VIVERE IN CAMPER: MACCHITELOFAFFA- vita da nomade

Per il titolo ho copia incollato dal video
Appena scoperto sto canale, non ho un'idea in merito troppo precisa ma poteva essere interessante sharare in questa sezione

Dice tutto lui

Davvero, con il lavoro online non e' mai stato cosi' semplice diventare nomadi, se uno ne ha la predisposizione: l'help desk lo puoi fare ovunque, basta avere connessione, e società non italiane richiedono davvero zero giorni in ufficio.

Lui ci gira attorno un po' ma non riesce a centrare benissimo il problema che e'... non avere radici: ovvero non vivere in un posto che conosci come le tue tasche, non avere una rete sociale che ti aiuta. Sei malato? nessun amico che ti fa le spesa. Ti si rompe una gamba? Non e' che puoi trasferirti temporaneamente a casa dei tuoi: qualsiasi cosa accada, sono CAZZI TUA. Non tutti sono fatti per vivere nell'incertezza del domani, anzi, molto pochi. e questo porta anche a creare varie categorie di Camperisti, o nomadi, a seconda di COME CAMPANO:

Il nomade piu' comune e' il PENSIONATO. Nessuna preoccupazione per il domani, tanto ci pensa lo stato; probabilmente hanno anche una casa, ma si fanno 6 mesi all'anno in giro in camper, beati loro
Questa mi sa che e' una cosa non solo italiana: a Sirmione parlavo con sta ragazza tedesca, le chiedevo perche' lei era con la tendina, mentre tutti gli altri tedeschi avevano camper da sogno: lei mi ha risposto che sono mezzi da pensionato, un giovane non se li puo' assolutamente permettere.

Poi abbiamo i FIGLI DI PAPA'. Anche loro non hanno preoccupazioni per il futuro, fanno gli alternativi coi soldi del papi, quindi zero sbatti: ne ho conosciuto un paio questa primavera a pasquetta, in tutti i posti possibili sul ticino: sono finito senza saperlo in mezzo ad una groooossa festa con tanto di dj. Come dice il tizio del video, e' una vita molto glamour: sui 20 anni, look punk, uno raccontava di come fosse in giro da mesi perche' gli stavamo rimettendo a posto una vecchia casermetta sul colle delle finestrelle, che sarebbe diventato un B&B, e stare li coi lavori era troooooppo stressante.
Lei era indecisa se comprarsi un camper carthago ( 110 mila euro il base ) o se comprare un Rubicon a passo lungo e poi farclo camperizzare ( anche li ci vorrà un 90k). Anche li, zero preoccupazioni per il futuro.

Poi abbiamo i Nomadi della Domenica: fra i quali mi ci metto Una categoria che sta avendo un esplosione: forse una riflesso alla troppo restrizione messe da covid: si cerca un poco di libertà, dove non si hanno orari, posti assegnati, etc. Certo, le aree dove farlo sono poche, e stanno diventando sempre meno.

Ma anche li, il giorno dopo si torna a lavoro: anche se lo ammetto, mentre ero sotto gli alberi della val Argentera, ascoltando il torrente, mi sarebbe piaciuto avere un lavoro che mi permettesse di farlo da li.


E poi i veri nomadi, come lui, che ci campano, non sapendo cosa succederà domani.
Odio i camper.

Odio le roulotte.

Se un giorno diventerò il re del mondo farò una legge che li metterà al bando vietandone la produzione ed ordinando la distruzione di quelli esistenti.

Però mi piacciono i furgoni camperizzati perchè li vedo una via di mezzo tra l'odio che provo per i mezzi sopra indicati ed un'automobile con tanto spazio: veloci quanto basta, agili e non troppo ingombranti.

Votatemi e farò sparire camper e roulotte dal mondo.
A parte il fattore odio, anche io preferisco i furgoni camperizzati, sono molto più dinamici.

Anche se quello xhe rallenta i camper piccoli non è tanto l'essere camper, quanto essere vecchissimi con un motore aspirato.



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Rokko nel primo post riassume bene l'idea che mi sono fatto in merito.
Pensionati, figli di merda di borghesi di merda che giocano mentre il papi gli prepara il posto in ditta o salcazzo etc
Laltro vero grande problema su cui non solo il tipo del video ma un po' tutti quelli che fanno vita da nomadi sorvola o comunque affronta poco è il discorso salute, se ti fai male o stai male t'attacchi al cazzo, ed è un lusso che una persona media non può permettersi (a meno che non gli interessi vivere, e allora vabbè), cioè un modo di vivere alla giornata che ci può pure stare, ma se stai male sono super cazzi da cagare
io vedo invece solo 2 categorie: chi ha sempre viaggiato, ma tanto, e in posti assurdi, mezzi sportivi etc che a una certa fanno il grande passo di stare in giro a tempo indeterminato

ad esempio di questa categoria seguo quelli di stepsover, una coppia senza figli che sono in giro da 5 anni mi pare, sono stati ovunque e il tizio si è costruito il camion da solo. Spettacolare.

E poi ci sono tutti gli altri, quelli che appunto hanno bisogno di radici e sicurezze, tra cui mi ci metto.
OK vivo all'estero, ho più o meno messo le radici, ma a due passi dall'italia
dopo 5 mesi di australia sono scappato a gambe levate.

quelli che iniziano la #vanlife da un giorno all'altro durano poco
è stancantissimo vivere in camper ragà, non fidatevi di youtube

se poi il camper è un furgone camperizzato, la fatica raddoppia
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Ma non è assolutamente una discriminante l'aver viaggiato tanto e in posti assurdi. Ci sono camperisti che non si schiodano dall'Europa e da itinerari battuti e gente che ogni anno fa viaggi in posti assurdi ma poi sente il bisogno di tornare a casa e di avere quelle sicurezze che la vita nomade non dà.
parlo di gente che fa vanlife, non camperisti. è ben diverso

i miei hanno il camper da 40 anni
tra l'altro il tipo del video che cazzo di arrogante è? mamma mia ma sparati tu e il tuo canale