[Serie A - XIV giornata] Inizia il dicembre con più partite di sempre: grazie babbo Lega!!

Quasi neve diciamo, manca poco :asd:

Cmq uno come Buongiorno lo vorrei in squadra, scarso come la merda ma FDP qb.

:lode:

DeRoon che scartona Sanabria :muscle:

Zapata, in lacrime a fine partita: “sono commosso, anche per il trattamento che ho ricevuto negli ultimi giorni di mercato, qui invece sono stato subito accolto bene”.

:lode:

si leva il sassolino dal zapato

Ma… Gioca praticamente sempre così :asd:

ma ve l’ho detto che, nella casa di riposo dove sta Sacchi, quando chiede di vedere le partite dell’Inter gli mettono il vhs dell’inter degli anni 80.

Video che mi è comparso tra i consigliati:

Del Piero prima dell’infortunio era davvero un’altra cosa

L’Italia in quegli anni ha sfornato dei giocatori meravigliosi. Del Piero, Baggio, Totti solo i primi che mi vengono in mente.
Cosa è successo da allora? Poca attenzione ai settori giovanili? Latte artificiale da piccoli? Spermatozoi di bassa qualità?

:dunno:

Per me Baggio e Totti restano un gradino sopra tutti.

Baggio ha dimostrato di essere un fenomeno in praticamente ogni club e competizione abbia giocato; soprattutto il Mondiale del 1994, se l’avessimo vinto ai rigori, sarebbe diventato l’equivalente del mondiale '86 dell’Argentina con Maradona come simbolo. (N.B. non sto dicendo Baggio = Maradona, ma parlo dell’essere simbolo della vittoria della competizione, per la storia calcistica del paese).

Totti non ha giocato nei top club, non ha quasi mai lottato per vincere la CL, ecc. ma faceva dei gol assurdi. Tiri al volo da qualunque posizione, con e senza effetto, pallonetti a rallentatore ma comunque imprendibili, ecc.

Del Piero lo vedo un filo sotto perché la media è abbassata dagli anni post-infortunio, con tante prestazioni opache e anche alcuni gol falliti in modo incredibile in nazionale, contro la Francia agli Europei, in almeno due match distinti, che ti facevano prendere a cartoni il televisore fino a renderlo dello spessore di una VHS.

Poi c’erano Zola, Morfeo, Mancini, Cassano, Di Canio pure aveva un certo livello di fantasia che oggi manca, e sicuramente dimentico qualcuno.

Mi vengono in mente anche Doni e Flachi, ma credo siano stati dei fuochi di paglia, in realtà minori. Forse chi li ha seguiti meglio di me, può correggermi.


O.T.
L’altro giorno youtube mi ha riproposto gli highlights di Italia-Germania del 2006, che difficilmente skippo, e ho pensato alla sfiga di Gilardino.
Nel primo tempo prese un palo interno dopo aver strappato di forza il pallone ad un difensore tedesco, ma la palla uscì.
Nel finale servì l’assist per il secondo gol di Del Piero, dopo avergli creato lo spazio per l’inserimento (avrebbe anche potuto tentare il tiro).

Grandi giocate, grande generosità con Del Piero, ma a conti fatti oggi non se lo incula nessuno :dunnasd:

Ad avercelo un Gilardino oggi :asd:

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Anche per me Baggio e Totti un filo sopra Del Piero. Il problema di quegli anni è stato anche avere allenatori difensivisti che giocavano sui dualismi e non pensavano a modi per fare giocare i talenti tutti insieme.
Un attacco Vieri-Del Piero con dietro Totti sarebbe stato possibilissimo, ma anche un 4-2-3-1 con Totti, Baggio e Del Piero dietro una prima punta. Nel mondiale del 98 sarebbe stato possibile per esempio, ma un Totti 22enne, con 14 gol e 8 assist in 36 partite non venne neanche convocato (e giocava ala sinistra quell’anno, quindi potevi mettere lui Ts, Baggio Tc e Del Piero Td)

limitare Totti ad essere un campione perchè faceva bene i tiri al volo mi sembra “abbastanza” riduttivo direi :asd:

Totti, Del Piero, Baggio, ma anche i Nesta, Maldini, Cannavaro erano campioni non solo per la bravura nel giocare, ma anche per il come giocavano e come facevano sentire i compagni a fianco a loro

poi ovvio che i tiri al volo devi saperli fare per diventare un campione, ma se bastasse quello il campione dei campioni sarebbe Quagliarella :lode:

Baggio quantomeno, essendo di una generazione precedente, ha avuto la “fortuna” di poter giocare in nazionale con allenatori prima Vicini e poi Sacchi, di cui tutto si poteva dire fuorchè che fossero dei catenacciari alla Herrera.

Del Piero in sequenza s’è puppato prima Cesarone Maldini, poi Zoff e infine Trapattoni. Se non fosse stato per Lippi che nel 2006 fece il miracolo (anche aiutato da una delle rose della nazionale più forti di tutti i tempi, ma non la più forte secondo me, perchè ad esempio quella del 2002 per me era ancora meglio) di Del Piero in nazionale si sarebbero ricordati soltanto i goal sbagliati ad Euro 2000 contro i francesi.

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Erano anche tempi dove se dicevi ad uno di quei fantasisti di stare 3 metri più indietro o a sinistra, questi non riuscivano più a dare il massimo :asd:

Baggio e Totti e qualche altro, specie nella seconda parte della propria carriera, riuscirono ad adattarsi in altre posizioni. Arretrare il proprio gioco gli permise di allungare la carriera, fra l’altro.

Oggi hai dei centrocampisti come Bellingham, Barella e altri (N.B. non sto dicendo Barella = Bellingham) che ti fanno in modo eccellente o comunque buono qualsiasi ruolo: da incontrista, a regista, a mezz’ala e persino da seconda punta se strettamente necessario :asd:

guardate che almeno con totti vi state ricordando male, è letteralmente esploso come rendimento di gioco quando Spalletti (quello scarso ricordiamolo sempre) decise di farlo giocare prima punta sempre a ridosso dell’area di rigore, facendolo diventare allo stesso tempo il milgior realizzatore che il migliore uomo assist della serie A, con gente scarsa come Perrotta che era diventato un’ira di dio perchè gli arrivavano gli assist al bacio di totti

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:lode: RODRIGO TADDEI :lode:

a wild Licher appears!

Il vero Totti non è quello.
Il vero Totti è il regista mezza punta che di è visto nella prima e quasi metà della sua carriera. Giocatore che, pur non considerandomi uno tra i suoi più grandi estimatori, era paragonabile a Rivera, Antognoni, Rui Costa, Cassano (i primissimi tempi) e pochi altri. (Baggio e Del Piero erano diversi, più seconde punte).
Il Totti falso nueve, pur vincendo la scarpa d’oro, è stata un’intuizione di Spalletti ma era in fase calante. Cioè un ottimo giocatore, per carità, ma non il vero Totti, quello che secondo me dovrebbe rimanere nella storia