dal 21 c'è Hisone and Masotan https://www.netflix.com/title/80241960
e immagino anche la seconda stagione di seven sin https://www.netflix.com/watch/80171703?trackId=13752289&tctx=0%2C1%2C40a7c84c-d209-4382-9f78-7bdd259011ac-4730051%2C%2C
seguito il tuo consiglio ed ho iniziata a seguire, bellissima
raggi gender per tutti
Più bello di Your name a mio avviso.
Your name è sopravvalutatissimo anche confrontandolo solo con altri film di Shinkai ci sono opere molto migliori. La differenza con gli altri film è che è il più commerciale e da entry level bassissimo.
La forma della voce è un bellissimo film anche se mi dicono che non è fedelissimo al manga, ma ci sta visto il tempo limitato del film, ricordo di essermi veramente commosso.
Anche perché tratta signori temoni con il serissimo rischio di buttare tutto in vacca e banalizzare le robe e davvero non fanno un errore.
Tipo un centrocampista che ha il 100% di passaggi giusti in una semifinale di champions.
Nishimya, per dire: in teoria il film dovrebbe avere parecchio a che fare con la sua disabilità, dovrebbe dirci qualcosa a proposito. Invece non è così, magicamente tutti i personaggi conoscono il linguaggio dei segni alla perfezione o riescono a capirla quando parla nel suo modo stentato. L'unica eccezione è quella scena con Shoya, dove per plot reasons, per creare un po' di drama altrimenti non si va da nessuna parte, lui non riesce a capire quello che lei sta dicendo. Se non sapevo niente di cosa vuol dire avere a che fare con qualcuno che soffre di sordità, non lo so nemmeno dopo aver visto la Forma della Voce.
Però uno potrebbe dire che il film non parla tanto della disabilità di Nishimya, quanto più del tentativo di Shoya di superare la sua ansia sociale; giustissimo. Ma anche qui l'evoluzione è molto approssimata.
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Praticamente all'inizio della storia ci viene introdotto che medita il suicido. Anzi si è già preparato mentalmente. E poi? E poi niente, la madre gli dice "ma cosa sei stupido" e lui "ok ok non lo faccio più" e basta finita là. Wtf?
Poi in genere l'ansia sociale sembra sia una cosa che è lì, c'è, però è sempre un po' in disparte. Shoya non ha mai grossi problemi a parlare con gli altri personaggi, al limite sembra giusto un po' timido ma è finita lì. Insomma siamo ben lontani dal modo in cui la questione viene trattata ne Il Giardino delle Parole. Il modo in cui la cosa si risolve nel finale poi mi ha ricordato tantissimo quest'immagine:
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Esagero un pochino, ma neanche troppo.
I personaggi secondari poi son dei cartonati. Ueno in particolare è fisicamente fastidiosa per come si comporta per tutto il film, sembra che gli scrittori quando si trattava delle sue scene abbiano pensato "oh come possiamo renderla la persona più insopportabile possibile?", salvo poi magicamente alla fine tirare fuori che mannò anche lei in realtà sotto sotto è una ragazza simpatica e socievole, è solo che la disegnano così. Vabbè.
La storia poi soffre un pochino: il ritmo non è entusiasmante, che di per sè va bene visto che La Forma della Voce non vuole certo essere un film al fulmicotone, però un ritmo lento non fa altro che amplificare il problema dei personaggi piatterelli. Ci sono poi alcuni sviluppi un po' così così, ma la scena che più mi ha fatto sbuffare di fastidio è stata
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quella del tentato suicidio di Nishimiya. Momento che dovrebbe essere fortissimo, però come faccio a prenderlo del tutto seriamente quando Shoya si ferma a togliersi le scarpe () prima di correre a salvare Nishimya? E come faccio a non provare fastidio quando il film fa il classico giochetto da due soldi di "ma sarà morto o no? Chissà eh? Vuoi che te lo dica vero? Nontelodico nontelodico pappappero sì dai ok è vivo anzi sta benissimo". Per poi non parlare di quando Shoya si sveglia e scappa dall'ospedale uscendo dalla porta principale. E nessuno lo vede. Vabbè
Insomma, boh. Alla fine non mi è dispiaciuto eh, gli darei un 7 perché son largo di manica, però non vendiamolo per quello che non è.
Dici "ci sono opere" come se ne avesse fatte chissà quante di indiscutibilmente migliori di Your Name, quando in realtà sono solo due quelle allo stesso livello, ovvero Il Giardino delle Parole e 8 cm al secondo. Tutto il resto della sua produzione non si avvicina nemmeno a Your Name.
Ok, quindi? Mi riferivo a quelli, che poi sono 5 cm, che secondo me sono proprio su un altro livello, anche se probabilmente più di difficile approcio per chi guarda produzioni un po' più impegnate.
Poi per me La Forma della Voce è un ottimo film, ha i suoi deffetti sicuramente, ma per il formato in cui è stato adattato non potevano fare di meglio.
Che poi secondo me non è neanche vero che sono su un altro livello, ma per oggi penso di aver scritto abbastanza.
Mah, "non potevano fare di meglio" mi pare un po' deboluccia come scusa. Han scelto loro di adattare un manga e di farne un film, non penso gli sia stata puntata una pistola alla testa. Poi non è che in due ore e dieci manchi il tempo per imbastire una storia decente.
Poi so critiche tutte abbastanza soggettive per me La Forma della Voce è stato molto scorrevole, mentre Your name ricordo che la parte finale quasi volevo velocizzarla che non finiva più.
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Sul suicidio: "Ok non lo faccio più". Grazie al cazzo, ha rivisto Nishimya e gli ha acceso qualcosa dentro. E' quello il motivo per cui non pensa più ad ammazzarsi e inizia a vivere per qualcosa. E da lì poi cambia atteggiamento e si apre anche col ciccio afro.
Shoya un po' timido ed è finita lì? Stiamo parlando di uno che non ha un singolo amico, che accetta l'isolamento sociale completo come punizione divina per le sue colpe. Uno che non parla in profondità con un essere umano da sei anni. Altro che robe lievi.
Sulla roba del tentato suicidio di Nishimya ci sta, perché se ne accorge man mano.
Sul fatto che non te lo facciano vedere lasciandoti nel dubbio è voluto, proprio anche con la scelta di Ueno di chiuderle la porta. Qui vedi solo Nishimya perché ora tocca a lei "riparare", ricostruire, e lo fa comunicando agli altri come si sentiva e che non voleva più vivere. E' come sempre una questione di comunicazione.
Su Ueno stronza sì, ma ci sta nell'economia.
Come ci sta nell'economia della serie la scena stile SAO di tizio che si sveglia dal coma e scappa. Nel manga vedi che si toglie pure il catetere dal cazzo. Ma è una licenza poetica.
Per il resto, il fatto che sto film non sia stato manco nominato all'Oscar (mentre ciofeche come Boss Baby sì), è uno scandalo.
E meritava un Oscar per la colonna sonora, è qualcosa davvero di divino.
Ripeto, lo preferisco di brutto a Your Name, altro capolavoro. Se Your Name è meraviglioso come struttura del racconto, tecnica, empatia... Koe no Katachi colpisce al centro in modo duro e deciso.
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Certo, peccato che questo inenarrabile senso di colpa e di isolamento come giusta punizione non si veda mai con i personaggi secondari. Giusto con le comparse, il resto del mondo, che tanto a livello di narrazione conta zero; comodo così. E poi magicamente alla fine puff, tutto risolto perché ha trovato i giga amici.
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Guarda l'ho appena riguardata e la scena onestamente non mi piace molto poco come viene girata, passino le scarpe ma lui che inciampa sulla sedia (the drama!!!), l'urlo drammatico, lei che svanisce dal poggiolo, la musica ferma, i fuochi artificiali e poi no tranquilli l'ha presa!!! però ce la farà a tirarla su? ce la farà o non ce la farà? Lo sentite il drama che monta eeeh?
Boh. Bene l'idea ma malino l'esecuzione.
Ma lo so pure io che è voluto. Però non è che se una cosa è voluta allora è incriticabile.
Ma che vuol dire nell'economia di cosa? Di un personaggio che è uno stereotipo monodimensionale?
sono morto