[7 Ottobre 23] Crisi Palestina-Israele (Part 2)

Lo spero, l’errore più evidente Israele possa commettere è quello di tramutare il supporto politico di Washington in una questione parte delle fratture ideologiche in seno alla società statunitense, e delle presenti e future conflittualità di vedute, perchè per il momento forza e dedizione mostrate verso Tel Aviv sono sempre state argomento comune nella politica degli Stati Uniti, raramente argomento di disputa; ben venga quindi un’Amministrazione Trump, darà il suo completo avallo alle peggiori politiche settarie israeliane, e questi ne faranno uso con altri massacri, ben peggiori degli attuali, ma un Presidente Trump non farà solamente questo però, e nell’opposizione al suo governo la posizione complessiva del supporto statunitense ad Israele potrebbe diventare argomento talmente spinoso da portare ad un cambiamento ben più radicale e duraturo.

Tanto i paesi europei sono inutili, la posizione di Washington determinerà la loro.

Secondo me a voi piace realmente vedere il mondo bruciare quando auspicate l’arrivo di Trump :asd:

A me frega che la situazione palestinese abbia una soluzione duratura nel breve, medio e lungo periodo, l’arrivo di Trump aprirebbe la strada ad ulteriori violenze e devastazioni da parte dei coloni israeliani e da parte di quelle frange politiche che hanno lo stesso obiettivo di Hamas: la distruzione e annientamento del nemico.

L’unica soluzione che vedo a questo immane disastro è un accordo internazionale dove la striscia di gaza e la Cisgiordania vadano sotto l’egida di una forza di peace keeping, che potrebbe essere a guida ONU o a guida di un gruppo di stati volenterosi come per esempio egitto e arabia saudita.
L’amministrazione Biden sta lavorando per una soluzione di questo tipo, anche se contemporaneamente sta mandando aiuti militari ad israele.
Bisogna trovare il modo di forzare la mano a Nethanyahu ad accettare accordi di pace che comprendano una soluzione a due stati o dargli politicamente un calcio in culo, se si vuole sperare di dare un futuro alla popolazione palestinese.
Biden stesso per me potrebbe essere molto più duro con Israele e spingere maggiormente verso questa strettissima strada che porta ad una soluzione, ma sperare che arrivi Trump per vedere altre centinaia di migliaia di persone crepare senza motivo lo trovo senza senso se si ha un minimo di interesse per la vita dei palestinesi

Bisogna chiedere allo storico se a 8 anni sei già terrorista o se devi aver passato l’esame di terza elementare

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A me pare vi sia un tale divario di forze schierate nelle rispettive posizioni talmente esteso da essere incolmabile, da una parte una ricca ed influente potenza nucleare, dall’altra un campo profughi sostanzialmente, con la prima spalleggiata da una seconda potenza nucleare e pure la più potente economia del pianeta; trovo l’ipotesi di riuscire a formare uno Stato di Palestina surreale al momento, non è una risposta, non è una proposta, è un placeholder diplomatico per salvare le apparenza in attesa il problema si risolva da solo; non accadrà allo stato di cose attuale, serve cambiare gli equilibri per ottenere un simile risultato, ed è ben più semplice partire da Washington piuttosto di aspettarsi a Tel Aviv decidano lo Stato Ebraico non sia più tale.

Ora, negli Stati Uniti fino a tempi contemporanei la questione del supporto incondizionato ad Israele era elemento di convergenza per l’intero schieramento duopolistico parlamentare, e se abbiamo ben chiaro i Repubblicani desiderino creare un modello istituzionale fascistoide con venature teocratiche allora i Democratici non sono certo la loro antitesi, piuttosto un rallentamento momentaneo a tale percorso, poiché nel tempo modulano ma comunque avallano progressivamente segmenti sempre più ampi del nucleo ideologico Repubblicano; ciò deve cambiare, e ciò può avvenire solo se il supporto ad Israele divenga un punto del contendere. I Democratici devono assorbire il concetto di quanto improduttivo possa essere un atteggiamento ondivago su questa, ed altre, questioni.

E la posizione presa dall’Amministrazione Biden riguardo questa guerra è un vero delirio autolesionista, se hanno una qualche speranza di vincere le prossime elezioni presidenziali è solo perché, appunto, dall’altra parte abbiamo un soggetto come Trump, un qualunque altro demagogo con una più profonda conoscenza dell’impianto e del funzionamento istituzionale statunitense farebbe a pezzi l’intero modello di check-and-balance tanto caro alla Costituzione con il potere che la Casa Bianca offre al suo periodico inquilino.

Magna tranquillo

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io magno sempre tranquillo, sono i palestinesi che crepano male e la soluzione che alcuni sperano è che vengano sterminati ancora peggio grazie all’arrivo di Trump che darà l’ok all’esodo di 2 milioni di persone e alla riconquista di Gaza da parte dei coloni israeliani di estrema destra :sisi:

Direi best case scenario per i palestinesi, cosa si può chiedere di meglio

chi l’avrebbe mai detto che l’idf potesse mentire. :shocked:

Potete avere una vaga idea di come mi sento quando rileggendovi e riflettendo sulle dinamiche fino ad ora arrivo alla sciagurata conclusione che lo scenario più “safe” per i palestinesi è quello in cui l’Iran si dota di armi atomiche…

Anche io penso che Trump darebbe direttamente il via a costruire i resort a Gaza con le nukes ma dall’altra parte hai i Biden che vorrebbe la stessa cosa ma fatta di nascosto. Non cambia un cazzo perché i presidenti non possono nulla contro le politiche imperiali che si fanno da sole

https://www.reddit.com/r/facepalm/comments/1cjvh43/dep_commissioner_daughtry_says_he_found_a_book_on/

Dep. Commissioner Daughtry says he found “a book on terrorism” at Columbia. The book is not a how-to book, but a history written by a renowned British historian.

Beh la cosa ha una sua logica per quanto contorta. Nel senso che se la situazione peggiorasse rispetto a quella attuale, diventerebbe sempre più difficile per l’Occidente (US esclusi) e per il resto del mondo difendere le politiche di Israele.

Certo io personalmente preferirei non si debba arrivare a questo punto :asd:

Mica solo questo comunque. Un’altra cosa che hanno fatto vedere sono state delle catene e un lucchetto che, a detta del vice commissario, “non sono il genere di cose che uno studente porta a scuola”.

https://twitter.com/Morning_Joe/status/1785636351330713667

Peccato che quelli siano una catena e un lucchetto per bicicletta che vengono venduti anche dalla stessa Columbia University :asd:

Madonna de dio come si può farla così sporca :rotflfast:

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ma sti due dementi chi sono? dono dep. commissioner di cosa?

ma cos’é sta roba?!?
ma perché?!?

Ah aggiungo che ovviamente la creme de la creme della classe intellettuale italiana ha già capito tutto

https://twitter.com/jacopo_iacoboni/status/1786671154251333800?t=FKuMIRQwnZfQxdIimVygXg&s=19

Forza di interposizione se pure ci fossero le condizioni sarebbe un rebus assurdo, perché qualcuno dovrà pure guidarla e ci sarebbero x veti incrociati e problemi. Non possono essere americani o russi, ai cinesi fregauncazzo e già sono fuori dai candaditi tre paesi grossi, non possono essere gli inglesi, non possono essere sauditi e egiziani perché alleati israeliani, né iraniani perché schierati dall’altra parte. Chi rimane? Francesi via Qatar? Secondo me anche se la cosa potrebbe stuzzicarli Usa e Russia sarebbero totalmente ostili a questa ipotesi.

L’ipotesi era Egitto e Arabia saudita, che hanno interesse a normalizzare la situazione e a tenere Hamas e gli iraniani lontani da Gaza

Ma non starà mai bene ai palestinesi, tra l’altro che fanno i sauditi quando gli israeliani si fregano un atro pezzo di terra? Nulla ovviamente. Sono alleati. Cioè dire sauditi è come dire americani, sono parte del conflitto non possono essere peacekeepers.

ci andiamo noi :sisi:

New York Police Department.