[Politica estera] It's a brave new world, stacce. (Part 1)



Però nell'articolo dice da Marzo, il ritiro non è stato mica a fine Agosto?

Finally, this March, the 26-year-old copywriter moved to Jackson to be closer to the source of the drugs he wanted. But once there, he noticed heroin was becoming harder and harder to find. Then it disappeared altogether.
Avranno cominciato a tagliare i voli da prima, per un ritiro ordinato
In Etiopia intanto siamo alla royal rumble, il conflitto iniziato nella regione del Tigray ha attirato altri attori.
Il primo ministro, che dopo aver ricevuto il Nobel per la pace per la ricucitura dell'antico conflitto con l'Eritrea ha scatenato la campagna militare contro, ricordiamolo, la regione da cui proviene una etnia minoritaria ma a lungo a comando del Paese.

Insomma, è andata a finire che dopo mesi di crimini di guerra (campagna di omicidio e stupro, con ampie regioni in cui l'accesso è precluso ai non soldati) non tanto le forze Tigrine quanto Eritrei e altre fazioni ribelli si sono impossessati delle due principali città a Nord di Addis, controllando quindi l'accesso autostradale e logistico alla capitale.

Ieri il primo ministro ha esortato i cittadini di Addis Abeba in possesso di armi a collaborare nella difesa della città, segno che l'esercito ha tirato i remi in barca e la struttura di potere è sostanzialmente collassata.
La vicenda dovrebbe interessarci, visto che la maggior parte di immigrati e richiedenti asilo qui proviene da Etiopia ed Eritrea, Paesi che hanno fortissimi legami storici e culturali con l'Italia.
Linkino approfondino https://www.africarivista.it/cosa-sta-accadendo-in-etiopia/193866/
Personalmente seguo la vicenda da tempo, un vero caos, auspico in primo luogo l'Etiopia non si disintegri in 3-4 nazioni indipendenti perché semplicemente prolungherebbero la conflittualità a tempo indefinito con costanti tentativi di reciproca epurazione etnica, oltre a definire un quado di instabilità poiché dubito alcuna delle entità putativamente indipendente avrebbe le risorse, fisiche ed infrastrutturali, per esercitare alcuna sovranità degna di questa definizione; l'esempio del Sud Sudan o della Repubblica Centroafricana rappresentano un esempio locale appropriato direi. E sarebbe un problema per gran parte dei paesi circostanti, non di poco conto, il collasso di un paese di 100 milioni di individui e con quella progressione demografica potrebbe tranquillamente creare eventi analoghi a catena in tutta l'Africa Centrale ed Orientale.

Per il momento però più di una riproposizione dei fatti del 1991 sembra più ricordare quanto accadde in Congo tra il 1996 ed il 2003, anche perché non è facile per un'entità politica ottenere riconoscimento internazionale, il Somaliland lo dimostra, con una prima fase di collasso istituzionale a cui seguì una guerra civile multilaterale con ampia partecipazione internazionale; considerando la posizione geografica dell'Etiopia e le rispettive condizioni climatiche stagionali, l'invasione delle locuste, l'aumento dei prezzi dei beni alimentari, il collasso economico ed infrastrutturale e l'uso bellico della carestia esistono veramente le condizioni per una guerra prolungata con milioni di vittime.



Beh allora sono cazzi sí, chi la comanda, il pronipote di Yamaguchi?
Sarebbe preferibile la Akagi con un discendente di Nagumo allora

Va lá…


Sent from my Commodore VIC20 emulator for last century Tablets


Pol Pot scansati
https://www.theguardian.com/world/2021/nov/08/belarus-escorts-hundreds-of-migrants-towards-polish-border


GG
Si, sta succedendo un macello al confine.

Mha..




Aggiornamento di oggi (ero venuto a postare l’articolo e ho trovato già il tuo)

https://www.theguardian.com/world/2021/nov/09/poland-warns-of-armed-attempts-on-its-border-as-germany-urges-eu-to-act?CMP=fb_gu&utm_medium=Social&utm_source=Facebook&fbclid=IwAR2ckMYUdGkvyJlLO6Hqy9pcG9SZNcZlW1oTmnIGedYx--j5sKS40QyqdeI#Echobox=1636442888
Beh, è un'analisi condivisibile, fino a quando l'argomentazione delle migrazioni avrà un ruolo tanto preponderante nel dibattito politico pubblico interno ad i differenti paesi membri dell'Unione Europea questa rimarrà un'arma ideologica facile ed utile da brandire. La Bielorussia non a caso ha sospeso la necessità di visto, adesso autocompilabile all'arrivo, da paesi quali l'Iran ed il Pakistan, e si serve del fenomeno migratorio come elemento di pressione raggiungendo comodamente in tal modo un triplice risultato; rafforza in primo luogo l'esecutivo conservatore polacco, e dunque preserva un nodo di discordia presente e futuro con Bruxelles, alimenta quindi un certo messaggio ideologico su scala ben più vasta man mano che i media si interessano della vicenda, ed infine rafforzano il regime sanzionatorio dell'Unione Europea stessa contro Minsk stessa, indirettamente potenziando progressivamente il controllo diretto ed indiretto di Mosca sulla Bielorussia attraverso le istituzioni comunitarie dello Stato dell'Unione.

Presto o tardi il flusso verrà ridiretto verso l'Ucraina, che non ha i mezzi per sorvegliare la propria frontiera ed inizierà un graduale e caotico percolare di piccoli gruppi attraverso la Romania e la Moldavia, forse in maniera meno scenografica. Le locali organizzazioni criminali avranno il loro bell'impegno a far fronte alla domanda crescente di servizi logistici.

Per il resto la prospettiva è questa, e rimarrà tale, piuttosto peggiorerà; a livello globale l'epidemia non è certo contenuta, un gran numero di paesi minori sono in affanno od ad uno stato più o meno avanzato di collasso interno, la crisi delle materie prime e semilavorati farà strage, così come l'aumento del costo delle derrate alimentari, e, su scala di tempo un poco più ampia, il cambiamento climatico renderà le migrazioni un fattore permanente.

EDIT: Non è tutto così amabilmente sarcastico ? La Polonia si è per anni scagliata contro le redistribuzioni dei rifugiati attraverso i differenti paesi dell'Unione Europea, fossero pure numeri statisticamente inconsequenziali, sicura e protetta dalla propria posizione geografica, incamerando però nel frattempo milioni di lavoratori immigrati ucraini, e beneficiandone, ma trovandosi adesso in una posizione non troppo differente da quella di Grecia e Croazia stesse.


oltretutto il confine Ucraino è notevolemnte più vasto per i passaggi
per la crisi migratoria tanto al di fuori dei confini hanno ben capito l'aria che tira e hanno gioco facile nel sfoderarla, in primis la Turchia che ha chiesto enormi fondi per tenere la gente nei suoi confini, stile mafia col pizzo.
Un problema è anche la situazione della tensione perenne, se continuano a premere lungo il confine polacco è molto facile che possa succedere un incidente con conseguenze non prevedibili
la cosa assurda è che l'Europa ha creato da sola l'arma per farsi ricattare da ogni paese confinante, se ci fosse una politica migratoria seria, consentendo gli ingessi ecc ecc, i vari erdogan, lukashenko e compagnia avrebbero le armi spuntate.


invece andrà a finire che si costruirà la muraglia europea, anzi c'è già la muraglia economica fatta di lamiere e filo spinato che va giù con uno sputo
Son gli inconvenienti di andare al passo dell'oca.
Che poi fanno ridere i titoli "Europa sotto scacco!", sono 4 mila persone lol, e non sanno che pesci prendere. E' come se si mettesse in viaggio Cerreto D'Esi e con questo mettesse SOTTO SCACCO l'EU. Il Libano durante la crisi siriana ha accolto più di un milione di profughi, il Libano, quello statarello lì. L'EU sotto scacco per 4 MILA persone
https://www.hdblog.it/tecnologia/articoli/n546767/cina-poligono-deserto-bersagli-portaerei-usa/


Qui un pò meglio dai:

https://www.thedrive.com/the-war-zone/43046/chinas-giant-moving-warship-target-in-the-desert-shows-how-seriously-its-taking-the-naval-arms-race


Concordo, volendo pur escludere temporaneamente l'inclinazione ideologica di alcuni governi il dibattito politico riguardante l'immigrazione economica e l'eterogeno flusso di rifugiati, penso sia corretto discriminare, oramai ha assunto proporzioni dogmatiche tali da aver infine fatto prevalere una visione collettiva incline all'incastellamento ed alla fortificazione delle frontiere prima di ogni altra considerazione; persino molti governi guidati da formazioni piu' moderate o persino progressiste, Danimarca, Svezia, Spagna, convergono piu' o meno attivamente nel sostenere questo approccio poiche' il timore di ripercussioni negative sull'elettorato sono troppo forti e strumentalizzabili, con l'ascesa di formazioni politiche sempre piu' radicali, anche se non e' l'unica motivazione certo, e tutto sommato, temo, condividano il ritenere i migranti un deterimento.

Comunicativamente la battaglia e' perduta per il momento, ma sono piu' perplesso riguardo la normalizzazione nel dibattito pubblico dell'accettazione di perdite umane deliberate, perche' avra' in un prossimo futuro un riflesso nel modo in cui i governi si interfacceranno con i loro stessi cittadini.
Migranti penetrano in Polonia: sfondata la recinzione della frontiera con la Bielorussia | Oltre 50 arresti
I gruppi sono entrati nell'area dei due villaggi di Krynki e Bialowieza