Abhorash il Cigno Nero

Quel giorno, alla banca di Vesper, respirai la stessa aria tesa e sanguigna, che respirai nei tetri e sanguinosi giorni della Conquista di Britain da parte di quegli uomini delle foreste che si facevano chiamare Abati, quel giorno, non solo respiravo la stessa aria, ma ero costretto a difendere la propria vita, minacciata da quelli uomini delle foreste... Quel giorno, fu un giorno di guerra e di sangue.
Ero li, fianco a fianco, spalla a spalla con quegli stessi combattenti, che in quei giorni combatterono contro quegli uomini di ghiaccio, Combattevo al fianco dell Innominabile e di pochi uomini, trovatisi come me a difendere la propria vita.
Emozionato e confuso impugnavo la mia Ascia assetata di vendetta, eravmao li, ad aspettare, alla banca di Vesper, la gloria, l ambizione ma li, alla banca di Vesper, trovammo solo la beffarda morte.

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Salve avvelenate, copri oltragiati, resti umani, armi, archi, scudi, sangue, teste, ma soprattutto Odio...
Quel giorno a Vesper, l' odio fu padrone delle nostre azioni...
Combattemmo a lungo contro quegli uomini del nord, ma tutto fu vano, pochi di loro morirono, molti di noi, tutti, apparte quegli uomini fuggiti per viltà...
Il ponte, dove comabttemmo, e i luoghi circostanti, erano un lago di sangue, e li, steso sul prato fra sangue e resti umani, giacievo io: il cigno nero, in fin di fita, ferito dalle frecce di Capsula e dai colpi di Birdo...
Li in quel lago di sangue, dove tutte le mie certezze si erano sgretolate giacevo io, in mezzo ai compagni morti e alle urla di gioia dei vincitori... in Quel delirio tutte le mie certezze da prima sgretolate furono completamente spazzate via da una domanda terribile: "Chi ero io?"
Eh già chi ero io?
un combattente, si possiam dire così, ma che ho fatto e cosa farò per queste lande tetre?
Da sempre cercavo una guida, un entità, un qualcosa che mi donasse la certezza che avevo sempre desiderato... Avevo girovagato per ogni Coorte cercando un luogo dove stare e dove affemrarmi, ero un anima dannata, nessuno mi voleva...
Ma come mai, in quella situazione così estrema mi venne in mente una così assrda domanda...
Tutto era dovuto a Lui! Si! Si, a Lui!
Lo incontrai a Cove pochi giorni prima, fu lui, che mi narrò il suo progetto ambizioso, che mi rivelò i suoi intenti... Fu Bruder e i suoi Inquisitori che mi conqusitarono letteralmente, era Bruder la figura che cercavo e che mi avrebbe donato ciò che volevo...
Li, in quel prato, il Cigno nero, dopo aver perso ogni certezza, trovò la risposta a quella domanda...
la risposta era...
Sono un Figlio di Iuris!
Raccolsi tutte le mie ultime forze, alzandomi, il mio cuore fu straziato da quello scenario di sangue, vicino a me giacieva Destino, il mio destriero nero... era stato ucciso dalla brutalità di quegli uomini che prima si facevano chiamare Abati e ora si inginocchiano di fronte ad Isenor, il venditore di false divinità.
Ferito e grondante di sangue, barcollavo verso Cove, verso quel piccolo castello che si trovava a nord della città, mi recai nel luogo che mi avrebbe donato ciò che da sempre cercavo...
Davanti a quel piccolo castello, che sarebbe diventato un immenso impero, stramazzai per terra...

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In quello stato di impotenza fisica, l unica cosa chemi diede la forza di restare in vita fu il pensiero di Bruder e di Iuris...

Dal diario di vita di
Abhorash, il Cigno Nero, Consigliere del
sommo Sacerdote Bruder
Stika...

dillo moria che sono stato fortissimo e rullavo insieme a bad dai!
siamo crepati tutti quando non c'eri...



io c'ero prima e ho rullato troppo