Se hai il dubbio che sia qualcosa di strano, portalo da uno specialista.
Se c’è qualcosa che non va, prima lo intercetti e inizi a gestire la situazione e meglio è, per lui e per voi genitori.
Parlo per esperienza personale, a mio figlio è stata diagnosticata l’ADHD all’inizio della scuola elementare, e con la diagnosi e una serie di strategie e accorgimenti le cose sono enormemente migliorate.
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Mega giga asterisco.
Ed è fondamentale avere una diagnosi anche per la scuola, altrimenti diventa un calvario.
Una diagnosi non è una condanna, serve ad approcciare la questione nel modo giusto, con le strategie giuste che rendono le esperienze migliori e affrontabili per tutte le persone coinvolte.
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Ma quindi è sempre stato così? O è una cosa che state notando in particolare negli ultimi tempi?
In bocca al Borzo!
Complimenti alla mamma 
Si esatto, speravo di trovare qualcosa di più interessante nell’articolo, siamo più o meno tutti per fortuna già oltre il prendere a schiaffi i figli
Che bello congrats!!!
Dare una sculacciata non significa picchiare eh.
Ad esempio il mio delle sculacciate se ne frega, ha più timore quando lo minaccio di urlare.
Comunque occhio “alla molta pazienza”, i bambini non sono scemi, ti prendono le misure velocemente.
L’importante è sgridarli, magari dargli una sculacciata in base alla gravità ma poi l’importante è che dopo gli spieghi in maniera pacata perchè ti sei arrabbiato.
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Eccolo 
Ma cosa dici 
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Amon dice cose sui figli
libri di pedagogia:
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Fatti i cazzi tuoi.
Mamma gatta quando i gattini fan qualcosa di sbagliato li prende a pizze in faccia però 
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e infatti poi hanno quello sguardo assassino tutto il resto della loro vita 
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Momento di sfogo.
A gennaio mi hanno confermato che mio figlio (5 anni) è neurodivergente con una diagnosi certa di ADHD (genere non specificato per ora). Al momento è accantonata l’ipotesi (che io sento probabile) che abbia anche un DOC.
Sono preoccupato per le difficoltà che dovrà affrontare, per come i suoi compagni di classe e i docenti lo vedranno.
Sono arrabbiato perché (Magic Lombardy) qui se non sei considerato grave le strutture pubbliche non hanno posto per te. E se sei grave ti fanno un ciclo di 5-10 incontri e poi calci in culo perché abbiamo la coda. Quindi a ben vedere, che tu sia grave o meno, il SSN non ti passa cmq quello che ti serve davvero.
Stargli vicino è… difficile… a dir poco. Va a mille, sempre. Non cammina, corre. Non conversa, fa monologhi interminabili. Non si reca da un posto all’altro: ci va saltando, facendo le capriole, girando su se stesso follemente. Quando mangia, mette solo un ginocchio sulla sedia, mentre l’altra gamba tocca a terra. Se si siede, mi tira calci perché non riesce a stare fermo. Quando deve dormire ed è sfinito, mi chiede di abbracciarlo forte, così riesce a stare immobile e crolla dal sonno.
Paradossalmente sono contento di lui. È un pozzo in continua ebollizione di idee, pensieri, progetti, giochi, scherzi. Ha una vivacità intellettuale rara, ma fa fatica ad esprimerla perché a volte vuole dire 10 cose insieme, ma non ci riesce e allora stringe i pugni e piange di rabbia o frustrazione. Impara velocissimo le cose che sono per lui interessanti, ma se trova delle difficoltà inattese, molla l’osso subito o quasi.
Che casino essere genitori, vero?
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Io ho preso la bacchetta sulle gambe da mia madre (ma poi ad un certo punto la evitavo come remo Williams) e non mi sembra di essere diventato un serial killer.
Mio padre solamente una volta mi ha dato due sonori calci in culo e me li meritavo al 110%. Con lui mi bastava lo sguardo per capire che non era aria.
Ma taci che fai più bella figura asino
Fatti i cazzi tuoi.
Io ho preso cinghiate sulle gambe fino a sanguinare e non poter camminare.
E ho fatto una fatica che non vi dico a non finire con reazioni fisiche con il maggiore, specialmente quando era nella fase adolescente. E intendo che ci cadevo e ho dovuto fare una fatica della madonna a smettere di farlo, con conseguente relazione con lui che e’ traballante e mi maledico e vergogno tutt’oggi anche se e’ decisamente meglio di come sarebbe potuta essere se non avessi preso coscienza a un certo punto.
Cio’ non toglie che va assolutamente inquadrata come “come le persone normali” perche’ chi si comporta in quella maniera deve capire che non e’ normale.
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