analisi delle politiche economiche europee

Vorrei comprendere nel dettaglio il funzionamento dell'unione europea con particolare riguardo alle politiche economiche e monetarie e ai lavori delle diverse commissioni. Conoscete dei documenti (libri, blog, rubriche di giornali e riviste, corsi online, esperti...) che possono fare al caso mio? Preferirei evitare i sermoni dottrinari del polemista di turno e leggere piuttosto delle analisi lucide e obiettive.

Per esempio oggi mi sono imbattuto nei lavori di Luciano Gallino, qualcheduno lo conosce?
ai siti istituzionali hai dato un occhio? come livello di trasparenza e documentazione ci siamo

hai iniziato da europa.eu per dire?
I siti istituzionali europei sono fantastici e hanno tonnellate di roba, dacci un occhio.
Per la politica monetaria ci sono i report periodici BCE che sono stra completi.
Ho già spulciato i siti istituzionali e sono senza dubbio molto utili..però cerco dei documenti diversi, più informali per così dire, non perché io diffidi dei comunicati ufficiali, ma perché mi interessa una prospettiva generale che renda conto dei cambiamenti storici avvenuti negli ultimi decenni, delle idee politiche e degli interessi alla base delle varie scelte, del ruolo dei gruppi di pressione, dei rapporti di forza esistenti, etc. Cerco insomma delle analisi sociologiche o politologiche piuttosto che delle descrizioni del diritto formale attualmente riconosciuto.
Cerca FISCAL COMPACT.
parti dai siti istituzionali ma poi espandi. prova a leggere un po di roba di Streeck o di Lapavitsis (crisis in the eurozone), gallino anche non e male ed è persona a cui va tutto il mio rispetto pero su questo tema mi sembrano meglio gli altri due che ti ho menzionato.
http://newleftreview.org/II/71/wolfgang-streeck-the-crises-of-democratic-capitalism questa e un ottima analisi molto generale dal pdv empirico ma molto chiara da quello teoretico
Gallino è un autore ok.

Hai letto la roba dell'OECD? In particolare questa sezione: http://www.oecd.org/economy/outlook/economicoutlook.htm
di bagnai cosa ne pensate?
Io mi sto affacciando (da curioso, senza basi economiche) a questo mondo della macroeconomia, ma leggo pareri contrastanti online


E' molto interessante, nel bene e nel male

Il giudizio sulla parte economica lo lascio a qualcuno più competente di me, ma cazzo se è arrogante quel tipo


l'arroganza l'ho notata anche io.

Io ad esempio non sono d'accordo quando si fissa sull'uscita dall'euro come fosse LA soluzione, e tratta a malo modi chiunque dica il contrario (è attivo anche su twitter).

Ho notato che anche i suoi adepti per osmosi hanno la stessa spocchia.
io lo evito per codesta osmosi molesta
Non conoscevo i rapporti oecd e tale bagnai, darò un occhio.

Quell'articolo di Streeck l'avevo letto e trovato utile e chiaro. Però ci sono varie cose che non mi avevano convinto (potrei ricordare male, poiché lo lessi un paio d'anni fa):

1) l'opposizione tra regime di allocazione egualitario o democratico e regime di allocazione meritocratico o mercatizio è caricaturale: le idee politiche e normative che stanno dietro alle scelte pubbliche (di tutti i colori politici) sono ben più complesse e questa dicotomia non riesce a rendere conto della loro complessità. Inoltre la dicotomia sembra implicare necessariamente un trade-off tra efficienza e equità (o favorisci i mercati, generi ricchezza ma opprimi i perdenti e i lavoratori, o favorisci i perdenti e i lavoratori ma opprimi le aziende e riduci quindi la ricchezza), e non sono del tutto convinto dell'esistenza di questo trade-off.

2) non spiega perché il regime di allocazione mercatizio si è imposto, la sua analisi è descrittiva e non scende nel dettaglio (quali gruppi di potere hanno influenzato le decisioni? quali idee e giustificazioni hanno impiegate?), e io vorrei invece scendere nel dettaglio.

3) è esageratamente discontinuista, come se il ruolo dei mercati finanziari fosse una novità degli ultimi 30 anni. La principale ragione della convocazione degli stati generali del 1788 fu la crisi fiscale della corona, che aveva contratto un debito pari al 50% del suo bilancio (e i nobili rifiutavano di farsi tassare). Temo che questo discontinuismo caro ai "pensatori radicali" sia spesso un espediente per fare scalpore e darsi visibilità.



Qualcuno ha letto austerity the history of a dangerous idea?
Se vuoi capire i processi decisionali interni all'EU, dalla fondazione a Maastricht, la bibbia e' The choice for Europe, di Andrew Moravcsik