La vicenda è ambientata in una "casa/bunker" dove degli scrittori e artisti si fanno rinchiudere per creare il capolavoro della loro ovviamente merdosa esistenza. Il libro è praticamente un insieme di brevi racconti (alcuni davvero ottimi) legati insieme da questa forzatissima quanto idiota storia. Lo stile è sempre lo stesso: depravazione a gogo, critiche varie alla società ecc. I personaggi li trovo molto sterili e caratterizzati da far schifo (ne ha buttati dentro troppi). Sono più o meno a 3/4 e sto continuando a leggerlo solo per vedere fin dove si spinge con le cazzate.
Fino ad ora è una mezza delusione e non posso neanche dire "speriamo nel prossimo" dato che l'ultimo uscito: "La scimmia pensa, la scimmia fa. Quando la realtà supera la fantasia", dalle rece lette in giro sembra sia ancora peggio
Io avevo letto Fight Club e Survivor. Cavie m'ha rotto dopo una cinquantina di pagine, se non ricordo male, e l'ho proprio mollato. Ma il primo racconto me lo ricordo assurdamente divertente
Probabilmente lo riprenderò a breve, adesso che m'è tornato in mente.
io l'ho comprato ieri, sono a pagina 88. A me intrippa abbastanza, anche se le due storie che hanno seguito la prima non mi sono sembrate un granché. Il motivo principale per cui sono preso è che so per certo che Chuk mi tirerà fuori qualcosa di totalmente inaspettato e sconvolgente, quindi confido in lui
ah, se non accade niente di sconvolgente non lo scrivete qui o vi uccido
Cavie? un capolavoro. Solite critiche alla società? Forse non abbiamo letto lo stesso libro. E' di una violenza maledetta, scava nel dolore del mondo per torvarne i difetti. I difetti che esulino dal dolore stesso che endogeno al sistema. La società in questo libro non non compare mai. Si chiudono in un TEATRO, particolare piuttosto rilevante dato che loro interpretano la tragedia di loro stessi in un meta meta spettacolo. Casa/bunker... Bah. I personaggi sono lo stereotipo di tutti i libri precedenti se ci hai fatto caso. I veri protagonisti sono tre, non importa che siano molti i personaggi. Non voglio spoilerare.
Scusate i toni un po' bruschi, non mi fa arrabbiare se un libro non paice. Mi fa inca**are che qualcuno vomiti su un libro non finito, senza avr messo il minimo impegno per capirlo. La saga di harry potter va forte in questo periodo eh?
Apparte che Palaniuhk pagherebbe per scrivere come la rowlings, mi pare quello coi paraocchi sui libri sia tu (che critichi harry potter senza averlo letto. Detto questo Palaniuk (comunque si scriva) m'è sempre parso un Ellis dei poveri che ci infila il disagio della nuova società!!111ONEONEONE solo che ci riesce peggio
phalaniuk dice sempre che vorrebbe scrivere come Ellis. Vorrebbe scrivere come la Hempel. Non è il migliore del minimalismo in prima persona AMericano, questo no, ma ha veramente violentato il modo di scrivere degli anni 90. Ellis parla molto bene di lui, lo ha paragonato in una bellissima intervista [che ora non trovo ovviamente su google] a DeLillo stesso.
Rispetto al apragone tra Rowlings e Palhaniuk, credo che sappia anche tu che sono due generi di scrittura completamente disomogenei e non paragonabili. Ho letto i Potter, come ho letto Moccia, come mi sono appassionato di hesse, Pavese, Gaarder e mille altri,e credo che ci siano uno specifico motivo per cui alcuni tipi di romanzi, oggi, hanno pi appeal sul pubblico. Sono easy,