Armiamoci e partite: ReArm Europe

Si ma a quel prezzo… quante ore/giorni di utilizzo hai della radio? È veramente affidabile?

Ovvio, era inutile specificarlo

Se devi correre sotto la pioggia l’ombrello ti rompe il cazzo, invece un sano poncho non ti limita i movimenti.

Ed anche mio figlio ha il suo cazzo di poncho.

Ottimo, meglio non correre il rischio che la pioggia possa rovinare l’ultimo ricercato taglio del padre

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Mah ci sono di tanti prezzi, la mia costa ben di più dato che l’ho presa in un sito specializzato.

Tendenzialmente comunque sono grosso modo affidabili sicuramente più di una normale radio portatile e sopratutto se digitale.

Il concetto di base sull’attrezzatura di emergenza è che deve essere il più possibile analogica.

io se viene la fine del mondo voglio che amon si prenda cura di me.

Sei sicuro che non ti ruberà le scarpe o i calzini :sisi:

in effetti nel kit di sopravvivenza vedo le stringhe, ma non le scarpe… :mumble:

Le stringhe sono importantissime perché possono essere utilizzate in tantissimi modi tipo legare fasci di legna, immobilizzare un arto, legare una persona o semplicemente di ricambio per le scarpe.

Quindi quando buttate le scarpe, togliete le stringhe soprattutto se in buone condizioni e mettetele via, potrebbero trovarvi utili e non occupano tanto spazio.

E le risorse in possesso durante un emergenza non vanno né fatte vedere né condivise con nessuno perché danno il messaggio che si ha a disposizione risorse e materiali.

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Cacchio Amon, mi fai sentire un fallito :|

per chi dice o pensa che la guerra sia ormai anacronistica vorrei far leggere queste 2 righe:

That this barbarous pursuit is, in the progress of society, steadily declining, must be evident, even to the most hasty reader of European history. If we compare one country with another, we shall find that for a very long period wars have been becoming less frequent; and now so clearly is the movement marked, that, until the late commencement of hostilities, we had remained at peace for nearly forty years: a circumstance unparalleled (…) The question arises, as to what share our moral feelings have had in bringing about this great improvement. (Buckle, 1858).

Avete letto bene, 1858.

Sappiamo cosa è successo 60-80 anni dopo.

La cosa più incredibile è la convinzione di molti che la storia sia finita, che gli avvenimenti del passato che si sono ripetuti per millenni magicamente non possano più accadere, articolando argomentazioni che non hanno nessun fondamento confermato dai dati.

Pensare di non investire tanti soldi nella difesa proprio per evitare le guerre è un ragionamento folle.

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Anche perchè se c’è un esercito decente in Europa è quello Francese su.

Decisamente no. :asd:

Al giorno d’oggi? Decisamente sì. Certamente migliore del nostro e di quello tedesco. Se la giocano con inglesi e polacchi probabilmente.

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Dimensionalmente alle possibilità dell’economia ed alle circostanze del loro impiego i migliori eserciti europei sono quello polacco, quello greco e quello finlandese, in nessun ordine particolare; tutte le forze armate francesi soffrono di problemi di sottodimensionamento rispetto agli incarichi di cui vorrebbero farsi carico e della rilevanza che vorrebbero avere, un poco per la pluralità dei contesti in cui il loro governo le indirizza ad operare ed un poco perché la componente nucleare è terribilmente dispendiosa sotto ogni profilo.

La forza relativa della Francia è la sua indipendenza operativa, il loro grande e meritato vanto aggiungerei, ed un percorso tecnologico ed industriale strutturato per sostenere questa funzione, ma non si riflette automaticamente su un’organicità del sistema militare nel suo complesso.

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L’efficienza di un esercito rispetto alle dimensioni dell’economia e, più in generale, del Paese cui appartiene hanno poca rilevanza. Un esercito molto efficiente di un piccolo Paese rimane comunque un piccolo esercito, buono a difendere quel Paese ma a poco altro.

Ragioniamo in un contesto di un’alleanza europea e con avversari delle dimensioni della Russia, le dimensioni contano (anche se da sole non bastano). Gli eserciti più potenti d’Europa sono quelli francese, polacco, britannico, con Italia e Germania, forse anche Spagna, in seconda fascia. Gli altri rimangono inevitabilmente dei minori, per quanto efficienti e preparati possano essere.

L’europa ha solamente un gran vantaggio rispetto ad un’ipotetica russia che viene a rompere i coglioni ossia la forza aerea che gli è enormemente superiore in termini qualitativi, di efficienza e qualitativa nei mezzi a disposizione e dell’addestramento dei piloti ma la guerra russo/ucraina ci ha fatto chiaramente vedere che ad oggi i sistemi anti aereo ed i droni creano un problema di un certo livello all’aviazione, impedendogli penetrazioni sotto una certa latitudine.

Per il resto ad oggi solamente la polonia è in grado di schierare un esercito di terra in grado di creare un muro ad una possibile avanzata di terra.

:dunno:

I francesi hanno di parecchio il miglior esercito europeo, su.

E sopratutto, se domani c’è una guerra, loro sono in grado di prodursi qualsiasi cazzo di mezzo che utilizzano in solitaria.

Ah, ecco; modulando il contesto in un quadro complementare di efficacia collettiva l’argomento cambia, però, mi dispiace, ma pur da eurofederalista trovo complicato intravedere una vera convergenza verso l’affinamento selettivo di competenze; la Francia per la sua posizione e ragion d’essere cerca di essere un jack-of-all-trades ma con evidenti, e ricorrenti, difficoltà.

Guarda la sua composizione dell’esercito, ha passato gli ultimi 25 anni a creare un esercito di natura reggimentale, leggero, completamente ruotato e con unità polivalenti perché lo scopo ultimo era creare composizioni agili utili ad operare in un contesto remoto in missioni e politiche neo-colonialiste in Africa, dove tra l’altro hanno fallito e ne sono usciti espulsi dal continente sostanzialmente; adesso sarebbe richiesto riformulare il percorso verso la guerra pesante e simmetrica, servirà tempo per questo, e parecchio denaro, sempre la casse pubbliche abbiano la forza di sostenere l’incarico tra le molte spese.

Era comunque un’osservazione giustificata, perche’ effettivamente nell’800 l’Europa e’ stata in relativa pace come non mai prima.
Se ci pensate il congresso di Vienna e’ stato forse il congresso di pace di piu’ grande successo della storia dell’umanita’.