Plague Inc., China Edition (Part 1)

Tampone ieri sera, in famiglia siamo in 4, tutti positivi con sintomi.
Fortunatamente tutti e 4 con 2 dosi di vaccino e la stiamo facendo leggera per il momento.
Tutti molto attenti, mascherine ecc il problema è che per lavorare/studiare bisogna uscire e incontrare gente quindi un minimo di rischio c'è sempre.


L'affollamento dei posti letto dovuto alla scelta di non vaccinarsi è un dato di fatto registrato in tutto il mondo. L'emergenza di cui parli purtroppo è in parte dovuta a questo tipo di scelta da parte di chi decide di non seguire la scienza. Io stesso mi vaccino malvolentieri. Quindi operare una scelta su chi deve essere curato oppure no resta un incubo. ma senza affollamento dovuto ai motivi di cui sopra forse non ci sarebbe da fare questa scelta.


Non sono sicuro, ormai quasi tutti le evidenze portano alla conclusione che i vaccini non riducono abbastanza la trasmissione dei virus specialmente della variante Omicron e saremmo in piena ondata di casi anche se fossimo tutti idealmente tridosati.

Quello che fanno i vaccini fanno è proteggerti dalla probabilità di sviluppare le forme più gravi, tra l'altro ci sono pure risultati contradditori su come questi possano proteggere da LONG covid.

I non vaccinati hanno un peso spropositato sul sistema sanitario, ma bisogna fare attenzione a non cadere in certa propaganda che vuole buttare il fardello tutto sui non vaccinati quando il problema principale è l'aver prima distrutto la Sanità Italiana per poi non fare nulla in tempo di crisi tranne che sperare nella "pallottola magica" del vaccino.
Secondo i suoi legali, Nole Djokovic si ammalò di Covid il 16 dicembre, e per questo ha chiesto e ottenuto l’esenzione dagli organizzatori degli ‘Australian Open’. Ma allora perché lo stesso 16 dicembre e poi il giorno successivo, il numero uno del tennis mondiale ha partecipato a due eventi pubblici a Berlgrado?



https://www.open.online/2022/01/08/covid-19-djokovic-positivo-16-17-dicembre/


continua a piangere



Novak Djokovic ha chiesto di essere trasferito dall'hotel di Melbourne trasformato in struttura per viaggiatori irregolari in modo da potersi allenare per gli Australian open. Il tennista è stato ospitato al Park Hotel sin dal suo arrivo nel paese "nonostante le sue richieste di trasferimento",hanno detto i suoi avvocati nella richiesta di annullamento della cancellazione del visto depositata oggi al tribunale. Nella richiesta si spiega che Djokovic ha beneficiato dell'esenzione perché aveva contratto il Covid-19 a dicembre.

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scritto a caso


Te lo posso dire io, sono in lista trapianto

Tutta la parte di scegliere chi ha maggiori probabilità di farcela viene presa in considerazione, entro certi limiti anche con il fattore "coglione" (non è chiamato proprio così, ma il senso è quello).

A parità di condizioni di farcela (o con uno scarto scarso) tra due pazienti che sono in fin di vita, si prende in considerazione anche lo storico.

Se è un irresponsabile, e lui stesso ha accelerato il suo peggioramento, allora verrà scartato.

Perchè?

Perchè è altamente probabile che poi dopo non riuscirà a mantenersi in modo adeguato, e quindi potrebbe mettersi ancora a rischio, e se devi salvare la vita a qualcuno, cerchi di valutare anche a lungo termine le dinamiche.

È giusto ? È sbagliato ?

Bella domanda, la risposat penso vari da persona a persona.

Purtroppo però le risorse (gli organi) sono limitati, e bisogna scegliere, se salvare una vita che poi s irovinerà da sola perchè il soggetto è un irresponsabile e non ha prospettive, oppure salvare uno che ha fatto il possibile e sfortunatamente è arrivato lì ad averne bisogno in quel momento quando cadeva pure l'altro.

Ovviamente se il paziente in fin di vita per quanto abbia fatto il possibile, e non è colpa sua ed è quasi certo che non riescono a salvarlo, salveranno l'irresponsabile, in questo caso di scelta binaria.

Mi è stato ben spiegato, che dipende anche da me come persona, fare in modo di mantenermi e lavorare, in modo da aumentare le mie chance di sopravvivenza e far vedere anche che ci sarà un dopo dove riuscirò a spendere bene l'occasione, ed è stato detto che loro devon oscegliere alcune volte, e valutano anche la forza mentale e il contorno nella scelta.

Personalmente condivido questo punto di vista


Mah e ancora Mah.

Tutti gli studi seri mostrano che i vaccini (in particolare il booster) abbassano tantissimo i casi da ospedalizzazione, da terapia intensiva e la possibilità di morte. Inoltre pare che i vaccini riducano in qualche misura l'infettività dei positivi abbassando la carica virale. L'unico vero problema è che con i vaccini diverse persone sono quasi completamente asintomatiche e quindi possono spargere il virus senza accorgerse, cosa che però accadeva anche prima dei vaccini.

Se tutti fossimo vaccinati, il carico sul SSN sarebbe stato notevolmente inferiore e il problema più grande sarebbe stato come mandare avanti il sistema economico facendo fronte a tanta gente a casa ammalata (come durante le pandemie influenzali più dure, come l'asiatica per esempio).
Invece siamo di nuovo ad un passo dagli ospedali che devono chiudere tutti i servizi non emergenziali per far fronte all'ondata di covid, ondata che poteva essere molto più bassa con i vaccini.

Non tiriamo fuori la questione della sanità.. quello è un problema strutturale che non si sarebbe risolto in uno o due anni anche perché il danno è stato fatto nel corso di decenni e parte tutto dalla delega alle regioni. E' come quando un governo punta il dito su quello precedente: "ecchepotevamofare??". Sulla vaccinazione si poteva fare, subito e in modo quasi indolore. e invece no.


Dici molte cose interessanti e che condivido.
Mi chiedevo se questi schemi etici potessero trovare applicazione nell'assegnazione dei ventilatori in terapia intensiva.
Arrivano due pazienti con pari possibilità di sopravvivere se messi in TI. Ma c'è un solo posto.
Uno è novax e l'altro no.

Lo "storico" fa la differenza? Qui non si tratta di una persona che uscirà viva (si spera) e tornerà a farsi i pranzi da 5000 calorie e sfondandosi il fegato con i super alcoolici. Si tratta di una persona che, se sopravvive, alla peggio continuerà a non vaccinarsi.

La differenza è sottile. Mi chiedo quanto possa influire nel processo decisionale del triage.


Fa la differenza, perché a differenza di un trapianto, dove magari è possibile anche "riflettere" e parlare con gli eventuali riceventi, se uno ha bisogno di un respiratore, ha bisogno di un respiratore.

se fino a ieri si è comportato come un coglione, non ha più occasioni di far cambiare idea a nessuno.

c'è da dire però che nel tuo esempio, parli di un 70enne vs 39enne - uno avrà verosimilmente cosa, 10-15 anni di vita (in declino) ancora? l'altro potrebbe averne altri 40 - anche questo pesa, e questo non è eguale per forza tra i due.

dovresti fare un confronto tra 60enne e 60enne magari - e in quel caso penso vinca sempre il vaccinato
Piccola storia triste.
Non ero convinto di mandare all'asilo i bambini lunedì.
Ieri messaggio nella chat dell'asilo.
"Salve io e mio marito siamo positivi e in quarantena, la bambina è negativa.
Come facciamo per farla entrare?"

Fine storia triste.


chi offre di piu', easy
Adesso però vogliamo anche sapere il tenore delle risposte

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Sappi che non è un caso isolato.
È pieno di genitori che vogliono mandare i figli a scuola mentre hanno positivi in casa.

Che sconforto.
io penso inizierei con gli insulti.


So anche di gente che potrebbe essere positiva ma non fa nulla perchè ha paura che non gli rinnovino il contratto di lavoro oppure anche gente che sa di poter essere positiva e semplicemente ne sbatte.
sta storia di galli positivo sta diventando grottesca.

si è sentito male, è andato in ospedale, gli hanno fatto una puntura di monoclonali, è tornato a casa ed è guarito.

sta diventando: i vaccini non funzionano+ ti sei curato a casa. buffone!!!11!!11!11
https://www.bbc.com/news/health-59909860



Forse senza vaccini gli andava peggio. Togliamo il forse.



Ormai la cosa grottesca di queste notizie è che la gente se ne frega se crepano vecchi, deboli o sfortunati.
L’impressione di molti (conosco qualche italiano giovane che vive a Londra) è che vada tutto bene, uno guarda le strade, le abitudini nei negozi e posti di lavoro e non nota nessun scenario da apocalisse.
Il punto purtroppo è che “l’apocalisse” avviene silenziosamente negli ospedali, finché si sta al pub a bere birre, si va a casa di amici a fumare bong e vivere la propria vita queste pressioni invisibili non smuoveranno nessuna coscienza.


Ti rispondo io: no.

Il discorso di meschio è giusto ma riguarda i trapianti che seguono una procedura tutta loro (anche dal punto di vista etico).

Qui se arriva un 39enne no vax e un 75 con due dosi ed entrambi hanno bisogno del posto in intensiva, quel posto va al 39 enne.