Old suggeriti anche in questi lidi diverse volte
Curiosissimo di sentirli live
Old suggeriti anche in questi lidi diverse volte
Curiosissimo di sentirli live
jazz super cinematico, divertente, trascinante
ottima ambient
Cambio titolo perché @RoMZERO è vecchio e si perde per strada
impressive, free jazz con un po di avant garde
Io è da qualche mese che sto tralasciando le nuove uscite, nei prossimi giorni spulcio un po’
È uscito un disco nuovo di Lingua Ignota, che ha cambiato monicker e “progetto”. Ora si presenta come Reverend Kristin Michael Hayter.
Il disco mi è piaciuto più dell’ultimo, che a questo punto era chiaramente un album di passaggio verso la nuova direzione.
L’impianto è folkloristico americano, in salsa religiosa. Bella l’idea di passare tutto nei nastri rovinati, ma in generale mi sono sembrati più azzeccati i pezzi e l’atmosfera.
Non siamo lontanissimo da quello che faceva prima c’è un’influenza netta di musica religiosa, ritualistica, cristiana.
Mi sembra un po’ più “teatrale” e meno intimo, i dischi come Lingua Ignota erano più personali e devastanti come temi. L’ho scoperta nel 2019 durante il tour di Caligula: non poteva reggere una carriera intera così cantava in mezzo al pubblico, con la sala completamente buia e unica illuminazione un grappolo di lampade col cavo, che a volte si tirava addosso o lanciava in giro. Finiva i concerti piena di lividi.
Ha detto di volersi staccare da quel periodo anche per non aver più a che fare con quei testi, posso capirlo.
Questo disco funziona, è corto e i pezzi mi sono piaciuti quasi tutti. Pezzo preferito, l’ultimo:
Ma che bel disco cazzo, me l’ero perso
World music, un po’ di jazz, improvvisazione, molto accessibile (un po’ piacione qua e là) e melodico. Registrato da paura, molto organico.
Mi ha ricordato molto Kamasi Washington, un po’ più graffiante (e infatti è più politico).
È il tipo di cosa che mi stupisco di essermi perso finora, stavolta scopro pure che lei è morta da poco, olé, mai una gioja
si è un album postumo purtroppo.
esatto per me (e vedendo alcune reaction/review in giro) è tra gli AOTY personali di quest’anno.
Oh sapete che ci avevo dato un ascolto ma non mi aveva convinto?
Sparate la traccia più bella dell’album, su su, chop chop
Oddio, un disco così in effetti lo recepisco più come insieme di sensazioni e atmosfere, è molto variegato e con improvvisazione, non noto un “brano” specifico…
“Burning Grey” forse rappresenta bene l’album, è abbastnaza liquida, c’è una parte di voce protagonista, percussioni varie e dinamiche
anche a me ha fatto sburrare un po, comunque i brani sono pure uniti in fade giusto per rimarcare che va tutto assieme
*
stavo per venirlo a scrivere
È ovviamente lecitissimo che non prenda, se preferisci cose più compatte questo tipo di approccio è l’esatto opposto, è slabbrato e liquido.
Devi aver voglia di seguire una storia musicale mentre il brano si dipana, come ogni cosa puoi anche mandarlo affanculo
Tipo stavo risentendo e il secondo brano si chiude col theme religioso che apre il primo
Stavo leggendo adesso, minchia giovanissima. Damn jazzisti
Ci sta, devo ascoltarlo con più calma
Gli dò una seconda chance
Grazie, grazie, era mia coetanea e anche io sono giovanissimo
Lei giovane per la morte, tu vecchio per la vita
Pisellone Steele