C’è ancora domani - Paola cortellesi

allora suck, te l’ha spiegato bene il cacciatore di paduli :asd:

non è un capolavoro del cinema, anzi. soffre di tanti difetti, essendo anche un’opera prima. Ma tocca un tema che è bello e giusto venga toccato al cinema, lo fa con un punto di vista femminile e gentile (assolutamente non scontato) e lo fa in un modo che secondo me è il suo punto di forza: è un film che puoi far vedere a un ragazzino e a una ragazzina. e gli arriva uguale.

Ci sono alcune cose belle dentro, una su tutte sulla scelta della rappresentazione della violenza che non spiegherò ora perchè sarebbe spoiler :asd: ma che è una soluzione che all’inizio può sembrare banale e invece ha una sensibilità sotto.

E’ un film tragico dove si ride. E’ un film educativo ed è un film attuale.
Tu lo puoi anche saltare a pie pari :asd: (ma nel senso che non è un film che “ti serve”) ma io lo farei vedere obbligatoriamente a scuola

:sad:

Era una citazione :asd:

perchè era una cazzop di tragicità quotidiana e normale. è questo un tema di fondo di tutto il film

Non la so :sad:

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Visto weekend scorso. Bella sorpresa.

Riesce a trattare piuttosto bene temi delicati con leggerezza, non risultando pesante, ma in modo simpatico e scorrevole.

Insomma, come ha detto Zoro, tocca bene temi difficili, ma non è una pesantata. Molto gradevole.

"Paola Cortellesi mi ha telefonato e mi ha chiesto se volevo leggere il film. L’ho letto e lei mi ha chiesto: ‘Secondo te ce la fai a fare questo ruolo?’ Io ho risposto: ‘Secondo me no. Però parliamone’. Ne abbiamo parlato, ci abbiamo lavorato. Lei voleva che lo facessi io, ma era consapevole dei rischi di caratteristiche caratteriali che mi porto appresso.

[…] Il copione si prestava a delle trappole di cose da ridere enormi. Questo personaggio non l’ho fatto a briglia sciolta ma con la museruola pronta perché dovevamo stare molto attenti, sempre a cercare di calibrare tutto. Ma anche a me ha lusingato il fatto che mi volesse accanto a sé nella sua opera prima. È come se inviti le persone care a vedere quello di cui sei fatto. Noi non siamo stati invitati, facevamo parte di quello che Paola voleva portare al pubblico. Ed è stato bello. […]

Paola sicuramente è stata un po’ incosciente, fortemente coraggiosa e sicura di sé nel portare un film così, che è un film dalla tematica immensa, enorme, eterna. Direi però che lo ha fatto usando il cinema nella maniera più utile possibile. Quello che ti permette di fare il cinema è sicuramente meno forte della realtà, che è sempre più forte di un film.

Ma ti racconta la realtà in una maniera poetica e devastante nella sua poesia, penso alle scene di violenza accompagnate da quelle coreografie. È una cosa unica. Ti dice che in quella famiglia quella routine delle botte era come mettere su un disco. Ci sono tante letture."

valerio mastrandrea

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Sono tornato ora dal cinema. Senza sapere ne leggere e ne scrivere a me mi è piaciuto; il finale mi ha anche anche un po commosso ma io sono sensibbole. C’è un po il titillamento al lib laureato (votare per risolvere i problemi) ma contestualizzato al periodo storico nel quale è ambientato il film il messaggio è molto potente. Il finale funziona anche perché tutto il film ha giocato sui bias patriarcali senza che te ne accorgessi (e il messaggio sta anche la).
A me è piaciuto anche il personaggio della fruttivendola che ovviamente ha dentro di se il germe del femminismo cade sulla figlité, quindi anche lei che è phorte e paxxerella risulta in qualche modo vittima dei ruoli di genere.

La sala era super piena

Chiedo un parere, adatto a bambini? da che età?

Uhm, se glie lo spiegate dopo penso di sì. Dieci anni in su?

11 e siamo indecisi. Forse un po’ presto.

Dipende dal bambino, eh, ma per me a 11 si annoia. Le parti comiche hanno un umorismo piuttosto adulto. Io non ce lo porterei.

Siamo andati oggi a vederlo con le figlioule 10 e 12 anni, possono vederlo senza problemi.

E’ sicuramente “presto” perché non possono capire tutto, ma è importantissimo vederlo insieme a loro e soprattutto spiegarlo, perché potrebbero farsi l’idea che fosse quella una famiglia problematica e non la regola dei tempi.

A noi è piaciuto molto :sisi:

L’unico passaggio che ho trovato un po’ audace è quello del soldato americano con cui non riusciva a comunicare neanche il proprio nome, ma a cui è riuscita benissimo a comunicare che doveva far saltare con il tritolo un bar. Io e mia moglie abbiamo pensato a una sequenza onirica, invece no lo fa saltare veramente :asd:.

Per il resto film bellissimo, sono curioso di rivederlo tipo tra 5-10 anni con le figlie e chiedere di nuovo cosa ne pensano.

Quella è una forzatura molto evidente, quando termini la visione e ci ripensi :asd:

Quando vedi quella scena, capisci che i vari incontri in precedenza erano solo cazzate perché serviva qualcuno che…

Il film ha molte ingenuità, ma nel complesso devo dire che il coinvolgimento e il messaggio finale fanno passare i difetti in secondo piano.

Beh il soldato si accorge che Delia è vittima di violenza e vuole aiutarla, quindi è spinto da un forte motivo morale. E’ anche l’unica figura maschile positiva del film che interagisce con la protagonista, a parte il marito della fruttivendola che però resta sullo sfondo, e ovviamente non è un caso che sia nero quindi credo che la sua funzione vada oltre al fare semplicemente da deus ex machina per quel punto della trama.

E’ solo molto inverosimile il tutto :asd:

avevo 0 aspettative ed invece gli ultimi 10 minuti mi hanno ritirato su tutto il film, forse a volte un po’ esacerbata e con qualche passaggio narrativo non completamente pulito

come prima opera e per di più italiana molto carino.
mastrandrea non l’ho trovato per niente a fuoco rispetto a tutti gli altri che ho trovato anche superiori.

ah riesce ad avere un uso della colonna sonora migliore dei film di Baz Luhrmann :asd: