Il mio nano ha poche settimane quindi è presto per dirlo, PERO’ la mia idea è che la scuola serva a formare sia a livello di conoscenze di base (non esiste che nel 2024 una persona adulta non abbia conoscenze di base di storia, geografia, matematica, fisica etc), sia a livello di interazione con gli altri, sia a livello di responsabilità (questa cosa non mi piace ma devo farla perché è il mio compito), ma sia soprattutto a livello di passione, cioè per farti capire cosa ti piace e cosa no.
Io ho spesso preso insufficienze in materie umanistiche e ho capito che la mia vocazione erano le materie scientifiche (aka ingegneria).
Un mio compagno del liceo andava malissimo in tutto ciò che era umanistico o scientifico (calcoli) ma brillava per le scienze organiche, ed è diventato dentista.
Un altro ha rischiato la bocciatura per tutti gli anni del liceo a causa dei 2/3 in latino/filosofia/storia etc ed è diventato un chimico.
Etc.etc., ne ho mille di esempi del genere.
Quindi chissenefrega se arrivano delle insufficienze se c’è impegno e comprensione del fatto che è sbagliato e si cerca di porvi rimedio.
Il comportamento dell’amica di tua moglie è follia imho.
Devo dire che si, io sono così per quanto riguarda l’atteggiamento verso la scuola e verso l’imparare. La parte scolastica è importante, non tanto per i voti dei quali non me ne frega nulla ma sulla parte di impegno e atteggiamento si. Se non altro perchè è il primo caso (parlo dalle elementari in avanti) dove il bambino DEVE fare una cosa che implica una certa dose di volontà (lezioni a volte noiose, gestione frustrazione, maestre stronze, etc) perciò “andare bene” a scuola inteso come partecipazione attiva e diligente sono convinto sia fondamentale per formare una parte di carattere.
Aggiungo che anche l’imparare sulla propria pelle le conseguenze della procrastinazione e dell’ignorare una responsabilità scomoda e noiosa (compiti) per prediligere una cosa più divertente (giocare), se gestita correttamente, dovrebbe avere una parte anch’essa formativa.
Sono già psicologicamente pronto a sentirmi dire “sua figlia è molto intelligente ma non si applica” quando sarà in prima superiore che in quinta, quando ci sarà un po’ di confidenza coi prof, sarà diventato “la V è sveglia, ma non ha voglia di fare un cazzo”.
non me ne preoccupo troppo, deriva anche da come si approcceranno loro stessi alla scuola
io avevo un rapporto conflittuale con la scuola ma non è detto che per loro sarà così
cercherò di spiegargli che studiare è importante per poter scegliere, senza studio alcune porte non si aprono e quindi se vogliono essere liberi davvero devono studiare
edit: parlo di studiare qualsiasi cosa, anche come fare l’idraulico eh (che poi se mio figlio facesse l’idraulico mi ritiro a vita privata e mi faccio mantenere con i proventi del nero visto quanto cazzo costa chiamarne uno)
Ricordo che alla fine delle medie i professori avevano dato ad ognuno di noi un “suggerimento” su quello che secondo loro era il nostro sbocco più adatto a livello di scuole superiori.
A molti miei compagni dissero “qualsiasi scuola/liceo”. A me specificarono “istituti tecnici”, tagliandomi le gambe quindi su qualsiasi aspetto umanistico.
tanti punti interessanti, soprattutto quello dell’imparare a gestire la frustrazione
tra le altre cose si parla del sharenting, cioè i genitori che sharano figli piccoli sui social e penso che su quello siamo tutti più o meno d’accordo per un discorso di consenso
quello che non capisco sono i genitori e figli di 15/20 anni che fanno TUTTO insieme, sui social e non, è tutto allo scoperto.
Quando sara’ il momento… Non daro’ molta importanza ai voti, anche se ammetto che se dovesse andare bene sarebbe una bella soddisfazione.
Spero invece che si riesca a godere gli anni con i compagni, con le esperienze e conoscenze che sicuramente fara’ e che nella sua vita possa crearsi dei bei ricordi di quegli anni.
Io dalle superiori, nonostante odiassi studiare, ho tenuto comunque dei bei ricordi… 7 anni di ricordi
Io l’unica cosa che spero di riuscire a trasmetterle in ambito “scolastico” è che paradossalmente meglio và e più studia, meno tempo perde in cazzate scolastiche.
L’altra cosa che spero di trasmetterle è l’amore per lo sport, che in me è scoppiato “tardi” e mi ha aiutato tantissimo a trovare un equilibrio prima inesistente.
Infatti l’anno prossimo mi sono ripromesso di portarla in piscina, che mi sembra un buon inizio visto che ama l’acqua.
La mia l’ho portata in piscina a 4 mesi.
Adesso, a 14 mesi scarsi, praticamente nuota e se quando si tuffa non la lascio andare sotto si incazza
É come sua madre e sua zia che sono praticamente dei pesci con sua zia che a 40 anni vince ancora qualche master sia in vasca che in mare
Io invece nell’acqua sono tutt’altro che a mio agio
Spero che resti in acqua perché gli altri sport in famiglia sono tennis e golf ma siamo poveri
a me dei voti interessa il giusto ma qui in Cina il voto è fondamentale e ti può letteralmente cambiare la vita.
Per farla molto semplice alle medie c’è una graduatoria con il risultato dell’esame di terza media.
Il top 50% va alle superiori il resto va alle scuole di avviamento professionale.
Superiori: l’esame di maturità determina il tuo futuro, graduatoria a livello nazionale.
Chi prende voti altissimi accederà alle migliori università ed avrà il futuro spianato chi prende voti bassi andrà in università di merda e farà molta più fatica ad emergere.
Infatti i cinesi ricchi mandano i figli capre a fare l’università in america che tanto li basta pagare un botto e vai avanti.
in olanda mi dicono essere più o meno la stessa cosa, intorno ai 14 fai un esame che ti “indirizza” verso un tipo di scuola o un altra, ma se non hai un certo livello di voti in certe scuole non entri