Ukraine: The clankening. (Part 4)

Per me la battaglia risolutiva - mi pare di averlo già detto - non è stata quella di Hostomel ma quella di Irpin.
Vedila un pò come un marketgarden: l’offensiva è fallita non ad Ahrnem ma a Nijmagen

Per me invece non è stata nessuna delle due.
E’ la somma del tutto. Kiev non l’avrebbero mai presa, non sottovalutiamo le forze ucraine (di nuovo).

E chi sottovaluta?
Ci sono pochissime fonti per ora, ma immagini e video dell’epoca danno già un’idea di quale fosse la situazione: i russi avevano una colonna corazzata formata da truppe scelte a terra (30K+ uomini), mandata per ricongiungersi con i VDV a Hostomel, mentre gli ucraini avevano qualche migliaio di soldati tra cui miliziani civili armati all’ultimo minuto.
E hanno tenuto un mese la città fermando la colonna, dando il tempo al fianco sinistro di contrattaccare a Ivankiv e ripetere una sorta di battaglia della Marna.

comunque una città popolosa e densa come Kiev (3.000.000 di abitanti con densità di circa 3.500 ab/kmq) già a Febbraio 2022 non vedevo come potesse essere completamente “conquistata” tra guerilla warfare, resistenza popolare, ecc

per dire, prima della guerra, Mariupol aveva 430.000 abitanti con densità di 1.500 ab/kmq, Bachmut 70.000 per 1.000 ab/kmq

non sono manco paragonabili
al massimo puoi fare una punta di diamante per andare a colpire la “testa”, ma non è detto che finisca tutto lì, anzi

ma Kiev era ovviamente imprendibile con la forza pura e semplice, l’idea di tutta la prima fase russa della guerra era di creare uno shock tale per cui cadaeva Zelensky e i vertici militari si vendevano alla russia, e poi via di regime “amico”. La famasa guerra di 3 giorni e le truppe che giravano con le uniformi da parata in valigia.

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Ma anche quello che dici te aveva ben poche possibilità di avere successo (e infatti :asd:)

La gestione di tutta questa invasione non ha minimamente senso logico, a meno che i russi credessero che in caso di invasione gli ucraini avessero a disposizione solo archi e frecce senza alcun supporto esterno

Vabbè che si sono dimostrati scemi, ma così scemi?

Erano arrivati a 15 km dal centro di kyiv

non era cosi improabile dai, sullo stato ucraino non erano in molti a puntarci, e che l’esercito fosse in gran parte a prova di corruzione neanche.
gli ucraini hanno dovuto “dimostrare” con i fatti agli alleati che avrebbero potutto resistere, e infatti molte armi sono arrivate dopo e non prima, proprio perchè c’era la paura che finisse tutto in mano ai russi nel giro di poco. C’era anche appena stato lo shock Afghanistan che sicuramente contribuiva ad un certo pessimismo sul fatto che Kiev potesse resistere e c’era ancora l’immagine del “secondo esercito del mondo” che entrava in guerra contro un paese sulla carta sicuramente “inferiore” a livello militare.

la strategia russa era insensata per una invasione di pura e semplice forza, ma era “sensata” per un " Shock and awe " che portasse ai risultati da loro sperati. L’arroganza da parte loro è stata non avere un “piano B” se la premessa iniziale fosse venuta a mancare.

Che piano B potevi avere in quel caso? :asd:

Era un all-in, fallito quello non restavano che due strade:

  • Hey, abbiamo scherzato, eheheh
  • Guerra ad oltranza
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stirpe sui piani tedeschi:

L’articolo di Iacoboni che posto di seguito è uno dei tanti (il migliore che ho letto io) usciti in questi giorni sull’argomento. Ho ricevuto diverse richieste di chiarimenti in merito, alcune devo dire alquanto preoccupate, e quindi provo a chiarificare un po’ le cose almeno dal mio punto di vista.

Posto che il giornalista in particolare è uno dei pochi sulla piazza capaci di spiegarsi in maniera corretta su questo genere di argomenti, purtroppo l’opinione pubblica nazionale è ormai settata in maniera tale che anche i suoi contenuti sono ricevuti in maniera piuttosto manichea: le cose vanno bene/vanno male, rischiamo/non rischiamo la guerra mondiale, mi agito/mi tranquillizzo. Inevitabilmente questo tipo di notizie cadendo in un tale contesto generano reazioni sproporzionate.

Tutti gli Stati Maggiori lavorano costantemente su scenari come quello descritto da “Bild” e riportato dai Media internazionali come se si trattasse di un’assoluta novità. Questo perché come già spiegato in passato la pianificazione si effettua con largo anticipo sui conflitti, ed eventualmente si adatta all’ultimo momento in base alla situazione reale quando è necessario passare dalla teoria ai fatti.

Se non esistesse la pianificazione preventiva non ci sarebbe una dottrina militare di riferimento, non si saprebbe come equipaggiare le proprie forze o come addestrarle: perché quando ci si prepara lo si fa in base all’avversario più probabile e pericoloso. E quando si “sceglie” tale avversario lo si fa in base ad uno studio ben preciso (altrimenti rischieremmo di considerare gli avversari potenziali personaggi come Annibale, Attila o Hitler, che non sono più una minaccia da un po’ di tempo). L’avversario di riferimento nelle democrazie si può tranquillamente verificare leggendo il “Libro Bianco” della Difesa normalmente pubblicato dai Governi (Curiosità per gli amanti della teoria dei BRICS: l’avversario di riferimento dell’India, è la Cina).

Una volta individuato l’avversario di riferimento, la cui scelta è un atto politico e non militare, e che avviene in base a studi approfonditi volti a scegliere il caso peggiore, ci si prepara in base alle caratteristiche specifiche di tale avversario, considerandone altri a livello accessorio. E’ così per esempio che si decide se avere il focus sull’Esercito, sulla Marina o sull’Aviazione, oppure se le forze di terra debbano essere in maggioranza “pesanti” o “leggere”. Se io sono il Canada e valuto che gli USA siano un amico e non un nemico, penserò più all’aviazione e a forze leggere facilmente trasportabili oltre oceano, mentre se sono un Paese neutrale come la Finlandia fino a due anni fa e ho per vicino la Russia, mi concentrerò su un esercito di massa mobilitatile in tempi brevi e darò scarsa priorità alla Marina.

A questo punto, definito lo strumento idoneo, comincio a pensare a pianificare come impiegarlo. Per fare ciò, devo immaginare la situazione di partenza di un potenziale conflitto che mi riguardi, che sia più vicino possibile al caso peggiore che si possa ragionevolmente venire a creare con l’avversario di riferimento; è così che si costruisce uno “scenario”, a partire dal quale si crea un “piano di contingenza”.

Quando per un motivo o per un altro (cambi di Governo, accordi internazionali, rivoluzioni o conflitti esterni) la situazione generale cambia, i piani si riscrivono; se non cambia nulla, si aggiornano semplicemente quelli esistenti… E questo si fa continuamente.

Questo è quanto hanno fatto i tedeschi e la “Bild” ha deciso di riportare… Ma questo viene fatto DA TUTTI: noi compresi.

Detto questo: andiamo allo specifico.

Lo “scenario” descritto da queste notizie, è credibile?

Risposta: è assolutamente verosimile, e allo stesso tempo altamente improbabile.

E’ verosimile perché in base ai dati di intelligence e alla storia recente, presenta una serie di azioni assolutamente congrui alla dottrina politico-militare del regime russo (solo i bis ideologici di chi si rifiuta di ragionare possono far pensare altrimenti).

E’ improbabile perché le forze armate russe sono talmente deteriorate dal conflitto in atto che - anche se miracolosamente dovessero concluderlo vittoriosamente nei prossimi sei mesi - non sarebbero militarmente in grado di rappresentare una minaccia credibile per la NATO per molti anni. Al tasso di produzione attuale, occorreranno alla Russia circa otto anni (a sciabolate) per ricostituire i livelli di equipaggiamento prebellici e tornare ad essere una minaccia reale per l’Europa.

D’altra parte Putin ha già preso una serie di decisioni strategiche errate o del tutto irrazionali negli ultimi anni, e potrebbe prenderne di ulteriori: compreso aggredire l’Europa in condizioni di inferiorità contando su un non-coinvolgimento americano sotto una rinnovata presidenza Trump… E in questo caso pianificare su uno scenario quale quello descritto da “Bild” è quantomeno doveroso.

Doveroso quanto i piani di contingenza della Protezione Civile in caso di calamità naturali, o del piano antincendi del vostro condominio.

Spero di aver calmato le preoccupazioni di chi vede in queste notizie l’ennesimo rischio di “escalation”: non ce n’è nessuno.

beh guerra ad oltranza è quello che stanno facendo ma è evidente che non erano veramente preparati ad affrontarla

nn siamo più ai tempi medievali che prendi la capitale/enorme città e cade la nazione
voi date per scontato la cosa, la parte occidentale della caduta di kiev se ne sarebbe fregata e avrebbe continuato per conto suo, il discorso divisione con il fiume è più sensata come cosa

tipo non lasciare mesi le tue truppe migliori a pigliarsi i javelin in testa ? :asd:

capito il fallimento, nei primi 2-3 giorni, ritirare le truppe, e spostarle per dare più forza agli altri vettori che avevno successo a sud e nord-est, magari non conquistavi comunque tutta l’ucraina ma probabile che almeno fino al Dnepr potevi pensare di arrivarci. E siccome erano le truppe anche migliori come addestramento e mezzi, le facevi combattere sul serio e non le facevi falciare incolonnate con la frecciona rossa sopra “kill me” .

il punto non era la città in se, ma decapitare il governo e far passare le forze armate ucraine dal lato russo. E ricordiamoci che non era cosi improbabile del tutto, visto che i territori a sud che gli ucraini oggi provano a riconquistare hanno grosso modo subito quella sorte.

ah sì i territori a sud sono passati per la corruzione delle forze armate, kherson altrimenti nn sarebbe caduta senza colpo ferire, mariupol è caduta perchè una volta circondata c’era poco da fare

Sì, ok. Ma ribadisco quello che ho detto.

Bhe col senno di poi tutto sembra molto chiaro ma a febbraio…

Che io sappia nessuna guerra moderna (dalla ww2 in poi e anche nella ww2 mi sa che la battaglia di Berlino è stata l’unica) è mai stata combattuta per conquistare una città di 3 ml di abitanti.
Non penso che la strategia russa fosse conquistarla metro per metro. Il piano A era entrare tra due fila di folla con Zelensky che scappava a braghe calate.
Il piano B era circondarla e aspettare che cadesse. Capisci che 3 ml di abitanti se tagli tutte le strate, vuol dire che in una settimana sei al cannibalismo…
E di strade ne avevano tagliate 3 su 4.
Ci sono andati davvero vicini a farla cadere per il semplice fatto che è impossible tenere una città di quelle dimensioni di fronte a una guerra lampo come era quasi successo nella prima settimana.

falso: avevano già gli infiltrati a livello politico, una volta caduto zelensky e kiev avrebbero firmato tregua e l’esercito, salvo colpo di stato, avrebbe deposto le armi.

è lo stesso principio della crimea, intervenire in maniera fulminea e mettere l’occidente di fronte al fatto compiuto per prevenire il sostegno NATO

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