Taiwan: The clankening2

“piano di integrazione” sounds like Operazione Speciale Militare

Putin ha “sdoganato” l’idea dell’operazione speciale. Indi ora altri si sentono liberi di seguire quella via.
Un po’ come il papa-palpatine che si era dimesso prima di morire e ora anche questo attuale sta pensando di fare lo stesso.

Cmq se la cina attacca Taiwan, diciamo pure addio ai processori e gpu moderne.

Magari c’è un bottono pre far saltare gli impianti e relativi dati, così pure la cina resta senza…

non avevano gia’ minacciato in modo abbastanza esplicito che avrebbero distrutto le fonderie piuttosto che darle ai cinesi? O ricordo male?

mi sembra di ricordare una cosa simile anche io, inoltre hanno diverse batterie di missili in difesa AA/AG sull’isola, quindi un bel po’ di danni glieli fanno prima.

La Cina non può prendere Taiwan senza devastarla completamente, prendere un’isola con delle forze armate di buon livello e ben equipaggiate, e soprattutto con fortificazioni già esistenti, è un’impresa impossibile.

L’unico motivo per cui la Cina possa decidere di attaccare Taiwan è perché ritiene di poter fare a meno dei rapporti commerciale con la stessa e distrutta gli va meglio che intera.

Hanno provato per anni il riavvicinamento “politico” ma anche se la narrazione può fare una qualche presa sulla popolazione, Taiwan è uno stato che prospera nella sua democrazia, e il concetto di “dar via la libertà per il progresso” che viene venduto ai cinesi lì funziona molto meno.

Per cui non rimane che il metodo mafioso, sostanzialmente. Per questo temo che prima o poi la Cina ci proverà davvero ad attaccare.

È già stato detto che Taiwan è fascista e cbe quindi la cina fa bene, cone ad hong kong? :asdpunk:

Cmq a oarte gli scherzi, sarebbe un operazione davvero ai limiti del teorico, e, nonostante la cina si stia armando a puntino per farlo, impossibile in caso gli usa si mettano in testa di difendere taiwan.

La cina quindi ha 3 possibilità:

1)Continuare a fare la voce grossa, e basta.

2)Sperare in Trump.

  1. lo scenario peggiore. Attacco preventivo alle basi aeree giapponesi e a guam.

Il problema è che la demographic bomb cinese continua a ticchettare, quindi la decisione deve essere presa presto.

Winnie-the-Pooh e’ un vecchio di merda, come Putin.
E’ probabile che faccia la mossa sbagliata per la fretta d’entrare nella storia e diventare immortale ed avvicinarsi (superare?) a Mao.

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Non ci rinsne che sperare. E far passare forte il messaggio che un attacco non sarà accettato

Togli “sperare in Trump”, se c’è una guerra su cui puoi contare che gli USA si lancino a capofitto anche con Trump alla presidenza mi sa che è proprio quella contro la Cina

attaccare taiwan significa guerra con l’occidente, noi non si può fare a meno dell’elettronica prodotta lì

Non hanno iniziato di recente a stanziare soldi per costruire fabbriche di quei chip, una in Usa e una in Eu?
Mi pare in Germania.

Chiaramente ci vorranno anni e anni prima che siano realmente costruite e siano operative.

A quel punto Taiwan sarà meno importante da quel punto di vista e sarà meno obbligatorio difenderla, dal punto di vista economico/tech.
Chiaramente abbandonarli sarebbe terribile dal punto di vista della stabilità mondiale, che è poi lo stesso discorso dell’Ucraina.
Appena sti dittatori vedono che paga invadere i più deboli, gg, è aperta la stagione di caccia.

a differenza del russo con cui fa loschi affari, trump odia i cinesi la guerra scatterebbe in quel caso

Il gap tecnologico è talmente grande che perderemmo 20 anni di avanzamento tecnico senza Taiwan mi sa.

Ma avete mai visto com’è fatta una fonderia dentro? È una delle cose più sbalorditive che io abbia mai visto.

quella in USA è in super ritardo perché i taiwanesi hanno scoperto che gli americani sono dei cazzoni scansafatiche :asd:

Una guerra significherebbe addio alla tecnologia per l’Occidente (perché a parte le fonderie taiwanesi tutto il resto l, dai circuiti stampati ai componenti che ci si montano sopra, di fatto si fa solo in Cina con cui verrebbero tagliati tutti i ponti)

E sono industrie che non si costruiscono in settimane o mesi ma in anni e soprattutto anche costruendo l’azienda poi non c’è il know how per farla funzionare.

Io lavoro nel mondo dei circuiti stampati, sono almeno 2 anni che si parla di OOC (out of China) e moltissime aziende hanno progetti in Thailandia, Malesia e Vietnam ma che procedono a rilento e hanno il problema di dover mandare personale cinese a gestirle perché trovare personale in loco (non gli operai un tanto al chilo ma ingegneri meccanici, chimici, manutentori, etc) è di fatto impossibile.

Un’alternativa potrebbe essere l’India ma… buona fortuna a mettersi nelle mani degli indiani :asd:

anche la russia pensava di tenere l’occidente per le palle :asd:

Poi quando l’acqua è arrivata al culo si sono trovate altre soluzioni abbastanza velocemente.

la differenza e’ che il gas e petrolio lo prendi anche da altre parti.
I chip arrivano tutti da li…

Si bhe il problema è biunivoco. Se c’è la guerra cina/occidente noi siamo nei guai per la produzione di un sacco di merda di pessima qualità (con relativi ENORMI aumenti dei prezzi di praticamente tutto) e, nel caso di taiwan, abbiamo un piccolo enorme problema di chip per minimo cinque anni (vado a naso eh, magari anche meno).
Ma la cina si trova con un 30-35% in meno di export. Auguri pure a loro.
Complessivamente ho idea che costerebbe a tutti, ma molto di più alla cina che, tra l’altro, per me perderebbe tutta la flotta nel giro dei primi due giorni.
Taiwan devastata, morti a centinaia di migliaia, ma col cazz che la conquistano.

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Non è la stessa cosa.
Tecnologicamente nessuno dipende dalla Russia al contrario, buona parte dei nostri prodotti finiti di natura elettronica arrivano dalla Cina.
Se non sono in Cina, allora una parte se non l’intero assemblaggio avviene in Malaysia, Vietnam, Filippine ecc…
Se dovesse partire un conflitto del genere sarebbe complicato muoversi anche in quei Paesi.
E anche dimenticando per un momento - cosa completamente assurda - la questione assembly & finishing le principali Foundry sono lì a Taiwan (TSMC cosa lo dico a fare), Corea del Sud, Singapore.

L’India è avanti per i Design center. Ma solo quelli.
Si stanno attrezzando ovviamente.
Vorrei ricordare che con un paio di alluvioni nella zona Malaysia & Co. alcuni anni fa ci fu un rallentamento vistoso della consegna di chip solo perché un paio di linee di assemblaggio erano fuori uso.
Figurarsi se dovesse scoppiare un conflitto simile cosa accadrebbe all’intero comparto elettronico mondiale: automotive, digital (telefonia, smartTV ecc…), elettrodometici, biomedicale…continuo?

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