Ho visto Jurassic World - La Rinascita al cinema con mio figlio.
Per lui, che si è visto gli altri 6 film ripetutamente sulla TV di casa, specie fino a un annetto fa quando era nella fase dinosauri, è stato figo vedere un film di questo tipo su grande schermo.
Il film dura un po’ troppo (2 ore e 10 minuti) e presenta un po’ di banalità a livello di scrittura.
Il pregio è che ha alcune scene molto spettacolari e l’ambientazione è variegata: si passa dal mare, alla montagna, alla foresta, alla struttura futuristica abbandonata.
In generale non aggiunge nulla ai precedenti e il mio preferito rimane Jurassic Park 1.
Da solo non sarei mai andato a vederlo al cinema, ma con mio figlio è stata una esperienza molto bella.
Prima del film, hanno dato il trailer di Superman e lui ha espresso il desiderio di vederlo.
Quindi il prossimo film al cinema padre-figlio sarà quello (altro film che non mi hypava abbastanza per vederlo per conto mio o con i miei amici).
Oci Ciornie, che non è proprio l’ultimo film che ho visto ma l’ultimo che ho provato a vedere prima che il cazzo si cagasse e che i coglioni si rompessero.
E’ il secondo film di Michalkov che provo a vedere, ed è il secondo che mi fa questo effetto.
Ora giriamo… ricordati odiamo homura e l’obiettivo è annoiarlo, mi raccomando
Amo il cinema di Avati, per le situazioni surreali, per le atmosfere stranianti, per i luoghi e i personaggi.
Questo film è un giallo a tinte horror che riprende i passi de Il signor diavolo (giovane idealista un po ingenuo che scopre cose che non dovrebbe e ne paga le conseguenze, ma meno esoterico e più rivolto alla cronaca nera.).
Regia e fotografia ottime, la trama è quella che a fine film ha fatto dire a molti…“e allora?” senza capire che proprio quella è la sensazione, raffinata, che vuole lasciarti il maestro, perchè per alcuni se non c’è un happy ending o quantomeno un finale chiaro allora si tratta di un film di merda, quando ad Avati piacciono tantissimo i finali aperti e lasciarti con quella sensazione di disagio perturbante addosso.
Sicuramente un film non per tutti, per me bellissimo.
Non manca la critica sociale feroce con il “mostro” messo in gabbia e fatto letteralmente camminare a 4 zampe con tanto di indagini fatte a cazzo di cane (come la cronaca recente insegna e dimostra) con di pubblico che va ad applaudire l’esecuzione, il mostro è stato ucciso, le coscienze sono a posto, meglio non smuovere le acque.
Molto interessante il parallelismo tra la sorella invidiosa e il fratello maniaco, ad entrambi faceva comodo la sparizione dei rispettivi fratello/sorella, questo la dice lunga sulla visione cinica della natura umana di Avati che però mostra innocenza e dignità proprio negli ultimi, nei matti, come il protagonista.
Inoltre avviso che proprio nella parte centrale c’è una scena molto disturbante, che chiameremo “pesche sciroppate”