[thread politico 3.0] Berlusconi blues brother

Vi prego le vedove della DC no

si stanno parando il culo.
vorrei sapere quanto fanno spendere per il supporto legale.
Ma anche perche' non era solo la DC.
L'operaio che votava PC non e' che fosse un raffinato latinista, i grandi partiti della prima repubblica riuscivano a incanalare questi voti e ripulirli.
Secondo me è proprio Grillo che non accetta la svolta governista voluta da Casaleggio jr e ha preferito levarsi di torno un attimo prima che i libri di storia parleranno del default dell'Italia grazie a Gigino

Ma d'altro canto con oltre 100 miliardi di spesa pubblica in deficit immagino quanto ci vorrà prima che lo spread si impenni come nel 2011


No, non è "la democrazia".

E' la "democrazia malsana" come lo è ora qui da noi, dove si confonde la politicizzazione dei temi - che è ineludibile, è intrinseca al pensare umano - con il (non) rispetto delle regole fino a data da destinarsi sulla base di pensieri individuali che trovano validazione (appunto) puramente politica. Regole che sono state stabilite democraticamente e, come tali, andrebbero rispettate.

In una democrazia sana, per quanto un tema possa essere politicizzato e oggetto di discussione, finchè ci sono in vigore certe regole c'e' qualcuno che le fa rispettare sistematicamente e nessuno o quasi ha da ridire su questo, in sè; se e quando le discussioni porteranno a nuove regole, si faranno rispettare quelle, e cosi' via, in un processo che di solito è migliorativo.

Qui non solo il processo di enforcing delle leggi è debole di per sè per motivi strutturali (complessità, numero delle leggi, organizzazione delle FdO e magistratura/avvocatura ecc), ma è ulteriormente indebolito da pletore di persone che hanno continuamente da ridire (fino all'ostruzionismo attivo) a livello politico e contro le quali non si agisce, nè nei fatti nè nelle opinioni, spesso per motivi elettorali e di consenso, altre volte per opportunità/paura/mancanza di responsbailità, finendo per "portar fuori" le tematiche dai suddetti processi non per il tempo limitato a ridefinirle, ma in eterno... creando paralisi/danno a chi le regole le rispetta e vantaggio a chi non le vuole rispettare, lacerando il tessuto socio-economico del paese.

La gravità di questo periodo è che il fenomeno sta per la prima volta attaccando anche temi di verità scientifica, come i vaccini, ma il concetto andrebbe gestito e smorzato nella sua generalità: avere un'opinione e pensare che sia giusta a tal punto dal metterti fuori dalle regole - democratiche - vigenti (e solo il supporto politico te lo consente) è il vero problema di fondo della nostra democrazia rispetto ad altre.

Esempi per capirci di questioni che di per sè sarebbero "banali" se ti attieni alle leggi senza applicarvi una distorsione politica ma che finiscono in eterno stallo/litigation perchè in perenne stato di politicizzazione (o mancanza di volontà politica di affrontarli, che è il problema duale ma con gli stessi effetti):

- condoni edili/fiscali
- autovelox e multe in generale
- occupazione di case
- smaltimento rifiuti
- immigrazione clandestina
- organizzazione della scuola

...e trovane tu altri infiniti.


Ho esagerato apposta; ben lungi dal dire che fosse meglio
Però il rapporto fortemente asimmetrico tra partiti e popolazione, effettivamente, era quel che teneva sotto controllo questo fenomeno. Rimane, secondo me, un periodo storico in cui la popolazione, in maggioranza, era non colta e non aveva gli strumenti per confutare i modelli di ruolo che le venivano imposti.

Per me la differenza è che oggi non c'è un'autorità unica sui modelli, ma la capacità di confutare è la stessa.


Non è che sono in disaccordo con tutto il resto... ma cercare di separare la democrazia malsana, da quella sana è un po' come cercare di separare il comunismo dei libri (concetti alti e bellissimi) con quello applicato nella realtà. Uno esiste e uno no, non è che uno è malsano e l'altro è sano.
Meno male che avevano aumentato di 75 euro le borse di dottorato con l'ultima legge di stabilità!!!!!!!!
Sono aumentate ANCORA le ritenute, altro che...

Porco, cane e bastardo


Non c'era alcun filtro secondo me.
All'epoca c'era ben altro su cui l'elettorato andava polarizzandosi ed erano le ideologie miste ad un calderone di interessi.
I Partiti in quel sistema incancrenito ch'era divenuta la prima Repubblica, funzionavano come delle vere e proprie corporazioni per cui l'aspetto ideologico per quel ventre molle piccolo borghese dell'elettorato italiano era a geometria variabile.
In tutto questo, tematiche come quelle dei vaccini et similia erano marginali.
Matteo Salvini ha detto che la Lega è «l’unico antidoto al razzismo»

*

non mollano l'osso


è lo stesso ragionamento che facevano i nazisti, non possono esserci razzisti se elimini tutti i negri


Io quel periodo non l'ho vissuto, ma dall'aria che trasmettono i documenti storici del periodo, mi vien da pensare che ci fossero remore molto più forti a certi comportamenti. La volgarità e la glorificazione dell'ignoranza che vedo oggi, non la vedo in quel che mi viene trasmesso di quel periodo. Forse sono ignorante io.

In ogni caso non si esclude quel che hai detto, penso fosse un altro aspetto della solita dinamica.
Un periodo storico dove il concetto di autorevolezza era diffuso e rispettato, fino però all'ossequialità e determinate figure sociali erano assolutamente intoccabili, oltre ovviamente alla reiterata violenza politica; occhio a mitizzare il passato.


Non volevo mitizzarlo, anzi! Ho fallito, evidentemente






beh, ma aumenta il lordo, mica il netto..
Comunque mi sto autoconvincendo che fare sta gran battaglia sui vaccini sia stata una gran cazzata.
La candidatura di Borghi e Bagnai ha fatto il miracolo: i grillini non sono più il peggio che potrebbe capitare.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-01-22/un-giovane-due-non-vuole-votare-i-partiti-non-hanno-niente-dirmi-124156.shtml?uuid=AE8FipmD

Se tali pronostici dovessero concretizzarsi sembrerebbe che una campagna elettorale incentrata sulle necessità della popolazione più adulta possa essere stata la scelta corretta, l'astensionismo nella fascia di popolazione 18-25 anni pare si aggiri attorno al 50%. Crescente disimpegno.