ansia e stress a lavoro



ma si che è assolutamente così, basta vedere il numero di persone che soffrono di ansia/stress lavorativo,bornout legati al lavoro etc.

Il sistema è proprio tarato per tritare la gente, il resto só fregnacce e wishful thinking, un po' come convincersi che il global warming non esiste perché da te si sta ancora al freschino

Cambiare non è semplicemente la soluzione perché il 90% dei posti è cosi, per non accorgersene o sei cieco o sei troppo indottrinamento sto di stronzate, o sei molto fortunato.


Nah ovunque, perché i dirigenti sono dei babbi boomers. Basta che impari le due stronzate che vogliono sentirsi dire e ti preferiranno sempre a chi davvero ha elevata produttività. Tanto che ormai anche la media impresa è iper burocratizzata e ha più la priorità di smistare carta che produrre, è anche poco prioritario per loro quanto lavori davvero rispetto a quanto bene gli tieni una certa facciata. Se sei stressato poi non ti gradiscono molto per questo motivo.


Spiace che tu ti sia costruito un metamodello così angosciante, anche perché non offre neanche spiraglio alla speranza, e a te stesso in primis


Voi andate a avanti con delle ipergeneralizzazioni assolutiste che non rendono onore alla vostra intelligenza

OVUNQUE. Già alla prima parola si potrebbe schippare il post per nosense


ma è la realtà che ho intorno, il disagio che esprime ficus è COMUNISSIMO. è sempre la stessa solfa, ogni volta, non so con quanti ho dovuto discutere come con te e alla fine accettano la situazione.
sei ancora in fase denial, classico da manuale.
ti ho già fatto l'esempio del GW, è lo stesso principio alla base, per culo ti vanno bene le cose e sei convinto sia la norma, cosa ovviamente non vera.
o magari le cose le vivi anche tu e semplicemente non vuoi ammetterle, ed anche questo è comunissimo purtroppo.


l'idiozia è dire "basta cambiare posto di lavoro" come se questo potesse di fatto cambiare il contesto.
se non sei ricco di famiglia o raccomandato sarai sempre l'ultimo ingranaggio, in praticamente qualsiasi contesto ti vai ad infilare.
ripeto, è il segreto di pulcinella ad esempio che il mobbing è il sistema che va per la maggiore per gestire i dipendenti, vedi articolo ripostato prima da ficus a titolo esemplificativo.
Boh la strategia di sopravvivenza è quella che ho detto ed è ben nota, moltissimi si bevono i cliché dell'impegno al lavoro quindi cedono il terreno a chi si fa furbo.

Non mi interessa convincere nessuno, se credi nel lavoro fai pure.


se si vive e lavora male è perchè purtroppo tanti, troppi, si bevono ancora certe cazzate. tocca indirettamente tutti perchè abbassano e di molto gli standard qualitativi del lavoro e di conseguenza di vita.
poi oh suggerisci anche cose sensate, ma non a tutti viene facilmente la facciata e la balla costante
Sì lo so, non vedo alternative, diciamo che possono esserci delle gradazioni. Se proprio non riesci ad andare full balle, almeno non fare sforzi extra e abbellisci un po'.


sì shpongle ma sei sempre sul filo del rasoio. uno può non riuscire a gestire le cazzate, anche se lievi, per vari problemi (salute, problemi in famiglia, mille altri pensieri). non è facile neanche il sistema che proponi tu proprio perchè uno può avere mille cazzi da gestire e giocare a machiavelli per fare il giusto sul posto di lavoro è solo un elemento di stress in più da gestire, poi certo convengo che le soluzioni di fatto non ci sono.

comunque il problema del privato è sempre il solito (che nel pubblico praticamente non esiste) e ne parlo sempre con amici parenti etc, ovvero che pur con l'indeterminato grosse garanzie non ne hai, anche se giochi bene le tue carte col padrone.
basta vedere la crisi covid quanti posti indeterminati ha fatto saltare, gente che lavorava nel tal posto anche da decenni etc, cioè anche a fare come dice shpongle risolvi fino ad un certo punto. col pubblico hai delle garanzie invece, non devi passare la vita col tremore di culo che taglino, chiudano baracca etc

poi oh se finalmente istituissero sto fottuto reddito universale certi problemi e ansie non ci sarebbero più, ma al momento resta ancora fantascienza

This *

Magari anche portando modi/suggerimenti per aumentare la produttività tua e dei tuoi colleghi, e il momento dopo riduci ancora di più il carico di lavoro, così passi anche per quello propositivo (e non solo inutilmente lagnoso), insomma tipo critica costruttiva paracula

Copia e incolla da qualche libro di crescita personale, quelle due tre frasi ad effetto in inglese e profit...

Ma la scuola non vi ha insegnato nulla?


Ma che fase denial

Oh quello che sta male sei tu, io ti dico di opportunità ce ne sono. Ma se poi preferisci arroccarti a tutti i costi al tuo teorema-assioma ansiogeno senza soluzione non posso farci niente, io ti ho dato un input.

E attenzione non ti do neanche torto in assoluto sul discorso che molti ambienti di lavoro andrebbero ristrutturati, è una battaglia che va porterà avanti.

Ma se mi chiedi una soluzione per un problema specifico e personale per uno che sta in un posto di merenda, gli dico: prova e cambia fino a che ne trovi uno migliore. Non sono tutti gulag.
Ma si che sei denial, è normale. Cambiare (nel privato) cambia relativamente, se non sei raccomandato resti una pedina che non conta assolutamente niente, anche se lecca il culo.
Sei in denial perché o hai fortuna e (per ora) non c'hai sbattuto la faccia oppure la sbatti già ma sei talmente imbevuto di stronzate da non volerlo ammettere.

Guarda niente di nuovo, ne conosco a pacchi come te che poi si ricredono amaramente, anche ficus (magari sbaglio, non sono certo) era su posizioni da cuck tipo la tua
https://www.stress.org/workplace-stress

ma cofa fuoi che fia, cambia lavoro!


Ora parlo per esprienza personale: io ho fatto il fake it till you make it ed è stato camminare contemporaneamente sulle uova e sulle spine. Non ero mai sicuro di bullshittare bene.
Ad un certo punto mi son convinto che funzionasse perché non venivo mai cazziato su questo atteggiamento.
Ha pagato in ultimissima istanza, se non altro anche passivamente, per avermi generato senso di fiducia nel mio capire se, quanto e come bypassare le capacità di valutazione del prossimo.

Poi però sono andato a lavorare nel pubblico

Per cui mi viene molto difficile suggerire questa strategia così a cuor leggero, per quanto funzioni. L'ostacolo principale che si parerà davanti è quel che Ficus definisce in apertura "senso del dovere" - imho in realtà è proprio questa una delle prime caratteristiche da rompere per vivere più serenamente queste situazioni.
Esatto char, appoggio in toto. Quella che propone shpongle è una blanda panacea, non una soluzione, e comporta altrettanti problemi da gestire.

GG per il pubblico, spero di raggiungerti presto




Ma non è detto sia una panacea, magari è una vera soluzione perché l'ambiente/il carattere/altri fattori random permettono questo tipo di comportamento fino a chiusura della carriera. Trovo che non sia possibile partire da tale assunzione, ecco.


edit: non venire in università che è un postaccio, penso competa veramente per essere uno dei peggiori ccnl del pubblico
ma non è soluzione, come dicevi tu sopra, indipendentemente dal carattere è un barcamenarsi.
è chiaro che il carattere (e il vissuto, e che cazzi hai a cui da pensare nella vita personale) cambiano più o meno la "difficoltà" ma di base resta comunque una soluzione posticcia.
anche camminare sul filo da equilibrista con la sindrome da imposter è un elemento di per sè potenzialmente stressante, che poi può pesare più o meno a seconda di indole etc è sicuramente vero, ma non è una soluzione.

e non ti mette comunque al riparo da tutto quello che può succedere in azienda, lo stress di base resta, nel privato se devi saltare salti e non frega un cazzo a nessuno.
l'unica vagamente concreta soluzione è il pubblico, ma non è facile. il resto sono posticciate.
dammi dettagli in pm su com'è stato il tuo iter per passare il concorso se vuoi (comunque no, non punto all'uni)
Ci vorrebbe lo psicologo che ti aiuta a superare il senso del dovere
ecco certo, sicuramente superare le cazzate intrise di self blaming tratte dal bushido del dipendente moderno è uno dei primi passi per migliorare, non risolve molto ma è l'inizio per allentare un pò la catena, almeno a livello mentale



Assolutamente sì, io dopo un periodo di terapia, mirato a risolvere altri problemi, sono riuscito ad identificare il fatto che usavo il "senso del dovere" come stampella alla mia scarsa autostima.