Una vita in una scatola

A ognuno il suo, io proprio per quel motivo non ho mai portato niente di niente.

In compenso ho sempre lasciato al suo posto tutta la paccottiglia lasciata dal precedente proprietario della postazione, fra lavoretti di Natale dei figli, biglietti da visita, scontrini del bar, quaderni di appunti, orologi da scrivania, calendari del 2002, penne che non scrivono, caricabatterie di chissà cosa e la classica matassa di elastici colorati.
Dal primo posto di lavoro da cui sono venuto via di mio non ho portato via niente, di non mio un lampadario a soffitto ( tanto dismettevano tutto, teatro trasformato in cinema, poi in discoteca, poi in appartamenti ), dal secondo posto di lavoro ho portato via un coltello da cucina gigantesco, era più una daga, ma come ci si tagliava bene la frutta non si dice, quindi è venuto via con me e nessuno ha detto niente ( anche perchè lo avevo già preso quando ho detto che lo avrei preso ). Nel terzo posto di lavoro, visto che era una postazione di segreteria, le calamite per la lavagnetta che avevo portato nel corso degli anni dai posti dove ero stato in vacanza le ho portate ovviamente via ( assieme a tutta la lavagna ), ho portato via un box di bobine di rotoloni, uno di sacchi grandi della nettezza e uno di sacchi piccoli, svariate siringhe, un box di fisiologica, uno di glucosate, uno di garze sterili, uno di alcool denaturato, uno di betadyne e una confezione di steri strip. Più che con la scatola sono andato via con l'auto piena
Hans, quando stai per attraversare le strisce pedonali non fermarti a guardare
passa e basta


https://www.ilgiorno.it/cronaca/nuovo-codice-strada-1.7203346

Pedoni

Nel nuovo codice della strada c’è attenzione anche per altri utenti vulnerabili. L’articolo 191 viene riscritto, aumentano gli obblighi per gli automobilisti che dovranno dare la precedenza, “rallentando gradualmente e fermandosi, ai pedoni che transitano sugli attraversamenti pedonali o si trovano nelle loro immediate prossimità”. La circolare chiarisce, se mai fossero rimasti dubbi, che “quando un pedone stia attraversando la sede stradale fuori dalle strisce ma nelle immediate vicinanze, si dovrà cedergli comnunque la precedenza, rallentando.

"In entrambi i casi - mette in chiaro il testo - se il conducente non rallenta e non si ferma trovano applicazione le sanzioni previste dall'articolo 191 con decurtazione di 8 punti della patente".

https://portalepatente.it/multa-strisce-pedonali/

I pedoni sono detti utenti deboli della strada. Significa che vanno tutelati maggiormente. Questo perché, in caso di incidente, subiscono dei danni potenzialmente maggiori degli altri. Mentre guidi devi porre massima attenzione verso di loro. Specialmente se sono bambini, anziani o persone invalide. Per attraversare la strada hanno le strisce pedonali. Cosa succede se non li fai passare? La multa strisce pedonali consiste in:

multa da € 167 a € 665
sottrazione di 8 punti

Devi invece dare la precedenza al pedone fuori dalle strisce se sta già attraversando la carreggiata al momento del tuo passaggio.

Se non lo fai, la sanzione consiste in:

multa da € 167 a € 665
sottrazione di 4 punti

La persona invalida ha sempre la precedenza, dentro e fuori le strisce pedonali. Devi quindi fermarti per farlo passare in sicurezza.

In tal caso, la sanzione è di:

multa da € 167 a € 665
sottrazione di 8 punti
portare oggetti personali in ufficio serve a farti credere che l'ufficio sia meno un posto di merda di quanto in realtà è.
Io voglio averlo sempre ben presente, ergo non porto nulla di mio sul lavoro
se becco hans per strada e lo stiro agorà farà una colletta per risarcirmi i 665 euro di multa? i punti li metto io np


* e oltre a questo sticazzi di portare la mia roba, non vedo neanche il senso
Se caso si porta via
la penso come te. Anche nei casi in cui il luogo di lavoro non è da subordinato. Anche nel caso che l'ufficio è tuo e non hai debiti con il fisco e le banche.


Bravo
condivido il pensiero.
Da me ho solo una boccia di nescafè, qualche "consumabile" e un cavo per ricaricare il telefono, meno ci vado meglio sto.
ma mica c'è tutta la sua vita lì, solo cazzate del posto di lavoro

pensavo fosse riferito al fatto che la maggior parte degli individui passa gran parte della sua vita nel cubicolo/scatola dove lavora
io nell'armadietto ho solo un cambio di mio, il resto è tutta merda accumulata negli anni che dovrei buttare.

Avrò tipo 50 buste di tabacco vuote



Hai colto bene il senso che intendevo.

La scatola che ti porti via voleva anche essere nel titolo una metafora di una vita al lavoro e di come alla fine la cosa si riduce a malapena in poche righe di commiato da parte dei colleghi o clienti (ammesso che accada). E resti solo con la tua scatola.

Nella mia mente ho immaginato anche la scena del noto film Le Ali della Libertà quando il tipo si rende conto che fuori dal carcere non ha più senso vivere dopo che ci si è istituzionalizzati.

Anche li c'era una scatola di oggetti. Un orologio se ricordo bene.

Poi ci sono tante altre scatole che ci portiamo dietro. Ogni scatola ha una storia da raccontare.

La vera domanda è perchè si rinuncia ad aprire l'unica scatola per cui vale la pena vivere? Sono sicuro che tutti ne abbiamo una nel cassetto dove giocavi da piccolo.
Noi abbiamo una policy di cleaning desk. Sostanzialmente non hai una postazione tua, lavoriamo due giorni in ufficio e quando andiamo ci sediamo dove vogliamo (quindi non devi lasciare nulla, se no non lo ritrovi più).


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bisogna cominciare a tenerci le molotov
thread con molto potenziale se iniziate a mettere le foto delle vostre postazioni di lavoro (aka. porcili)
A proposito di oggettistica da lavoro, ho notato in parecchi film americani ma anche in documentari e servizi tv quindi non è solo questione di cinema, che negli uffici in America tendono ad usare tantissimo questa tipologia di blocknotes (quasi sempre gialli e a righe) di tipo scrivi e strappa



Ora, dando per scontato che la società produttrice (ammesso che sia unica) non sia così ricca da influenzare Hollywood con pubblicità psicologica occulta l'amore per gli americani per questo tipo di oggettivistica deve essere reale.
Da noi, almeno in Italia, non mi paiono altrettanto diffusi. Molto più diffusi, a livello sempre di blocknotes, quelli classici da girare o quelli più comodi ad anellini.

Insieme agli scatoloni è un altro feticcio di film e serie tv
io non uso piu carta

al massimo due post it al mese per cose al volo

il quaderno dei meeting mi dura mesi (forse anche un anno) perche tanto scrivo direttamente su un word o nell'email di risposta
Al di là del piacere di farlo, non riuscirei a prendere appunti, schizzi, diagrammi, bozze di progetto se non su carta.
Per quanto il 90% delle cose che scrivo siano il frutto di pc e battitura su tastiera, sono proprio due attività diverse di scrivere
Bollitore da mezzo litro per il tè e le tisane, qualche piantina, gadgets vari ricevuti come omaggi natalizi dai fornitori. Uno scatolone di medie dimensioni basta.