguisughe, al netto che queste quando decidono che uno sconosciuto deve diventare virale hanno fondi illimitati per garantire che avvenga.

Allora per una volta possiamo cercare di capire cosa piace al pubblico, ammesso che sto pezzo davvero è andato su per questo unico motivo, e non cosa l’industria musicale pensa che piaccia al pubblico.

Vabè che anche l’industria è fatta di professionisti seri e di gente pro nel furto di valore, che penso stanno iniziando a sentire il terreno mancare sotto i piedi.

Ci vedo un senso di libertà tutto da decifrare che però già temo verrà demolita presto.

Poi c’è il tema della botta di culo che il caso mi ispira, che tanti artisti del passato hanno avuto, ma tanti altri che non l’hanno avuta.

Si potrebbe quindi affermare che non è mai una botta di culo se una cosa piace a milionate di persone?

Non lo so, propendo per il rincoglionimento delle masse, ma non vorrei apparire presuntuoso.

Altro tema infernale della musica per campare, fai un pezzo che funziona, poi il nulla, capitato a tante meteore, insomma mi pare niente di nuovo rispetto a prima, con la differenza che sto pezzo non lo porti agli stadi con un live (sarei curioso di sapere se qualche radio lo manda on air :asd)

In ogni caso mi pare interessante il fenomeno.

Dall’altro lato della sponda ci vedo i ceo dei servizi ai che già sbavano, a meno che non diventi un business di royalties enorme, al netto di cause legali in corso dalle major e da parecchi artisti, al pensiero di avere qualche miliardo di clienti che pagano per diventare “artisti” con le royalties.

Ho il timore che questo caso darà un boost alla corsa all’oro facile con morte cosmica di tanta gente veramente meritevole che già oggi ritiene oramai inutile l’effort di provare a vivere di musica.

Forse alla lunga resteranno solo i veri artisti musicali che nessuno saprà mai chi sono che suoneranno alla luna nei boschi.

Magari il problema è che la musica attuale fa cosi schifo che le IA sono meglio :asd:

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This… cmq è stile canzonetta, come in altri settori, le produzioni di un certo livello può farle anche un’AI.
Allo stato attuale (e prevedo ancora per qualche anno), l’AI è un filtro “passa basso”, ovvero tutto quello che è sotto una certa qualità che lo faccia un umano o un’AI non cambia molto.

E’ quando, e se, usciranno produzioni (in qualsiasi contesto) che competeranno con le migliori produzioni fatte da umani che allora saranno cazzi IMHO.

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Per me il problema è che ora come ora la capacità dell’AI di creare contenuti è salita a un livello tale per cui ha superato la capacità critica di una buona parte del pubblico.
Può “fregare” diverse persone e ogni giorno che passa sarà più brava, aumentando la platea di potenziali “fregati”.
Vedi le foto fatte con AI… chiunque con due dita di senso critico le sgama all’istante e poi c’è un enorme pubblico di boccaloni che ci casca. Idem con i testi, idem con le canzoni. I prodotti dell’AI oggi sono in grado di superare le capacità critiche di una bella fetta di popolazione mondiale e sarà sempre peggio perché ci vuole meno - pare - a insegnare all’AI a produrre roba migliore che a insegnare alla gente a ragionare meglio.
Però c’è un però… la capacità dell’AI di migliorarsi è vincolata alla qualità di dati usati per trainarla. Leggevo che siamo al limite.

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E qui butto la bomba filosofica/fantascientifica.
Migliori in che senso?
Per noi?
Io vedo un futuro non molto lontano in cui una AI è capace di produrre contenuti nuovi così alieni per noi da essere completamente incomprensibili. Per noi sarebbero stupidaggini, cose senza senso… per l’AI opere d’arte.

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Do Ia sing sad song for electronic chicks ?