il problema è anche che poi quello che non sa fare un cazzo / non fa un cazzo una volta dentro non esce più, e te lo ritrovi a non fare un cazzo per 40 anni filati senza conseguenze.
Sì, capisco.
A livello teorico la preparazione richiesta in ambito amministrativo specie nei concorsi per tecnici è effettivamente molta, sul discorso raccomandazie non saprei e prob preferisco non saperlo
Ne parlavo di recente con un amico che ha fatto un concorso per istruttore amministrativo informatico in un ente locale.
Nelle prove scritte è arrivato quasi pari merito con altri due tipi, sulla scritta se il concorso è fatto da protocollo c’è poca possibilità di ciurlare nel manico, vince la “meritocrazia”.
A suo dire tra loro tre ce n’era uno più preparato degli altri che meritava il posto.
Il mio amico ha fatto l’orale e ha abbastanza scazzato, dice che ha assistito a quello degli altri e ha notato che hanno martellato molto di più quello più preparato che l’altro ed in generale si notava una differenza nell’atteggiamento (tono molto più tranquillo con quello meno preparato, meno domande, decisamente più facili, meno punte al cazzo e correzioni etc etc).
Alla fine è passato quello meno preparato nonostante fosse palese che l’altro fosse più idoneo al ruolo e competente
Comunque purtroppo o per fortuna i concorsi per i posti pubblici sono un obbligo costituzionale.
Il problema sono spesso le modalita’.
Ma per fortuna, ci mancherebbe, altrimenti cosa cambierebbe dalle selezioni per il privato ?
Sulle modalità ecco c’è sicuramente da ridere
Comunque secondo me il problema non e’ tanto che la gente che viene assunta poi ha pochi controlli e conseguenze per performance inferiori alle aspettative, ma che non c’e’ un meccanismo “punitivo” di qualche tipo verso chi fa la selezione in quel caso.
Vi faccio un esempio: il mio istituto e’ un ente pubblico, ed e’ notoriamente molto bravo a selezionare gente di alto livello. Perche’? Perche’ i finanziamenti di una sezione dipendono molto dalle capacita’ dei membri della sezione, in termini di produzione di risultati, progetti interessanti etc. Per cui tu puoi essere il barone di stocazzo ma quando sei messo in una commissione di concorso hai tutto l’interesse a prendere il migliore per la tua sezione, perche’ altrimenti sei penalizzato anche tu.
E questo e’ anche dovuto al fatto che nelle commissioni di concorso ci sono altri ricercatori, cioe’ i futuri colleghi di chi viene assunto.
Secondo me in molte realta’ pubbliche la selezione dovrebbe essere almeno in parte effettuata dai futuri colleghi del vincitore, che sono i principali stakeholders in caso di performance negativa del candidato e quindi hanno interesse ad assumere il migliore. Poi ovvio che non funziona cosi’ in tutte le realta’ eh, ma nella maggior parte si.
beh “skin in the game” di certo è una delle soluzioni migliori, indubbiamente
Poi per carita’, anche da noi ogni tanto viene assunto qualcuno che e’ utile come un culo senza buco, ma mediamente se fai commissioni di concorso dove i membri hanno un interesse a prendere il migliore la qualita’ dei vincitori sale.
E mica ti serve che siano tutti perfetti, e’ piu’ che sufficiente prendere buoni candidati in media, anche perche’ non e’ che nel privato vengono assunti sempre i migliori.
ma infatti anche nel privato i recruiter spesso sono inadeguati / commettono errori madornali, è solo che ci sono diversi “safety layer” dove appunto chi lavorerà direttamente con te effettua dei colloqui (e anche li si fanno errori) ma poi semplicemente i nodi vengono al pettine più in fretta e ci sono più possibilità per rimediare rispetto al pubblico.
c’e’ il periodo di prova…credo in tutti i contratti nazionali
nel pubblico non esiste?
massimo 4 settimane per gli indeterminati, a volte non bastano per farti dare le password del computer come tempistiche
Si il periodo di prova e’ di 4 settimane.
Una cosa che funziona molto bene da noi se devi riempire una posizione e’ di aprire un bando per un posto a tempo determinato di 6 mesi circa, e gia’ pianificare per 6 mesi dopo un concorso a tempo indeterminato.
Poi ovvio che non e’ detto che vinca lo stesso candidato, ma se per quei sei mesi ti sei trovato bene e’ naturale che vada in cima alla graduatoria.
Noi facciamo cosi’ spesso per gli amministrativi e tecnici.
Questo pero’ richiede un micromanaging delle posizioni che e’ possibile sono in enti relativamente piccoli.
La graduatoria sulla base di che parametri viene stilata?
Dipende dalla posizione.
Ma di solito puoi mettere nel bando tra i criteri di selezione l’esperienza pregressa in “lavori affini”, per cui per definizione quello che ha fatto 6 mesi dentro si prende un botto di punteggio ai titoli.
Poi tanto hai l’orale. Se il candidato “interno” per quei sei mesi ha fatto cacare, all’orale gli sfondi l’ano e gli dai un punteggio di merda ed e’ risolta. Se invece sei contento gli fai un orale normale e visto che e’ un buon candidato lo fara’ bene.
Di nuovo, non garantisce sempre ottimi risultati e ogni tanto ti trovi con delle sorprese, ma in media funziona bene.
cioè praticamente un secondo bando farlocco? lol
Non direi.
Sul lungo termine vuoi coprire una posizione a tempo indeterminato.
Ma e’ perfettamente lecito e legale nel frattempo avere una posizione a tempo determinato per coprire le esigenze e per valutare un candidato.
Considera che un concorso a tempo determinato e uno a tempo indeterminato hanno in genere gli stessi criteri di selezione e le stesse modalita’, la differenza e’ solo nella scadenza del contratto. Quindi e’ normale che lo stesso candidato vinca entrambi.
Considera anche che i posti a tempo indeterminato sono spesso vincolati alla pianta organica che segue il turn-over, quelli a tempo determinato no. Quindi ad esempio se vuoi affiancare un giovane ad un anziano che sta per andare in pensione puoi usare questo metodo per non avere buchi.
Boh noi abbiamo 4 mesi.
Non ho idea della regolamentazione, o se dipende dalla mansione.
Io ricordo per me era di 1 mese, magari e’ cambiata la normativa?
Non ti so dire, so che in sanità ora per i sanitari è 4 mesi. Non ho idea per gli amministrativi.
E’ anche probabile che semplicemente ricordi male io
Ok, però capisci che a questo punto il “concorso” diventa una cosa un po’ ridicola?
Di fatto hai già scelto il candidato che vuoi assumere, il concorso diventa una pura formalità.
Poi per carità, hai ragionissima, se sei benintenzionato è ridicolo che non puoi assumere un precario che hai già stravalutato e sai essere un buon lavoratore.
Però il problema è che vale anche per il malintenzionato che invece ha interesse a piazzare il cuggino al posto fisso.
Il che ti riporta all’altro giustissimo discorso che hai fatto: finché il dirigente non è responsabile di chi assume, non è un concorso che per magia ti seleziona un candidato valido. Dietro i concorsi ci sono sempre le persone.
Il che vale anche per i licenziamenti: sarebbe giusto licenziare chi non lavora, però se chi ha in mano il potere di licenziare lo fa per il bene dell’ente (e non per liberare un posto per il cuggino).
La mazzata finale è questa: il punto è che i dirigenti spesso e volentieri sono politici o di nomina politica, è di solito hanno più interesse a oliare una parte dell’elettorato che far funzionare bene l’ente che hanno in mano.