Porca pupazzera, mi sembrava di ricordare bene.
Mica dico stronzate io
Nel suo testamento aveva disposto di lasciare tutti i suoi possedimenti alla moglie Anna Fallarino, ad eccezione di un quadro e di un’assicurazione del valore di 100 milioni di lire, destinati alla figlia. Pertanto, la successione universale di quest’ultima fu contestata dalla famiglia Fallarino, che si affidò all’avvocato Cesare Previti. Tra le proprietà di Camillo Casati Stampa, oltre alla residenza di Roma e a Palazzo Stampa di via Soncino in Milano, vi erano le numerose residenze sparse nel milanese: Muggiò, Cinisello Balsamo, Usmate Velate, Cusago, Arcore. Quest’ultima residenza, già Giulini Della Porta, ora Villa San Martino, è di proprietà di Silvio Berlusconi dal 1974.
La perizia medica stabilì che Anna Fallarino era deceduta sul colpo al primo sparo diretto contro di lei, morendo prima del marito.