[thread politico 3.0] Berlusconi blues brother

Insomma, non è che siamo gli unici con questo problema. Essere nazionalisti sottintende una sorta di estremismo che spesso poi va a parare nella xenofobia, al razzismo ed alla violenza in generale. I canadesi amano il loro Paese ma non sono fascisti (certo, vai nei Paesini di 100 abitanti e trovi chi odia i neri, purtroppo la perfezione non esiste). Imo l'ansia al "ritorno" è giusto che ci sia, così com'è giusto non dare voce (e se darla, analizzarle e smontarle) a correnti di pensiero che, seppur esternate con pacatezza, portano in seno messaggi di odio.

Che poi la "fierezza della propria Nazione" è un concetto che lascia il tempo che trova e implica una sorta di purezza della propria stirpe quando non siamo altro che miscugli di razze.


il pensare che un paese come l'Italia, che ha inventato il fascismo, possa avere verso il nazionalismo un rapporto diciamo cosi' non malato, e' secondo me estremamente naif.

Questo al netto che per me il nazionalismo e' una stupidaggine, ma si entra nell'insieme di valori di una persona. Che ci siano persone di destra con idee nazionaliste soft non rappresenta di per se' un problema per me, anche se non le condivido.


Il problema e' che per noi il "ritorno alle origini" vuol dire ritornare in Abissinia.
Appunto dico, essere nazionalisti è visto male perchè è un estremismo. Ma qualcosa di piu' sobrio?
Credo che il genuino amore per la patria un poco manchi in italia, rispetto al mondo anglofono dove è ben visto.


Secondo me e' perche' il mondo anglosassone ha interiorizzato l'imperialismo in una forma piu' soft e culturalmente accettabile nel mondo contemporaneo, e questo e' una cosa che da noi non puo' succedere perche'

a) siamo arrivati tardi sullo scacchiere, e siamo stati personaggi secondari dell'occidente imperialista. L'amor di patria non ha per cosi' dire avuto tempo di attecchire nella societa'
b) la nostra evoluzione da quella mentalita' non e' successa in un graduale cambiamento, ma e' avvenuta in un contesto traumatico
è una reazione al ducennio e all'aver schifato iddio la patria e la famiglia per decenni e lasciarli amare e rappresentare solo da destra.


Forse tu intendi che solitamente gli italiani sono i primi a parlare male del proprio Paese mentre in altre parti del mondo sembra non esserci questa sorta di frustrazione?
Imo lo percepisci perché abiti in Italia e in linea di massima l'umore del cittadino medio non è alle stelle.
Da un punto di vista più "macro" ti posso dire che questo atteggiamento è percepito spesso da chi abita al di fuori dell'Europa (e dai Paesi di origine inglese) perché noi europei tendiamo ad essere più critici e non siamo volti al pensiero positivo, se pensi poi che noi come Popolo del sud-Europa siamo disfattisti a causa della situazione socio-economico, ne trai un quadro un po' più completo ed imparziale.


Fischio al calcio d'inizio...
Comunque noi italiani viviamo in generale il nostro rapporto con la nazione in maniera estremamente disfunzionale.
Io non credo che ci siano cosi' tanti popoli che sono in grado contemporaneamente di parlare cosi' male e cosi' bene della propria societa' come noi.

Avremmo bisogno come nazione di un terapista collettivo.


Ah questo poco ma sicuro


Beh si, io ricordo fin da piccolo(pre crisi, inizio età berlusconiana) che mi veniva detto "eh fanno le cose bene, ma in Italia che pretendi". E' una specie di internalized meme in cui l'italia fa schifo sempre in tutto, è disorganizzata e non c'azzecca una torre in faccia.

E la cosa si ripropone anche all'interno dell'italia stessa, sud vs nord ecc.
E' un ciclo infinito di autocommiserazione che fa pena.


Classico tafazzismo italiano


diciamo che io da questi "fasci" o simil-fasci o quasi-nazi tutto sto amore per la patria mica lo vedo, loro hanno l'amore per una loro utopia, da cui solitamente l'italia esce malissimo (e l'ultima volta abbiamo fatto un salto del giaguaro notevole per non venir spazzati via all'ultimo )


E' anche in parte una conseguenza del clima politico italiano per cui il governo in carica SEMPRE e COMUNQUE deve far schifo al cazzo e viene attaccato da chiunque, perciò nulla può essere percepito come un qualcosa che sta andando bene.

Ad esempio, l'altro giorno parlavo con mio padre (che è discretamente populista) delle energie rinnovabili, e a detta sua l'Italia era evidentemente indietro e non sfruttiamo i rinnovabili. Poi gli ho mostrato dati alla mano i passi in avanti enormi fatti negli ultimi 15 anni e ha detto che non ne aveva idea. Aveva una percezione totalmente sfasata della realtà, dovuta a cosa non saprei, ma la sua impressione / prima idea era che ovviamente l'Italia nelle rinnovabili fosse lammerda.

La verità è che siamo bravi a comunicare agli italiani quando c'è qualcosa che va di merda, non quando c'è qualcosa che ha funzionato.
Si collettivamente siamo come il ragazzino moccioso che whina sui forum ma è incapace di congratularsi con nessuno per via della sua insicurezza di fondo.
A volte devi veramente scavare per cercare i dati positivi, e ve ne sono molti eh, non siamo gli ultimissimi coglionazzi, ma ci piace pensarlo


La cosa si ripropone ovunque: sul posto di lavoro, sui social, su internet, etc. Il problema di questa maggioranza è la mancanza di proattivismo verso i problemi e una minimizzazione al cambiamento. La fase bunga-bunga ha infine consolidato questo atteggiamento come vero e proprio stile di vita, che tuttavia è da dire che non è unicamente nostro. Probabilmente grazie a mamma Mediaset è più radicato in noi ma in generale questo atteggiamento è sempre rappresentativo di chi spera che la vita gli si schianti addosso come un meteorite, facendo il meno possibile.
Diciamo che essere circondati da persone del genere, non aiuta minimamente ad uscire la situazione: è un po' come nuotare nelle sabbie mobili, culturalmente parlando. Una delle soluzioni tral'altro per me sarebbe aprirsi ad altre culture maggiormente ma vaglielo a spiegare

ne avete parlato dopo questo?

https://pagellapolitica.it/dichiarazioni/7969/secondo-di-maio-il-governo-investe-nelle-centrali-a-carbone-ma-e-il-contrario

se sì soffocalo mentre dorme, per il suo bene


"GUARDA COSA MI STAI FACENDO FARE PAPA' GUARDA COSA MI STAI FACENDO FARE" ac
Vinco io, mia madre crede che Putin sia simpatico e la Russia sia un Paese dove "se sei forte sali".



Questa cosa ho notato che spesso si riflette anche in contesti personali/sul posto di lavoro.
E contemporaneamente mi pare in Italia viga molto il principio per cui criticare l'Italia sia sport nazionale ma solo se fatto da italiani stessi, vedo delle arrampicate clamorose quando a criticare il nostro paese siano degli stranieri.


Per carità, i grillini non li regge, ha mal celate simpatie per la Lega però (un po' scemate da quando hanno "iniziato a leccare il culo ai terroni e a rubare"). Ormai non ci discuto nemmeno più che mi fa solo incazzare.