Balle (elettorali) spaziali.



Voi non conoscete il potere delle barzellette.


... e dei telefoni cellulari, automobili, il sole, casting che cercano attori tedeschi per il ruolo di kapò, robe così và


targan, mi fai morire ti giuro, come neghi tu l'evidenza lo fa solo silvio

e qui chiudo, mi piace giocare a ping pong ma dopo un po ci si rompe le scatole


aridaje... dei piccoli brogli ci sono sempre, o credi che i voti siano perfetti al 100%?

putin controllava tutto quanto anche quando nel 2000 venne eletto la prima volta al primo turno con oltre il 50%?

che possa aver esagerato un po' si puo' anche essere d'accordo, ma sostenere che e' stato eletto grazie ai brogli e' una follia pura, proprio come chi sostiene che qui B prende voti grazie alle TV. e' una tesi che neppure i leader della sinistra (perfino bertinotti) accettano piu'. B qua ha un seguito proprio per quello che dice, proprio come putin ce l'ha in russia.
Romano: Perché i russi amano Putin

http://blog.panorama.it/opinioni/2007/10/26/romano-perche-i-russi-amano-putin/

Europei e americani hanno spesso opinioni e posizioni diverse, ma i loro sentimenti per Vladimir Putin sono sostanzialmente gli stessi. Ridono delle sue esibizioni a torso nudo sulle rive di un torrente. Diffidano del suo sguardo freddo e del suo volto impenetrabile. Non amano il passo dinoccolato e spavaldo con cui fa il suo ingresso nelle cerimonie pubbliche. Lo giudicano minaccioso e arrogante. Sono convinti che stia progressivamente riducendo i promettenti spazi di democrazia che si erano aperti nel paese all’epoca del suo predecessore. Gli attribuiscono i peggiori delitti, dall’avvelenamento di Aleksandr Litvinenko all’assassinio di Anna Politkovskaja.
Il viaggio a Teheran e le recenti dichiarazioni sui nuovi missili nucleari che la Russia si accinge a costruire hanno gettato benzina sul fuoco dei timori e delle indignazioni occidentali. Resta tuttavia un fatto a cui europei e americani sembrano essere indifferenti. La maggioranza dei russi crede in Putin e voterà in buona parte per lui alle prossime elezioni politiche per il rinnovo della Duma.
Europei e americani sono padroni di pensare ciò che vogliono, ma farebbero bene a chiedersi perché i connazionali di Vladimir Putin abbiano idee e sentimenti così diversi dai loro.
Il giudizio dei russi è anzitutto comparativo. Mikhail Gorbaciov lanciò riforme che ebbero per risultato la disgregazione dell’Urss e il collasso economico del paese. Boris Eltsin ebbe il merito di raccogliere una eredità difficile e di dare alla Russia nuove istituzioni, ma perdette la guerra cecena e lasciò che il potere economico e finanziario cadesse nelle mani di alcuni spregiudicati avventurieri che si erano impadroniti delle maggiori risorse naturali del paese e prodigiosamente arricchiti a spese della nazione. Gli anni Novanta sono stati il peggior decennio russo del Novecento, dopo quello che va dalla Rivoluzione d’ottobre al primo piano quinquennale. Mentre la Russia diventava una potenza di second’ordine e accettava l’occupazione americana delle sue tradizionali aree d’influenza in Europa centro-orientale e nei Balcani, i nuovi ricchi e le vecchie mafie dominavano con i loro affari e i loro delitti la vita quotidiana del paese.
Per i russi Putin è il presidente restauratore. Ha restaurato i poteri dello stato, anzitutto, là dove erano stati confiscati dai governatori delle province e privatizzati dagli oligarchi. Ciò che a noi sembra un’intollerabile forma di prevaricazione (il processo al petroliere Mikhail Khodorkovskij, per esempio) rappresenta un salutare ritorno all’ordine e una garanzia per il futuro. Ciò che a noi sembra il sintomo di una deriva autoritaria (la sostituzione dei governatori eletti con prefetti nominati dal Cremlino) è una mossa decisiva contro gli staterelli feudali che stavano nascendo alla periferia del paese. Putin ha restaurato il prestigio internazionale della Russia. Quando reagisce alla politica unilaterale degli Stati Uniti contestando la guerra irachena, l’avanzata della Nato verso Oriente, le minacce all’Iran o la pretesa americana di installare missili antibalistici in territorio polacco, il presidente esprime le ambizioni di un paese che è fiero della sua storia e non ha alcuna intenzione di rinunciare al suo ruolo nella società internazionale.
Accanto a questi meriti Putin ha quello di essere, molto più dei suoi predecessori, un presidente modernizzatore. Sa che il paese ha bisogno di colmare la distanza che lo separa dalle economie industriali avanzate e che potrà farlo solo rinnovando le proprie infrastrutture, creando nuove imprese e accettando le sfide dell’economia internazionale. Come tutte le rivoluzioni russe, anche quella economica di Putin sarà fermamente pilotata dallo stato. Ma è davvero possibile immaginare formule diverse per un paese dove lo spazio, le enormi distanze, la disparità delle condizioni umane e ambientali hanno tradizionalmente conferito allo stato poteri e prerogative che si sono dimostrati indispensabili per la sopravvivenza della nazione?

E se sergio romano non va bene:

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2008/02/Putin-riarmo-accusa.shtml?uuid=f04e426e-d660-11dc-b16c-00000e25108c&type=Libero

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2008/02/elezioni-russia-analisi.shtml?uuid=e574846a-e6ce-11dc-a0cf-00000e25108c&DocRulesView=Libero
Elezioni e risultati di Putin
Facile, dunque, dire "elezioni non democratiche", se non addirittura "elezioni farsa", come le hanno definite in un appello al "non voto" veicolato nella rete da una serie di intellettuali, giornalisti, vecchi dissidenti d'epoca sovietica, politici degli anni eltsiniani, impopolari e bocciati sonoramente dagli elettori in questi ultimi otto anni.
Questi severi giudizi, che campeggiano nei media occidentali, non aiutano, tuttavia a comprendere il significato del voto di domenica.
Il problema da valutare è quello dell'enorme consenso popolare raggiunto dal presidente Putin nel corso dei suoi due mandati. Esso – lo dicono non solo i sondaggi – misura alcuni esiti del suo "corso", della sua politica. Si chiamano stabilità, dopo oltre un decennio di laceranti sconvolgimenti politici, economici e sociali. Di recupero e rafforzamento dello stato, della sovranità e integrità territoriale. Della fine del conflitto ceceno e del terrorismo (che manda gli ultimi sussulti in Ingushetija).
E anche sul terreno economico i risultati non sono così disprezzabili, come li dipingono (o li si ignorano) da noi. E' vero, li hanno aiutati fattori congiunturali, come i prezzi in costante ascesa dei carburanti e altre materie prima come i metalli. Ma sono inconfutabili la crescita del PIL a un tasso medio annuale del 7%, dei redditi alle famiglie e degli stipendi (assai meno delle pensioni), dei consumi; il dimezzamento della percentuale (ancora alta) di cittadini al di sotto della soglia di povertà, pur in un quadro di forti (e crescenti) dislivelli sociali. Restituzione anticipata del debito estero (FMI, Club di Parigi), dell'enorme incremento delle riserve valutarie, seconde nel mondo solo a quelle giapponesi e cinesi.
Forte crescita negli ultimi due anni degli investimenti esteri (e di quelli russi all'estero). Infine, non dovremmo trascurare il fatto che la Russia ha riconquistato un posto di primissimo piano nel concerto delle nazioni.
Si tratta di risultati notevoli: cui va aggiunto negli ultimi due anni un serio impegno, assunto in prima persona dallo stesso Medvedev, su incarico di Putin, nel promuovere e attuare una politica di investimenti per risanare, ammodernare e far crescere settori sociali marginalizzati e disinvestiti negli anni Novanta: sanità, educazione, alloggi (uno dei più gravi che affligge una parte notevole della popolazione), agricoltura e organizzazione della vita nelle campagne.
Questo spiega la popolarità di Putin, il consenso di cui sembra godere il suo successore designato.


non ho intenzione di aggiungere altro.


Figa che perla questa c'era uno speciale dell' Economist su come l'ex KGB ora controlli tutta la Russia

E Berlusconi non prende voti grazie alle TV

Vabbè, va, anche oggi quattro risate ce le siamo fatte


si ma quando un leader politico falsa le elezioni, per quanto il broglio non sia determinante non puoi umanamente dire "bhe, ha esagerato un po' ma che ci vuoi fare lo fanno tutti"

comunque berlusconi non prende voti per le tv, prende voti perchè grazie alle sue tv le sue affermazioni mendaci vengono prese per vere non avendo il contraddittorio.

il 50% dell'italia (quelli che si informano da mediaset e tgcom) di mani pulite sa che è stata una caccia alle streghe, di dell'utri sa che è un buon amico di silvio, di mangano sa che era un fattore che "sapeva di cavalli"
Russia? Qualche broglio qua e là

Dai, su leggi:

http://www.economist.com/world/displaystory.cfm?story_id=9682621


http://www.time.com/time/specials/2007/personoftheyear/

Person of the Year 2007

Vladimir Putin

His final year as Russia's President has been his most successful yet. At home, he secured his political future. Abroad, he expanded his outsize—if not always benign—influence on global affairs.


ah no... putin vince perche' ci sono i brogli. ma leggeteveli i link che ho postato (o time/sole 24ore/sergio romano non sono autorevoli?).


Oh si naturalmente, la gente dovrebbe conoscere la verità per grazia divina e votare in base ai simboli sulle schede.

Non ci sono stati brogli in russia, almeno non quando ci stavano gli ispettori stranieri, perche non serviva fare brogli direttamente sulle schede quando riesci a farti votare.

Mentre Silvio nonostante abbia il potere di muovere la pubblica opinione a piacimento, ha dovuto anche fare brogli direttamente sulle schede
e nonostante questo ha perso.

E' incredibile come tu possa affermare con tranquillità che "ad ogni elezioni ci stanno dei brogli" ma che razza di idea hai della società civile e democratica?

E non rispondermi, è solo per mettere i puntini sulle i.


ma tu credi veramente che quando fu eletto eltsin in russia non ci siano stati brogli? no perche' se mi rispondi di si' allora il credulone non sono io.

e lo ripeto, avere dei brogli qua e la' in russia e' assolutamente normale, non c'e' niente di cui stupirsi. ma non sono certo quelli che hanno fatto vincere putin, vince perche' ha fatto cose giuste che sono piaciute al suo popolo. i link ve li ho dati, leggete, senno' va bene lo stesso.
Abbiamo capito: i brogli sono normalissimi e fanno riferimento a civiltà evolute e progressiste, abbiamo capito.


http://www.paulgraham.com/disagree.html



DH3. Contradiction.

In this stage we finally get responses to what was said, rather than how or by whom. The lowest form of response to an argument is simply to state the opposing case, with little or no supporting evidence.

This is often combined with DH2 statements, as in:

I can't believe the author dismisses intelligent design in such a cavalier fashion. Intelligent design is a legitimate scientific theory.


Contradiction can sometimes have some weight. Sometimes merely seeing the opposing case stated explicitly is enough to see that it's right. But usually evidence will help.


Può aver fatto tutto benissimo, ma la democrazia è pari opportunità, è libera scelta, è rispetto di tutti.

Se in russia ci sono brogli da sempre non lo so, quello che dico io è che non è giusto, e che quindi se i rapporti non sono idilliaci lo trovo solo che un bene.

Meglio prendere posizioni dettate dal buon senso che sudditarsi al piu forte perche è il piu forte.
E' la stessa cosa che ha fatto Mussolini e ne abbiamo solo perso.


io mi stupisco quanto voi, ma al contrario. accuse di brogli ci sono in italia. ci sono state negli stati uniti. e qui qualcuno si stupisce se ci sono in russia? un paese IMMENSO, con zone sperdute, che e' stato sotto una dittatura per oltre mezzo secolo?


Non ci si stupisce, ci si indigna, che è diverso, tu non ti indigni...

Berlusconi non si indigna, anzi.


Titolo dell' articolo postato da Thrsahsagan: "Choosing Order Before Freedom". fantastico, si smerda da solo


parliamo della russia. non di un paese che conosce la democrazia da un secolo.

la russia ai tempi di eltsin era in declino, politico ed economico. con putin le condizioni economiche sono di gran lunga migliorate, la russia e' diventata chiave per l'europa attraverso il gas, e dal punto di vista politico e' tornata ad essere una super potenza.

questi sono fatti incontestabili, merito di putin, e per questo i russi lo vogliono. poi ci sono anche lati negativi, ma ripeto che parliamo di un paese che conosce da poco la democrazia, e che non e' certamente paragonabile all'occidente (o anche democrazie orientali).
Cioè, ancora dal link di Tharhan:

TIME's Person of the Year is not and never has been an honor. It is not an endorsement. It is not a popularity contest. At its best, it is a clear-eyed recognition of the world as it is and of the most powerful individuals and forces shaping that world—for better or for worse. It is ultimately about leadership—bold, earth-changing leadership. Putin is not a boy scout. He is not a democrat in any way that the West would define it. He is not a paragon of free speech.

Ma davvero, ci credi a quello che scrivi?