Ukraine: The clankening. (Part 1)



https://www.reddit.com/r/UkraineWarVideoReport/comments/yoksq5/meanwhile_in_russia_top_propagandist_vladimir/

primi (timidi) tentativi diplomatici russi
Io comunque vorrei chiedere ad un "pacifista" cosa si aspetta che succeda se smettiamo di inviare armi all'Ucraina.
Perché Putin dovrebbe sedersi a trattare la pace se lo metti nella situazione di prendersi tutta l'Ucraina nel giro di 12/24 mesi?

Inoltre sarebbe anche ora di ridimensionare il concetto di "pace" perché pure in Corea del Nord c'è la pace: non vola una mosca, alle elezioni Kim Jong-un prende il 99% dei voti, non ci sono manifestazioni, proteste, scioperi, stanno una favola proprio.

La Pace, quasi sempre, senza giustizia e libertà, è una prigione.
Paradossalmente, i pacifisti che vanno di moda oggi dovrebbero vedere gli iraniani che protestano come un ostacolo alla pace.


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i pacifisti di oggi, quelli che vogliono la pace senza se e senza ma, quelli che invocano le diplomazie, quelli che manifestano per fermare l'invio di aiuti militari all'ucraina... sono solo degli egoisti senza ritegno.

A loro gira il cazzo che la benzina costi il 30-40% in più di prima e che l'inflazione ha fatto aumentare spesa e bollette.


ma quello ci starebbe anche, e' una posizione un po' egoista ma mica siamo tutti eroi. Stanno cominciando anche le prime chiusure, le prime casse intergrazioni. Onestamente non mi sento di condannare chi magari pensa alla propria famiglia.

E' ammantare il tutto di nobiltà che puzza-
Intanto il direttore di Antonov avrebbe confermato che in Germania stan ripristinando il Mriya
Orio Giorgio Stirpe: "Metto in bacheca l'ultima intervista del Generale Hodges, già Comandante della NATO in Europa. Non posso fare a meno di osservare come il calendario da lui proposto per la liberazione dei territori occupati in Ucraina - e quindi per la conclusione militare del conflitto - coincida con il mio... E oserei affermare che la sua opinione professionale sia alquanto più qualificata della mia!"



Non conoscevo questo Generale Hodges, ma a leggere i commenti al post di Orio Giorgio Stirpe:

"ho visto altre interviste del gen. Hodges. Dopo una prima sopravalutazione dei russi da lui stesso ammessa, le sue previsioni si stanno rivelando esatte."
"C'è da dire che Hodges le ha prese praticamente tutte dall'inizio della guerra e anche prima, e ha predetto come sarebbe andata la guerra anche quando nessuno sperava nell'ucraina. Speriamo continui a prenderci."
"Quindi si torna ai confini dei 23 febbraio entro fine anno e riprende la Crimea entro 2023…"

Da La Stampa:

Ben Hodges,generale Usa in congedo: "Putin perderà la guerra in estate"
«Entro la prossima estate, gli ucraini libereranno la Crimea e la Russia sarà sconfitta, alla vecchia maniera: saranno sconfitti sul campo di battaglia»: parola di Ben Hodges, generale Usa in congedo, a lungo comandante delle forze statunitensi in Europa. In una lunga intervista a Lucia Annuncianza, per 'Mezz'ora in Più'', il generale statunitense ha ricordato «le cattive, pessime condizioni» in cui versa l'esercito russo. «Mosca dipende da soldati appena mobilitati, che non hanno addestramento: saranno utilizzati come cavie. La logistica russa è debole, esausta, mentre quella ucraina sta migliorando Sono convinto che l'Ucraina libererà la Crimea entro l'estate».

Speriamo anche se riprendersi la Crimea mi sembra una utopia.
Nel video pare estremamente fiducioso nelle forze ucraine e nel declino dell'esercito russo...
ma prendere la crimea è veramente una cazzata eh.
E' un territorio indifendibile e lo sapevano bene al punto che hanno subito cercato di avanzare per consolidarla.
Non intendo utopia da quel punto di vista, ma non credo che la Russia potrebbe farsi umiliare fino a quel punto senza bombardare dighe, centrali nucleari e altro, fregandosene delle conseguenze.

Già ora le vendette per il bombardamento del Kerch Bridge o di qualche imbarcazione a Sebastopoli sono ignobili... figurati se l'invasione russa si concludesse con una disfatta simile.

Metti anche che l'Ucraina si riprendesse tutto, Crimea compresa, poi come affronti un paese che ti bombarda a nastro Kiev e le principali città, centrali elettriche, magari anche nucleari, dighe, ospedali, ecc., mentre tu non puoi lanciare un missibile in territorio russo per via di regole non scritte?


indifendibile ? lol ? è praticamente un isola e con un minimo di fortificazione che sicuramente ha è praticamente imprendibile se non hai pipposchy, plutosky e paperinosky a difenderla. io vedo veramente difficile riprendersela invece, ma infatti per me per ora il goal ucraino è semplicemente poterla mettere sotto scacco e tagliarla fuori dalla russia in modo da minimizzare gli attacchi che arrivano da li. C'è da dire che finisse domani la guerra, avere la Crimea in mano ai russi rimani un discreto palo in culo per l'ucraina anche in tempo di pace e sempre con un occhio aperto e le chiappe strette.
Non impareranno mai. Keep calm and get drafted

Immagino sta brigata fosse composta da qualche centinaia di "soldati"?



https://www.reddit.com/r/RussiaUkraineWar2022/comments/ypav9t/remnants_of_the_russian_155th_brigade_uhledar/
Post per me interessante di Stirpe:

Giorno 258
Dopo gli ultimi articoli in cui ho cercato di descrivere la situazione di degrado in cui versano al momento le Forze Armate russe, mi aspetto di sentirmi chiedere la domanda fatidica: “Ma se i russi sono messi così male, come mai gli ucraini non sono già a Mosca?”, con il sottinteso che ovviamente i miei articoli siano la solita propaganda “atlantista”.
Il fatto è che non si tratta affatto di un commento sciocco; se lo si analizza serenamente, in realtà mette a fuoco un problema di fondo che la maggior parte dell’opinione pubblica non afferra e che gli addetti ai lavori tendono a non spiegare in quanto per loro la spiegazione appare ovvia.
Mi riferisco alla dimensione temporale di un conflitto armato.
La guerra prende il suo tempo.

Leggendo svogliatamente la storia sui testi scolastici tende a sfuggire come conflitti che spesso riassumiamo mentalmente in poche frasi in realtà durano maledettamente a lungo. Se il 24 febbraio invece della Guerra di Ucraina fosse cominciata la II Guerra Mondiale, oggi dopo dieci mesi saremmo nel mezzo della Campagna di Francia e Mussolini non avrebbe ancora neppure dichiarato guerra: mancherebbero ben cinque lunghissimi anni alla fine del conflitto più tremendo della storia.
È sempre stato così: la gente dimentica che quando Annibale invase l’Italia, ci rimase oltre vent’anni. Quando Roma vinse a Zama la battaglia decisiva, fra i suoi soldati ce n’erano alcuni che erano nati già a guerra iniziata.
Dieci mesi di guerra paiono un’eternità a chi si trova a viverla, ma in realtà sono un’inezia in un conflitto simmetrico. Vogliamo ricordare la “Guerra dei Cento Anni”? C’è un motivo se si chiama così...

L’evoluzione tecnologica e la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa hanno fatto sì che la guerra, anche se ci partecipiamo solo indirettamente, arrivi molto vicina alla nostra percezione, e questo è un bene perché ci rende consapevoli; però ci rende anche impazienti, e questo conduce ad aspettative irragionevoli.
La guerra non ci piace, e vorremmo finisse in fretta. C’è chi ne auspica una fine giusta, e c’è anche chi vuole che finisca subito, indipendentemente dal “come”.
Senza entrare in un giudizio etico sul diverso modo di vederla, un po’ tutti i differenti gruppi che seguono in maniera più o meno partigiana l’andamento della guerra sono accomunati da un punto: l’illusione che possa concludersi in fretta, riportandoli quasi magicamente alla loro vita “di prima”.
Si tratta – appunto – di un’illusione.
Probabilmente l’illusione è alimentata dall’esperienza relativamente recente di conflitti che sono durati abbastanza poco, come le guerre arabo-israeliane, quella nelle Falklands o i conflitti nel Golfo... Ma si è trattato di casi in cui la differenza tecnologica fra i contendenti era tale da non lasciare scampo a una delle due parti, e pur essendo classificabili come “ad alta intensità”, non si è trattato di conflitti “simmetrici”, fra avversari alla pari.
Ci sono anche stati conflitti ad alta intensità che sono durati a lungo, come la Corea o la guerra fra Iran e Iraq, ma forse quelli in Europa sono stati vissuti come distanti e poco coinvolgenti... Ci sono stati il Vietnam e l’Afghanistan, durati rispettivamente dieci e vent’anni, ma in entrambi i casi si è trattato di conflitti asimmetrici a bassa intensità.

L’Ucraina è diversa: qui la guerra è ad intensità maledettamente alta, ed è assolutamente simmetrica, fra due avversari dotati di armi avanzate, di elevata capacità e con risorse di lungo termine, per cui non è dato il caso che una delle due parti crolli per puro esaurimento. Si tratta di un conflitto che coinvolge direttamente una “superpotenza”, quindi non può concludersi con un accordo “fra Grandi” alle spalle dei contendenti... Ma soprattutto non è uno scontro di confine con motivazioni limitate, bensì uno scontro totale, dove i Governi contrapposti si giocano il futuro delle rispettive Nazioni e quindi non sono disposti a recedere dai loro intenti fintanto che vedono la possibilità di un successo sul campo.
È su quest’ultimo punto che si gioca la trappola psicologica dove il pubblico che assiste alla tragedia ritiene di saperne più degli attori protagonisti ed emette sentenze sbrigative secondo cui una o l’altra parte “non può” vincere, oppure che un conflitto prolungato “inevitabilmente” porterà allo scontro nucleare.

Nella vulgata non solo dei partigiani nel parterre, ma anche in quella di molti commentatori seduti in tribuna subentrano veri e propri “dogmi” attorno ai quali costruiscono le loro teorie secondo cui il conflitto si potrebbe concludere in un modo solo (quello suggerito da loro), oppure trasformarsi in un Moloch destinato a divorare l’Universo intero...
La guerra fra Nazioni evolute è un fenomeno estremamente complesso che mette in moto energie immense e risorse incommensurabili: chiunque abbia un minimo di studi scientifici sa che laddove sono in campo masse ed energie particolarmente notevoli, generalmente si devono considerare spazi e soprattutto tempi altrettanto ingenti.
La guerra non è un fenomeno scientifico: è un fenomeno umano, probabilmente il più complesso e cataclismico di tutti, ed è quindi particolarmente difficile da analizzare. Ma è comunque un fenomeno transitorio, con regole intricate ma pur sempre leggibili. Quando ci troviamo immersi al suo interno ci appare come un caso unico, completamente diverso da tutti i precedenti, e ci illudiamo che le regole con cui affrontarlo possano differire da quelle di tutti gli altri casi precedenti... Ma in realtà cambiano solo le forme del conflitto, mentre i fondamentali rimangono sempre gli stessi.

Due potenziali militari contrapposti si scontrano fra loro, e se uno dei due non si frantuma al primo impatto cominciano ad erodersi a vicenda mentre ciascun sistema-Nazione cerca di alimentare il proprio potenziale in maniera da mantenerlo e se possibile anche di accrescerlo per sostenere lo scontro.
Si tratta di un processo lungo, specialmente quando i due sistemi-Nazione dimostrano capacità elevate di resilienza. Augurarsi una rapida conclusione del conflitto è del tutto umano, ma anche assolutamente irragionevole: non esiste un modo di interromperlo perché entrambe le parti in conflitto ritengono di poter ottenere un maggiore vantaggio dalla prosecuzione del conflitto stesso che non da una sua interruzione, e non ha nessuna importanza quel che possono pensarne coloro che siedono fra il pubblico.
Oggettivamente, entrambi i protagonisti hanno ragione.
La curva del Momentum indica chiaramente che così come sono poste le cose, l’Ucraina ha un vantaggio militare che è destinata a mantenere e che A LUNGO TERMINE la condurrà al ripristino della sua integrità territoriale, che è il suo scopo; è pertanto irragionevole aspettarsi che possa accettare di fermarsi rinunciando a qualcosa che ritiene irrinunciabile e che per di più è alla sua portata, indipendentemente dai dogmi dei sedicenti esperti che liquidano tale eventualità come “impossibile”.
Nel contempo però la Russia riconosce che l’attuale tracciato della curva del Momentum dipende dal sostegno attivo che l’Occidente assicura all’Ucraina: se tale sostegno venisse a mancare, la curva cambierebbe di segno e il raggiungimento degli obbiettivi egemonici del Regime russo tornerebbe ad essere una prospettiva realistica, laddove il loro abbandono a questo punto comporterebbe ancor più realisticamente la caduta del Regime stesso.
Invocare la pace è imano, ma a questo punto è anche irragionevole: per volere la pace occorre essere in due, e nessuno dei due contendenti ha interesse a una pace nelle presenti condizioni; al contrario, entrambi ritengono possibile raggiungerla attraverso il successo militare, e quindi continueranno ad andare avanti.

Nelle condizioni attuali, il potenziale militare dell’orso Vladimiro continuerà a logorarsi lentamente ma inesorabilmente, mentre quello ucraino continuerà a crescere fino a che sarà in grado di sopraffare l’avversario e ripristinare la propria integrità territoriale.
Un cambio di condizioni, con la sospensione del sostegno occidentale, invertirebbe il processo in atto, portando l’orso a prevalere.
L’unica alternativa possibile è questa.

Orio Giorgio Stirpe
[OT]Bella notizia Mriya
Il danneggiamento è stato un crimine contro la scienza, spero torni a volare presto <3[/OT]


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ma poi è molto più prioritario prendere kherson e dopo melitopol e mariupol, scendere verso la crimea sarebbe uno smacco clamoroso per i russi, non se la faranno sfuggire mai e poi mai, mica lasciano il porto di sebastopoli
Sembra la scena di watchman con rorshack che dice non sono io bloccato qui con voi ma siete voi qui con me

Seriamente basta tagliare l acqua e tirare sul ponte e la crimea è fottita

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la russia comunque si sta preparando per una guerra di trincea

https://www.repubblica.it/esteri/2022/11/08/diretta/ucraina_russia_news_oggi_guerra-373476804/?ref=RHLF-BG-I373323338-P9-S1-T1



Naturalmente questo vale anche per Turchia, Azerbaigian, Arabia Saudita ed altre tirannie che vanno bene perché sono nostre "alleate"...



Per com'era ridotto penso che sarebbe più sensato (e fattibile) costruirne uno nuovo



Anche tornare ai confini del 23 febbraio entro fine anno (meno di due mesi da adesso) mi sembra abbastanza utopico.





Preparando? E' da mesi che sulla maggior parte del fronte è guerra di trincea.


Certo, vale per tutti, ma non puoi risolvere tutto contemporaneamente.
E tu immagino abbia molto a cuore queste situazioni e non sia soltanto retorica indirizzata al non fare niente

E' evidente che la maggioranza delle grandi potenze non si basi sul sistema democratico e che i diritti che noi europei diamo per naturali altrove non esistano, quindi pensare di mettersi contro tutti è follia.
Già cercare di mantenere la pace in Europa (e la giustizia e la libertà) è molto complesso e se dai contro anche solo alla Russia, ti serve "l'aiuto" dei turchi, dei paesi nord-africani, dei paesi della penisola araba, ecc.


Certo. Ad esempio si potrebbe non rendersi energeticamente più dipendenti da Aliyev e non mandare i vertici dell'UE tutti sorridenti a stringergli la mano ed a decantarlo come "partner affidabile"



D'accordo, allora evitiamo la retorica su "ridimensionare il concetto di pace senza giustizia e libertà" solo laddove fa comodo ai nostri alleati-padroni.

Infatti non è una riparazione ma un assemblaggio di un nuovo aereo con i pezzi rimasti del.primo e quelli preparati a suo tempo per il secondo mai completato.

Cmq le trincee non sono per difendersi. Il valore difensivo è nullo.
Sono per tenere i coscritti in linea.

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il porto andrebbe infatti fatto saltare in aria così la crimea se la possono pure tenere senza basi