[7 Ottobre 23] Crisi Palestina-Israele-Libano (Part 3)

UNICA DEMOCRAZIA DEL MEDIO ORIENTE :mad: :mad:

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Non so se avete letto, ma la TV pubblica Israeliana ha detto che l’accordo per la tregua con il Libano è concluso e che verrà annunciato nei prossimi giorni.

fortuna voi che attraverso le manifestazioni e gli strali dal FORUM DI NGI, nell’ ultimo anno avete cambiato il corso degli eventi e fermato la guerra.
O forse…

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beh a meno che tu non faccia parte del corpo diplomatico mi sa che ha fatto piu’ che te e me messi assieme :sisi:

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wow, un reverse gettalife così, hai 15 anni?

hurr durr le manifestazioni sono inutili :dentone::dentone::dentone::dentone:
potevi startene a casa :dentone::dentone::dentone::dentone:
puoi startene zitto invece che scrivere sul forum :dentone::dentone::dentone::dentone:

Spiega un po’ cosa vorresti dire con quel “o forse…”?

dovevi metterti la Kefiah e andare a combattere :mad:

Ed è subito “Ma quindi il modo giusto di protestare qual è?”

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Per curiosità hica, dopo un anno sei ancora convinto che questo thread sia “il punto più basso raggiunto dalla storia di NGI” oppure pensi che magari chi un anno fa esprimeva preoccupazione per il modo in cui stavano andando le cose un po’ di ragione la aveva?

Altra domanda: dopo 44,200 morti, stima conservativa dato che tiene conto solo delle morti dirette e non di quelle indirette causate dalla mancanza di cibo medicinali acqua ed elettricità, sei ancora convinto di questa affermazione?

Ma dove cazzo li peschiamo sti casi umani :rotfl:

tu a quante seghe sei sui morti dei civili palestinesi ammazzati barbaramente dalle bombe di israele?

Se avessi un nichelino per ogni volta che negli ultimi 6-8 mesi hanno detto che “la tregua è imminente non siamo mai stato così vicini ad un accordo domani o dopo è fatta stavolta per davvero giurin giurella”.

Tanto più che il vero primo ministro di Israele ha già proclamato il suo volere:

https://www.timesofisrael.com/liveblog_entry/ben-gvir-urges-pm-to-reject-lebanon-ceasefire-proposal-calling-it-a-grave-mistake/

La guerra, combattuta con l’attuale livello d’intensità, è un comodo interludio da estendere indefinitamente per preservare una stasi politica utile a sfruttare lo stato di energenza come leva moltiplicatrice della forza istituzionale per scardinare eventuali minacce alla propria persona giuridica, alternativamente dovrebbero far fronte al fallout delle proprie scelte, quindi a cosa servirebbe una tregua ?

Persino sul teatro libanese Israele ha esteso la sua campagna di bombardamenti iniziando a colpire sistematicamente le forze armate regolari del paese ed i servizi istituzionalizzati come pompieri ed autorità di regolamentazione di stampo nazionale, quindi sta diventando progressivamente una guerra simmetrica in cui Hezbollah è solamente una delle parti in causa, ed una in cui potenzialnente potrebbe confluire la bandiera della resistenza nazionale. Con tempo il conflitto diventerà regionale, i prossimi ad essere assorbiti saranno gli Emirati Arabi Uniti presumo, le guerre in Africa infatti si stanno intensificando.

Ma come cazzo si fa a scrivere una porcheria del genere, ma manco su Libero :rotfl:

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Comunque per non parlare sempre di roba che fa venire voglia di cavarsi gli occhi, ho recuperato questa intervista di inizio ottobre con Rashid Khalidi, storico americano di origini palestinesi che fino a poco tempo fa insegnava alla Columbia University, e che nel corso della sua vita è stato molto inserito negli eventi intorno al conflitto israelo-palestinese (il padre lavorava all’ONU, lui era a Beirut durante la guerra dell’82, ha fatto parte della delegazione palestinese alla conferenza di Madrid e poi a Washington).

È un’intervista molto interessante, in cui lui parla sia degli eventi correnti che del contesto storico.

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Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato l’accordo per il cessate il fuoco in Libano, dieci contro uno (Ben Gvir, naturalmente, e che altrettanto naturalmente si guarda bene dal lasciare il governo).

È bello bere le lacrime dei vari scoppiati che avrebbero voluto una “VitToRiA tOtALe” anche in Libano, ma la cattiva notizia è che adesso potranno tornare a dedicarsi con tutte le forze a distruggere Gaza.

Il fatto che si sia giudicato accettabile ritirarsi dal Libano dopo aver eliminato, ad essere ottimisti, tremila miliziani di Hezbollah su varie decine di migliaia, rende ancor più difficile giustificare come “necessaria alla sicurezza di Israele” la continuazione della guerra a Gaza, dove Hamas ha subito perdite immensamente superiori. Ma i cultisti di Netanyahu hanno da tempo rinunciato ad ogni capacità critica.

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nonostante i proclami contrari credo che alla fine la base sia annettersi gaza svuotata

Come puoi lasciarti sfuggire la possibilità di bombardare qualche bambino prima del cessate il fuoco sia mai suvvia sarai mica antisemita…