Perchè non siamo diventati miliardari?

Dice che appena esci da questi esempi da terza media l’arricchimento non è fatto col sudore della fronte ma con lo sfruttamento del prossimo per quanto lo consenta il mercato, e se qualcuno non se ne accorge particolarmente è solo perché fa parte di una fetta di società che non si riesce ancora a sfruttare più di tanto.

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pensavo gli annunaki

Hint: il problema e’ lo sfruttamento del lavoro altrui, non il voler lavorare di piu’ per avere maggiore ricchezza.

Direbbe che l’incentivo per l’arricchimento dovrebbe non essere a danno di altri aspetti della funzionalità della società, tipo non rendere il pianeta inabitabile, tipo il non cercare vie laterali al processo di definizione di cosa sia valore per attribuirgliene uno fattualmente artificiale e cavalcarlo ad una ricchezza che non porta beneficio alla società secondo valori collettivamente stabiliti, tipo il non sfruttare l’altrui sacrificio…

Non puoi pretendere che tutti abbiamo l’ambizione per poter lavorare in proprio. Dal momento in cui uno decide di diventare dipendente, vuoi per comodita o per altro, e’ “sfruttato”

Boh, no, e’ cosi’ in questo sistema, e’ proprio questo il punto centrale del problema.

Tutti dovrebbero diventare autonomi? O qual’e la tua idea. Te lo chiedo perche sono nato in questo sistema che esiste da qualcosa come 8000 anni e non riesco ad immaginare qualcosa di diverso che funzioni :asd:

Non a caso anche solo mantenere i diritti acquisiti è una lotta attiva da parte dei lavoratori, diversamente si va nella direzione opposta come sta succedendo in occidente in questi anni :dunno:

Ma ci mancherebbe, sono per dare diritti ai lavoratori. Contestavo il fatto che si dicesse che non ci si puo arricchire se non si e’ ricchi. Ma cosa vuol dire ricchi, miliardari, milionari?

Prendi soggeto 1: non fa un cazzo tutta la vita. Nasce e muore nella poverta
Soggetto 2: si fa il culo, magari prende uno stipendio magro ma il suo lavoro genera ricchezza, per quanto poca, la puo usare per investire in beni. Ora il suo lavoro lo ha affrancato dalla miseria totale. Il lavoro genera ricchezza.

ecco un quantitativo di gente che con uno stipendio magro è in grado di investire in beni e generare riccehzza:

Ma non l’ha mai detto nessuno, si dice che è un evento molto più legato a fattori imponderabili che a merito ed impegno come vanno dicendo quasi tutti quelli che i soldi li hanno fatti. È invece abbastanza certa la possibilità di fare più soldi avendone già a disposizione grosse quantità.

Su questo non c’e dubbio. Pero torna all’esempio di prima. Da domani comincia a non fare niente e vedrai quanto questi fattori imponderabili ti possono portare ricchezza rispetto al semplice fare qualcosa per arricchirti. E va benissimo anche avere uno stipendio eh. Immagino tu stia accumulando e risparmiando soldi in modo da garantirti un futuro migliore a te o ai tuoi figli (ammesso che tu ne abbia). Ecco, il tuo lavoro sta generando ricchezza.

Per dire, stiamo materialmente meglio delle generazioni che ci hanno preceduto grazie al lavoro dei 100 miliardi di stronzi che hanno sgobbato prima di noi.

Se non ricordo male tu sei la letterale dimostrazione che basta ereditare senza fare nulla eh, il duro lavoro lmao.
Non mi stupisce infatti ste take vengano da gente che non sa di cosa sta parlando

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Intanto io sto lavorando come tutti e se non facessi nulla sarei con le pezze al culo, quindi puppa :asd:

Ah, checkmate, ero rimasto che stavi in messico palle all’aria campando coi soldi dei tuoi (se non ti confondo con altri ma non penso, dovresti essere lo stesso che tipo si bullava di sventolare cinque dollari in da face alle messicane)

Ti confondi con altri. Per un periodo non ho fatto niente pero :asd:

Allora mea culpa

credo fosse nessuno.

Ma ve la ricordate la sensazione mentale di quando avete ricevuto i primi soldi dopo un lavoro?

Se provate a isolarla da tutto il resto, e cercate di ricordarla nei dettagli, come definireste lo stato mentale dell’epoca?

Direste che era di gioia per avere dei soldi da spendere o di tristezza per aver dovuto lavorare per averli?

Cioè avete fatto quel lavoro per i soldi o i soldi erano il mezzo per gratularvi di esistere da cui ne discenderebbe la condizione di inesistenza percepita se i soldi mancano.

Cosa che mi scatena ulteriori domande a rotella.

Vi è successo di pensare

“marò, io ho fatto sta cosa perchè mi piace farla e sto qua mi vuole pure pagare”

Secondo me siamo ancora lontani dalla risposta al quesito.

Percepisco che una risposta universale può esistere e mi sento orientato al momento a indagare più sul lato emotivo/comportamentale.

Cioè perchè nessun premio Nobel è miliardario? (salvo non si verifichi che a Bill Gates gli danno quello della pace :asd: )

Deve esserci un parametro comune a tutti i casi di miliardari che mi sfugge.

A pelle mi viene da pensare che possa esserci anche uno stato biochimico che lo origina.

O in altri termini una visione di se di un certo tipo.

Ma non ne sono così sicuro. C’è la faccenda del talento che mi si incarta.

Cioè perchè Cristiano Ronaldo è diventato Miliardario e Maradona no?

Cioè ci diventi con la nutella o con gli hamburger ma non con il nobel.

Ora per cercare di capire ancora meglio forse dovremmo provare a immaginarci miliardari.

Supponiamo di avere un miliardo di dollari di patrimonio, di andare in giro con i bodyguard, di abitare in una casa con 24 cessi, essere nel gruppo whatsupp dei miliardari, di scrivere cose su twitter, avere uno che ti rolla le canne.

Poi ci stanno pure casi di chi rinuncia a essere miliardario che complicano di parecchio la faccenda.

Oppure chi desidera esserlo ma non vue la notorietà.

Mi si introduce nello schema e di prepotenza il concetto di paura che già mi fa tremare i polsi mentre lo scrivo.

Mi si introduce il retaggio morale del considerare i soldi come un pericolo quando sono troppi.

Insomma lo vedo incartato il film.