Taiwan: The clankening2

possono fare tutte le manovre che vogliono ma dal far vedere che possono prenderla a prenderla ce ne passa
anche perchè loro la vorrebbero intatta per le strutture, nn fanno com lo zar che si accontenta di terre e macerie

Noi avevamo un industria di semiconduttori

Avevamo

1 Like

Non lo sapevo :asd:

delocalizzato tutto per produrre con gli schiavi
la Cina è diventata quella attuale per avidità dei nostri industriali e settori

1 Like

Non è così semplice. In realtà una delle più grosse aziende di semiconduttori italiani, la SGS Microelettronica, esiste ancora ed è operativa. Sta a Milano e si chiama STMicroelectronics solo che ora è una fusione con la Thompson.
Negli anni 70-80 produceva di tutto: CPU (come produttore di terze parti dello Z-80 o del MOS 6502), memorie, chip di ogni tipo… Molti degli IC che trovi nei cloni italiani dell’Apple II (tipo il LEMON) o molti dei chip dei personal computer Olivelli o le language card clonate hanno la scritta SGS. Butta un occhio nell’informatica di consumo anni fine anni 70 inizio 80 e vedrai che era ovunque.
Ma quelle componenti risentono moltissimo della concorrenza di prezzo e il crollo di Olivetti non ha aiutato. Quindi oggi la STM esiste ancora ma si è specializzata in altri segmenti.

Ah per intenderci… la STM è la seconda compagnia in europa per fatturato (industria semiconduttori)
Micacazzi

tornando in topic… le prove di invasioneesercitazioni militari sono state… interessanti

A quanto pare hanno anche fatto scale down della cosa perche’ l’anno prossimo ci saranno le elezioni del Fuhrer di Taiwan (e’ stilizzato “Presidente” in occidente, ma in oriente usano ancora il titolo “vecchio” :asd: ) e i cinesi vorrebbero evitare un altro indipendentista

Interessante, ci sono altre aziende del genere da noi?

Tutte assorbite dalla sgs o chiuse

Premesso che non sono un insider delle alte sfere :asd: la sensazione secondo me e’ che da una parte c’e’ stata la scelta ostinata e determinata del fondatore di TSMC il quale ha fatto si’ che la foundry fosse sempre piu’ spinta e all’avanguardia e dall’altra quasi tutte le grosse aziende di semiconduttori hanno preferito tagliare via quella che salvo rare eccezioni, divenne solo una passivita’.
Nel 2010 dove lavoravo prima stavo per cambiare team e il nuovo gruppo dove sarei andato aveva molto a che fare con TSMC.
Mi dissero che la politica TSMC era su un lotto di 25 wafer da 12 pollici garantire una resa mi pare fosse del 96% o 99.6% (lo so c’e’ una bella differenza tra i due numeri) in caso contrario avrebbero ri-processato l’intero lotto a loro spese.
TSMC ha avuto dietro l’intero ecosistema economico di Taiwan a supporto un po’ come Samsung e’ parte dell’ossatura del sistema economico Sud Koreano.

1 Like

E quindi non e’ che “avevamo” ce l’abbiamo ancora :asd:
Con ben due Amministratori Delegati Italiani: Pasquale Pistorio prima (che a dispetto di tutti quelli che gli dicevano negli anni ‘80 di vendere SGS perche’ aveva solo passivita’ e le memorie a stato solido sono una cazzata) continuo’ ostinatamente ad andare avanti.
Prima era SGS - Farchild una joint venture da cui scaturi’ “”““solo””“” questo individuo qui https://it.wikipedia.org/wiki/Federico_Faggin
Breve riassunto:

  • Fu capo progetto e progettista dell’Intel 4004, 8008, 4040 e delle relative architetture
  • Nel 1974 fondò e diresse la ditta ZiLOG la prima ditta dedicata esclusivamente ai microprocessori, presso cui dette vita al famoso microprocessore Z80
  • Nel 1986 Faggin co-fondò e diresse la Synaptics ditta che sviluppò i primi Touchpad e Touch screen

Poi c’e’ stato anche lui Benedetto Vigna
Benedetto Vigna - Wikipedia)

Poi acquisi’ la Thomson (veramente fu un salvataggio della SGS perche’ Thomson stava fallendo)

Dopo Pistorio venne Carlo Bozzotti anche lui pluriennale CEO.
Se ne sono dette di cotte e di crude su di lui ma s’e’ dovuto anche sobbarcare la bolla dot.com che gia’ Pistorio dovette fronteggiare, la crisi su lato francese della joint venture ST-Ericsonn con migliaia di esuberi di difficile ri-assorbimento e la mega inculata che ci diede Motorola con la sua giravolta sul processore per i loro Smartphone.
Mortacci loro. Ci volle un piano quinquennale di recupero delle perdite per rientrare.

Sede in olanda, partecipazione italiana scesa al 13.75%

Operativa ancora in parte in italia per carita ma considera che ha anche assorbito tutto il resto dell industria dei semiconduttori italiana. E rimasta solo lei e sta piu allestero che qui

Vabbe’ ma il Quartier Generale e’ a Ginevra da un pezzo :asd: e la sede in Olanda non dobbiamo certo dirci il perche’ di questa scelta no?
IN merito alla partecipazione non mi torna.
Esiste un accordo scritto che le due partecipazioni statali, Francese e Italiana devono essere di pari misura.
Inoltre nessuno dei due puo’ vendere una quota senza che l’altro debba venderne una di pari ammontare.
Per intenderci quando Matteo Renzi che tanto si riempiva la bocca di sviluppo, eccellenze altre troiate quand’era Presidente del Consiglio, voleva fare cassa anche vendendo partecipazioni di STM fu la controparte Francese a bloccare tutto non avvallando l’operazione in quanto non avevano alcuna intenzione di vendere una pari quota.

Comunque da qui
STMicroelectronics, semiconduttori alla prova della sostenibilità - Borsa Italiana

leggo questo:

Blockquote La struttura proprietaria della società è, come accennato, assai complessa. Il quartier generale e gli uffici operativi del gruppo si trovano a Ginevra e sono gestiti da STMicroelectronics International N.V. Questa società è interamente controllata dall’olandese STMicroelectronics N.V. a sua volta per il 71% ad azionariato diffuso e per il 28,1% dell’olandese STMicroelectronics Holding N.V. che è il socio di riferimento del gruppo ed è partecipata in parti uguali da Bpifrancre Participations (organo di gestione delle partecipazioni statali francesi) e dal Ministero dell’Economia italiano. Il socio di riferimento è insomma una holding franco-italiana che opera tramite uffici in Svizzera.
Il capitale azionario consiste di 1,2 miliardi di azioni ordinarie e, virtualmente, di altre 540 mila azioni di risparmio mai emesse finora. E’ un “sofisticato” sistema di difesa che prevede che la fondazione olandese Stichting Continuïteit ST possa chiedere l’emissione di massimi 540 milioni di azioni di risparmio con diritto di voto nel caso in cui ci siano eventi che minino gli interessi del gruppo, ossia offerte ostili o altre manovre giudicate negativamente dal consiglio di sorveglianza e dal consiglio di gestione.
La governance del gruppo prevede, in base alla legge olandese, un sistema duale con il consiglio di supervisione di nove membri e il consiglio di gestione, costituito soltanto da Jean-Marc Chery, che è il presidente e CEO, a cui fanno riferimento i presidenti di otto aree operative e amministrative. Il presidente del consiglio di sorveglianza di ST è Nicolas Dufourcq.

Ma infatti Francia e Italia insieme arrivano al 27,5%. il resto è di fondi d’investimento vari.

La no fly zone comunque durerà una mezz’oretta quindi ci sta che vogliano lanciare un satellite o simile, eh

ma la situazione quanto è tesa?
leggo “Xi si prepara alla guerra”…

premesso che la russia ci ha dimostrato che sti avvenimenti e la logica non hanno molto a che spartire,
la cina ad oggi non ha la forza di proiezione per tentare una cosa del genere. La sta costruendo e la avrà probabilmente entro qualche decennio. Questo poi sulla carta, come si è visto in Ucraina un conto è scrivere sui peperz che hai 500 carri armati, un altra cosa è schierarli, renderli efficaci, ed evitare che diventino 500 rottami in qualche campo. La stessa cosa vale per navi e arei, puoi anche vantarti di avere 3 nuovi portaaerei bellebellissime ma se al promo giro di : AGM-84 Harpoon - Wikipedia affondano non è il massimo.

qualche settimana si teme e i cinesi entrano a Taiwan. Un incubo geopolitico di portata apocalittica.

In quale piano esistenziale succedera’ sta cosa?

qualche settimana ? Lol

1 Like