DIY un cazzo. Il mio massimo exploit è montare le robe Ikea
Dovevo cambiare la tavola del cesso (sono in affitto da poco qui): dopo averla presa da Leroy Marlin, torno a casa e mi rendo conto che il water non è di quelli appoggiati a terra che basta svitare il perno da sotto, ma agganciato alla parete.
Prontopro.it, 50€ e me le sono fatto fare da un tizio Che comunque ha dovuto smontare tutto il cesso, quindi mi sono sentito moralmente sollevato dalla mia incapacità nel fai da te
E cerco di imparare almeno la meccanica base della bici, sia per risparmiare due lire (e il tempo difar su e giù) sia perchè cmq è divertente farlo (quando ci riesco )
Niente DIY manco per me.
Da quando ho i bambini il tempo per fare quello che mi piace si è molto ridotto: sono sempre stato uno a cui piace star tranquillo sul divano a leggere o a guardare film, e con due bambini è moooolto difficile farlo
Ma da un paio d’anni ho scoperto la corsa, e almeno un paio di volte a settimana esco per correre, che mi rilassa e mi scarica molto.
biciclettine epoca. restauro collezione e manutenzione
colleziono hifi sony portatili e similari
modellismo dinamico (anche se ultimamente è poco in auge)
la troca
Io dall’anno scorso mi sono dato all’orto.
Parliamo di un piccolo pezzo di terra(una striscia di 3m x 2m più un altro pezzo di 4m x 2m) e mi ci sto perdendo via.
Inoltre sto imparando a fare piccoli lavoretti di casa(ho cambiato ben 3 tavole del cesso ), quando sono passato alla fibra ho ribaltato l’impianto da solo, questo mese passerò l’impregnante su tutte le parti in legno delle finestre/porte finestre/persiane(in realtà questo già lo facevo con mio padre, ma ora non c’è più e devo sbrigarmela da solo e mi sono almeno organizzato prendendo una levigatrice della black and decker)
Certo piccole cose ma sono soddisfazioni tentendo conto che mi sono sempre considerato un imbrananto nel DIY
A questo ci aggiungo la corsa 2/3 volte la settimana
Giardinaggio. Piantumare, recupero per talee, ogni cosa che abbia a che fare con le piante. Datemi un giardino o un terrazzo fiorito da sistemare e sono capace di isolarmi dal mondo per ore. Per il resto lettura e cura dei tessuti. Anche qui: datemi un capo ostaggio del pilling e lasciatemi lavorare in pace. Palestra, ma una tendinite infinita mi sta dando filo da torcere. Per ora niente pesi. Per inciso, sono hobbie a cui ho però pochissimo tempo da dedicare. Lettura a parte.
Con apposito levapelucchi elettrico il capo torna nuovo. Ma sempre indicata anche rifinitura a mano. Stare li a curare i tessuti mi rilassa. Non lo so il perché. E nel frattempo capi che sembravano da buttare hanno visto nuova luce. Trattasi di un’ operazione da gestire con cautela e molta cura però.
ok il levapelucchi ce l’ho.
Non ho mai capito però le dinamiche… un capo che costa fior di quattrini farà sempre i pelucchi sulla panza, e devi star lì a toglierli.
sta cosa mi manda abbastanza in bestia
Di solito un capo di qualità produce pilling all’inizio. A causa della frizione (es: con il cappotto, o giacca in caso di dolcevita) e della stessa temperatura corporea. Il pilling è generalmente sinonimo di qualità del capo. Se però trattato con cura (specie nei lavaggi) arriverai presto al cuore del tessuto. A quel punto di pilling ne vedrai sempre meno, quasi nulla. In quanto la parte in eccesso del cardato sarà stata eliminata. Ogni tessuto produce il suo pilling, ovvio. Il Cashmere, ad es, ne produce molto all’iniziò. Ottimo segno.