[7 Ottobre 23] Crisi Palestina-Israele (Part 2)

Vabbè però non possiamo neanche inimicarci Israele, provate a pensare alle conseguenze economiche e politiche catastrofiche per l’Occidente.
Eccovi una lista completa:

1 Like

cazzo spero che a cascata tutti riconoscano la palestina, tranne usa ed israele :asd:

https://x.com/rafaelshimunov/status/1795813951940202938

Aryeh Neier, co-founder of Human Rights Watch and a Holocaust survivor, recently stated that he believes Israel is committing genocide against Palestinians and criticized conflating antisemitism with criticism of Israel. Are more and more people waking up to the reality in Palestine?

Ogniuno ha la segre che si merita

Ehi stai dimenticando:

https://twitter.com/MustafaBarghou1/status/1796077675187974411?t=FzrMTsqw2ASf_qhNM4no4w&s=19

Nota: Ramallah è nella West Bank

non pagherà nessuno.

1 Like

Come stiamo trattando Israele con i guanti sta creando un precedente molto pericoloso su ciò che è accettato in conflitti e ciò che non lo è, mi stupisce come gli USA siano miopi al riguardo, la condotta Israeliana sarà foriera per decenni di instabilità.

Sì beh tanto l’anno prossimo col ritorno di Trump alla casa bianca rischiamo di ricordarci questo con un velo di nostalgia

1 Like

gli USA che hanno atteggiamento miope? STRANO :omg:

let me introduce you to “Talebani”

Una notizietta interessante

Avete presente le proteste universitarie in america pro Palestina? Coi politicanti che si affrettano a trovare collegamenti dietrologi con fondi russi atti a destabilizzare la Democrazia de noialtri.

Il principale finanziatore di queste proteste cosiddette antisemite è una famiglia ebraica, per la precisione il Bafrayung Fund che risponde a Susie Gelman, un tempo candidata ad essere l’ambasciatrice USA in Israele

ah, il più alto tra i valori delle democrazie occidentali, dell’unica democrazia in medio oriente: la libertà di parola. Non come le dittature retrograde tipo la cina

strano che la storia dei bot russi finanziati da putina si riveli quasi sempre una cazzata

1 Like

Dopo aver bombardato, assediato ed affamato Gaza negli ultimi mesi, ora Israele ha iniziato a… vendergli cibo.

https://www.reuters.com/world/middle-east/israel-reopens-gaza-food-sales-rafah-raid-chokes-aid-2024-05-30/

Cioè boh… capisco che sta cosa dell’ebreo attaccato ai soldi è uno stereotipo, ma cazzo ce la stanno davvero mettendo tutta per favorire l’antisemitismo…

C’è una cosa che non ho proprio chiara , le proteste in Israele contro il premier/governo sono per via dei prigionieri o c’è una vera protesta contro i metodi dell’esercito e le morti dei Palestinesi ?
Perche qundo al TG le mostrano aggiungono sempre la motivazione dei parenti dei prigionieri

Esiste un detto ebraico che piu’ o meno dice cosi’: fai discutere tre ebrei su qualcosa e avrai 4 opinioni.

Magari qualcuno contro lo sterminio ci sara’, ma la maggior parte delle proteste sono per il rilascio degli ostaggi. Del resto, in Israele non vengono mostrate le immagini di Gaza quindi cosa vuoi che ne sappia la gente del genocidio.

Tenendo conto che ci sono coloni che vanno a bloccare i camion che dalla Giordania portano gli aiuti, o che bloccano direttamente i punti d’ingresso a Gaza… e riguardo questi non ci sono manifestazioni, questo la dice su cosa pensa l’israeliano medio sulla questione.

1 Like

La qualità della libertà di espressione a mezzo stampa in Israele sembra deteriorarsi precipitosamente se effettivamente si sia arrivati a pubblicare articoli apertamente censurati. I giornalisti hanno ancora facoltà di porre domande e condurre inchieste ma l’opportunità di esporre i fatti al pubblico interno è compromessa, immagino nel tempo queste limitazioni si approfondiranno e l’attenzione dei servizi segreti sulle attività dei reporter saranno più elevate, quindi mi chiedo quanto tempo servirà prima siano attaccati anche economicamente.

1 Like

Il fatto che abbiano ammazzato più giornalisti in 6 mesi che il resto del mondo in 6 anni avrebbe potuto dare un’idea circa la libertà di stampa

Beh, ricordo il caso mediatico ed i battibecchi riguardo l’opportunità la giornalista palestinese Shireen Abu Akleh fosse o meno stato uccisa deliberatamente dall’IDF, e la premura con cui le testate in Europa e negli Stati Uniti riportarono la notizia con tutte le premesse del caso tanto irreale appariva l’ipotesi di assassinio; a questo punto però diviene evidente l’intento di soppressione della copertura mediatica del conflitto, sia rivolta all’interno, sia diretta all’esterno.

2 Likes

Conta che sono una società che grooma i bambini da giovanissimi al militarismo, all’etnocentrismo, alla xenofobia e al razzismo estremo, e tutti questi amplificati x100 contro i palestinesi. Ci sarà pure repressione violenta (passiva o attiva) nei confronti dei dissidenti. Quindi ecco ci sarà un mix tra gente che giustamente si caca in mano e gente che non se ne sbatte un cazzo che crepino i bambini marroni senza stato.

É molto più facile che la pressione più forte venga dagli ebrei che appunto non sono primariamente cittadini israeliani e che vivono all’estero, soprattutto perché non hanno subito propaganda sionista a pie spinto.

1 Like

Esistono entrambe le tipologie di proteste che tu hai elencato, ma le seconde tendono a confluire nelle prime per visibilità e protezione; le vivaci contestazioni dei gruppi civici rappresentati i comitati delle vittime di sequestro e prigionia difatti e per il momento possono ancora beneficiare di una certa tolleranza da parte dell’esecutivo e delle forze di sicurezza in quanto intimamente legati ad un evento recente, ricordano costantemente il fallimento del governo in carica, un fallimento riconosciuto come tale da molti in Israele e quindi tutto sommato reprimere troppo duramente le loro espressioni i dissenso sarebbe politicamente sconveniente, ma non durerà ancora a lungo, forse fino alla Primavera 2025, ma dubito oltre.

In ogni altra occasione puoi tranquillamente finire detenuto per aver espresso un commento commemorativo sui social network per esempio

https://www.aa.com.tr/en/middle-east/israeli-police-release-palestinian-woman-after-arresting-her-for-post-about-rafah/3235920