Tra l’altro è proprio il motivo per cui l’Ucraina, per il rotto della cuffia, ha sfangato il colpo iniziale. Il bivio della guerra è stata la battaglia dell’aeroporto, perso quello era persa Kiev e veniva giù a cascata tutto il paese che si sarebbe consegnato. Se non fossero stati bene all’erta, con l’intelligence USA che già si muoveva per organizzarli, Putin avrebbe messo su un suo pupazzo nei famosi tre giorni che pensava servissero.
Comunque, per tornare al discorso dei russi che un domani provano l’escalation rapida per spingere Nato e EU a ritirarsi prima di arrivare ad un conflitto convenzionale, la teoria ha un suo senso, ma funzionava pre-Ucraina, anzi, è proprio contro l’Ucraina che questa dottrina si è vista in campo: “occhio che abbiamo le bombe nucleari eh” “se fate questo lo riteniamo un aggressione” “se gli date le armi è una linea rossa” eccetera. Di contro, l’Occidente l’unica cosa che non ha fatto è stata dare armi a lunghissimo raggio e mandare uomini: che poi, anche se avrebbe avuto senso vista la situazione, parliamo sempre di rispondere con quella che diventerebbe di fatto la WW3.
Invece si è continuato a mandare un bel po’ di roba (meno di quanta ne servisse in realtà, ma neanche possiamo dire che siano stati mandati spiccioli tra noi e l’america e giappone&SK), apertamente sfidando Putin a mostrare le carte. Perché che “sostenere l’Ucraina con le armi” fosse una linea rossa l’hanno detto. Che chiudere lo spazio aereo ai loro aerei avrebbe provocato reazioni serie anche. Che le sanzioni erano al pari di una dichiarazione di guerra mi pare di aver sentito o Medvedev o Curriculum parlarne.
Quindi ci hanno provato, e sono convinti di averci fermato prima che mandassimo uomini. In realtà, non c’è mai stata la vera intenzione di mandarne.
Discorso diverso però se ad essere aggredita domani è una nazione Nato. Devi tirar giù tanti obiettivi civili perché la popolazione in toto si spaventi, perché se fai qualche strage a caso invece si incazza e i politici di turno, per far vedere ai propri concittadini di volerli difendere ed essere “pronti”, a quel punto avrebbero davanti solo la scelta di un confronto diretto.
La minaccia nucleare russa, finché in EU siamo dotati di sufficienti armi per una eventuale retaliation -senza neanche scomodare gli USA eccetto per quella trentina che tengono da noi in Italia- , non penso avverrà, un conto è che i russi sono abituati ad essere mandati al macello e vivere male, un conto è la matematica certezza della totale obliterazione della propria nazione (ok, obliterati anche altri nel frattempo, ma non penso valga il mal comune mezzo gaudio in questa prospettiva)