Canto operistico

Mi piacerebbe inoltrarmi nel territorio da me ancora inesplorato dell'opera lirica. Mi sono procurato quelle opere che mi venivano in mente, ma così, senza un criterio particolare, quindi rischio di non aver nessun metro di giudizio nel valutarle

Vi andrebbe quindi di consigliarmi due opere (due, non di più) a testa, quelle che ritenete più belle, più fondamentali, più interessanti... Insomma, le due migliori che consigliereste a chiunque?

Per dire, per ora mi son buttato su Tosca, Turandot, I pagliacci e la tetralogia norrena di Wagner.


Altro aspetto che mi risulta un po' oscuro è la questione esecutori. Come primi ascolti posso buttarmi su qualsiasi versione io trovi in giro o è meglio puntare direttamente a orchestre/direttori/cantanti specifici? Per dire, ho notato che tutte le opere che ho preso, a parte quelle di Wagner, hanno Pavarotti tra gli esecutori. Va bene? È meglio spaziare piuttosto che focalizzarsi?

Grazie
Ma per opera lirica intendi soltanto l'opera ottocentesca?
Perché il termine 'opera lirica' è un po' improprio e mi viene il dubbio che tu intenda per es. Wagner, Verdi, Rossini, Puccini, etc. ma non - che so - Monteverdi o Lully.
vai di Rossini, vedrai che metà delle arie le conosci già e l'altra metà la impari in due ascolti

Boh? Effettivamente i primi quattro nomi mi suonano, gli altri no Che differenza c'è? Che suonano gli ultimi due?
Proverei a spaziare almeno fintantoche non si ha chiaro che periodi privilegare, poi passerei alla faccenda esecutori. Ciapa:

Vai di Pagliacci e di Cavalleria Rusticana (che in genere vengono eseguiti insieme).


Be', la locuzione 'opera lirica' è una locuzione impropria, atecnica, che in genere viene collegata all'opera dell'Ottocento e del primo Novecento. In realtà, a rigor di termini, non c'è ragione perché non si possa parlare di un'opera barocca come di 'opera lirica', o di un madrigale cinquecentesco come di 'musica lirica': certo è che lo sento raramente, e questo può avere a che fare col fatto che la locuzione è usata prevalentemente dal grande pubblico, il quale ascolta per lo più la musica dell'Ottocento e del Novecento, mentre i conoscitori, che ascoltano anche altra roba, preferiscono termini più appropriati e specifici.

Quindi, se tu dici 'opera lirica', io mi chiedo: sei interessato specificamente all'opera dell'Ottocento e del Novecento? Sei interessato al teatro in musica nel suo complesso? (Opera). Sei interessato alla musica profana cantata? (In questo caso non parliamo più di opera).

Monteverdi e Lully sono autori barocchi. Autori, fra le altre cose, di musica operistica. Opera. Esattamente come Verdi o Wagner, ma altro periodo, altro stile.
Ecco, direi che teatro in musica rispecchia quello che stavo cercando. Pensavo che "opera lirica" fosse una definizione globale, non solo dell'opera ottocentesca Quindi insomma, spara anche sti Monteverdi e Lully!
Adesso poi mi ascolto anche i vostri suggerimenti
Come ho detto non c'è alcuna ragione per cui non possa dirsi 'opera lirica' pure l'opera barocca e via dicendo, ma è *quantomeno* ridondante: si chiama semplicemente opera

In realtà non vedo ragione di limitarsi solamente all'opera, visto che, nell'ambito della musica profana cantata, non solo ci sono influenze e derivazioni ma, soprattutto, sono fluidi gli stessi confini di genere. Per esempio, uno dei brani più belli e più noti di Monteverdi, il Combattimento di Tancredi e Clorinda, è tecnicamente un madrigale, ma è un madrigale drammatizzato e monodico.

Comunque sia, il primo grande autore di musica operistica è proprio Claudio Monteverdi, autore fra Rinascimento e Barocco. Di Monteverdi dovresti ascoltare perlomeno l'anzidetto Combattimento di Tancredi e Clorinda (e, se ti va, anche altri madrigali), nonché il Lamento di Arianna. Il Lamento è l'unico brano superstite di un'opera perduta (l'Arianna), ed è considerato da alcuni critici come il capolavoro di Monteverdi. C'è poi l'Orfeo ch'è forse il suo lavoro oggi più noto: è un'opera che ci è arrivata integralmente e che contiene alcune arie memorabili (se sei pigro o non hai pazienza, ascolta perlomeno l'Ecco pur ch'a voi ritorno - oppure cambia genere musicale ).
secondo me Monteverdi non ci azzecca un cristo con quello che cerca lui, ma è comunque un bel sentire
Sì, ho anch'io il dubbio, ma non è male se prova a espandere
E poi Monteverdi è anche interessante per chi si interessa al mondo antico, visto che l'opera barocca è parte di quel movimento culturale di riscoperta del teatro classico che si trasmette dal Rinascimento al Barocco. Attela si interessa di mitologia = non può non ascoltare Monteverdi
Che bello l'Orfeo, lo sto riascoltando adesso Sebbene Massimo Mila sostenga che la vacuità e l'inconcludenza dei versi dello Striggio non aiuti la musica di Monteverdi a prendere il volo, ma ci sono brani bellissimi.

Poi l'attività di Monteverdi coincide con la fine del predominio culturale dell'Italia. Sebbene la fine di quel predominio sia spesso collegata simbolicamente alla morte del Tasso (1595), Monteverdi è il nostro canto del cigno. Contemporaneo di Galileo, l'uno muore nel 1643, l'altro nel 1642. E da allora smettemmo d'essere l'avanguardia culturale dell'Occidente
E allora chiedo che un mod mi modifichi il titolo del thread in Opera

Mo' mi ascolto sto Monteverdi
meglio così?

cerca le arie del "Barbiere di Siviglia" o de "L'italiana in Algeri", così come le varie cavatine, strette, fughe di Rossini. Sono tutte bellissime
Eh anche il Barbiere me lo recupererò... Inizia già ad accumularsi troppa roba

Com'è il Parsifal? Vedo che qui al Comunale ne fanno una rappresentazione a gennaio...
Non ho idea, sorry

Il finale del primo atto dell'Italiana in Algeri ("va sossopra il mio cervello").



Ho avuto modo di cantarlo nel coro con l'università, è effettivamente da uscire pazzi
molte te le hanno già suggerite allora io ci aggiungo un opera di Donizetti ""La Fille du Régiment" famosa per essere uno dei momenti di grande gasamento per i tenori agili e leggeri per dimostrare la loro abilità con l'aria "Ah! mes amis" e i suoi 9 do alti.
Un ottimo interprete moderno è il tenore peruviano Diego Florez

poi ovviamente ci sono le versioni di Pavarotti "giovane" (del '67 con la fenomenale soprano Joan Sutherland) o di Alfredo Kraus () (del 1986 con la soprano June Anderson) che sono le pietre di paragone per ogni tenore "leggero".
L'opera è in Francese anche se esistono incisioni in italiano "La figlia del reggimento" sicuramente di Kraus e di Florez altre non so.
Ieri, aiutato dalla magia del Natale, ho avuto una grande intuizione: se l'opera è teatro in musica, non ha senso ascoltarsi le opere in cuffie, ma ha senso guardarsi una rappresentazione teatrale delle opere stesse!

Voi direte:

Io dirò: eh


E dunque mi sono guardato una rappresentazione del Flauto magico con Groves nel ruolo di Tamino, la Damrau nel ruolo della Regina della notte, Pape in Sarastro, suonato dalla Filarmonica di Vienna diretta da Muti.

Mi è piaciuta, nonostante forse un po' di lungaggini (scusatemi, magari sto bestemmiando ). Mi ha piacevolmente sorpreso trovare in un'opera una spalla comica come Papageno, ma solo perché ero io che mi immaginavo l'opera come qualcosa di unicamente maestoso e serissimo.


(tra l'altro sto filmato è proprio della rappresentazione che ho visto)

Adesso mi spiccio a recuperare qualcosa di Rossini e L'Orfeo che avevo solo ascoltato e probabilmente mi ero perso qualcosa


Poi oh, magari una volta che sei familiare con l'opera guardarsi una rappresentazione e ascoltarsela in cuffia si equivale, eh, anzi, l'ascoltarsela e basta permette di sottolineare la parte musicale. Però io che sono all'inizio ho scoperto che faccio un po' fatica senza la componente visiva.
E poi sono incappato in questa bellissima performance ad un Pavarotti & Friends



dove ad 1:41 sull'I WILL KEEEEEEEEEEEEEEEEEEP Gillan diventa VIOLAAAA che se lo teneva ancora mezzo secondo gli deflagrava la testa completamente mentre Pavarotti è completamente statico, sembra metterci lo stesso sforzo con cui ci si lava i denti.

Per dire, Adams figura un po' meglio, dai, a parte l'italiano incerto e il vincerò finale su cui non ci prova neanche:


È pur vero che a) per andare a cantare il Nessun dorma a fianco di Pavarotti ci vuole una certa dose di coraggio; b) Pavarotti quell'aria l'avrà interpretata milioni di volte e Gillan no; c) sono due modi di cantare completamente diversi. Basta infatti vedere come Pavarotti canta Perfect Day di Lou Reed



terribile