Thread nuovo con doppio scopo: provare la funzione “rispondi creando nuovo thread” e parlare diffusamente degli Algiers
Per prima cosa, diamo a Cesare quello che è eccetera: gli Algiers li ha portati qui nient’altro che l’utente formerly known as @Paranoid30. Per farvi capire di chi stiamo parlando, il primo loro video che ho visto è di un live in studio e il cantante aveva addosso maglietta dei Joy Division, giacca di pelle e spilletta delle Black Panther. Mettiamo subito dei paletti, insomma.
Shook è il quarto disco, e se ascolti prima Underside of Power (il loro secondo) e poi questo, capisci quanta strada hanno fatto, e già Underside era un bellissimo disco. Ad oggi gli Algiers mi sorprendono ad ogni ascolto, passano dalle influenze hip hop
A quelle punk
senza ciccare nulla. Secondo me sto disco è un gran disco, ed è almeno il terzo gran disco di fila che fanno.
ho scoperto per caso un paio di settimane fa il pezzo con zack de la rocha e anche se lui non lo sopporto molto devo dire che la canzone mi ha stuzzicato parecchio, devo approfondire
Grazie, grazie ho pure dimenticato di rispondere nel thread dei concerti, pardon! Sono contento ti siano piaciuti, anche a Milano fecero un gran bel concerto sudatissimo. Se gli devo fare una critica, il cantante non è abbastanza frontman: complice il palco piccolo, era quasi invisibile visto che sta spesso seduto al piano.
Io li avevo visti nel 2019 all’Hana-Bi, poco prima del terzo disco, quindi venivano freschi da Underside of Power e avevano giusto provato live alcuni dei pezzi di There Is No Year. L’evoluzione sonora da quel concerto a quello di quest’anno è incredibile: nel 2019 erano un solidissimo gruppo noise-postpunk-soul-salcazzo, oggi sono una cazzo di macchina da guerra che non suona come nessun altro.
Ho ascoltato qualche volta il disco nuovo e devo ammettere che non sono esaltatissimo
Mi ha fatto l’effetto dell’ultimo album dei Sons of Kemet: molto politico, sicuramente denso di idee e concetti, ma a tratti mi sono mancati i pezzi.
C’è un sacco di spoken word, un terzo dei brani avrà una sezione spoken. Il disco fin troppo (52 minuti) e in metà dei pezzi c’è un ospite alla voce: ho la sensazione di un album un po’ disunito, mi sono mancate le melodie e gli hook dei dischi prima…