Nuova serie di attentati in Francia



E io a te, come vedi c'è un quote lì di certo se en passant fai notare i miei presunti colpi bassi pregressi avrò ben la facoltà di contro-puntualizzare, o no? Se mi chiedi "e quindi", direi che siamo all'assurdo.


Ma in quanto io leggo i thread so che non ci sono altri casi e che ero io il culprit
tiè, leggete bestie

http://www.indiscreto.org/terrorismo-islamizzato-problema-comunicativo/

il nocciolo:


...e vorrei far notare che il "quindi?" nel quote l'avevo pure editato prima che rispondessi per disinnescare ancor di più la polemica, figurati quanta voglia potevo avere di tirarti le trecce mentre rispondevo a V


Ma puoi benissimo dire che per te è un colpo basso, a quel punto se ne discute. Più che disinnescare la polemica mi sembra che tu voglia lasciare ulteriormente la cosa in sospeso giusto perché non si sa mai io invece rispondo e basta, sia pure sparando cazzate colossali, che tanto non ho pretese per me stesso (qui ricalco la traccia di V, anche io sono un povero idiota, non aspettatevi niente da me ).
No ma che in sospeso, per me la questione è conclusa con http://gaming.ngi.it/showpost.php?p=18928589&postcount=7699 - per me continua ad essere un modo sbagliato di discutere, ma non è che ho la verità rivelata per cui amen.

Il resto segue all'edit di quel reply, perché da quanto dici su quello mi sbagliavo.


sì, ma io comunque non ho ancora capito (sempre questione di mia congenita idiozia di cui parlavo giorni fa; dovrei iscrivermi ai musulmani) che cosa vorresti sentirti dire o rispondere


Beh aggiungo che l'espressione "causa dei mali del mondo" è tua, quindi se i mali del mondo impattano su di noi non vedo cosa ci sia di sbagliato nel chiedere "ok ma se la vedi così, se hai ragione allora siamo fottuti, cosa dici a riguardo?" Cosa che tra l'altro N6 ha spiegato.

Soltanto quando uno non risponde all'argomento principale può essere un colpo basso. Ora non credo che in qualsivoglia forma propria di discussione generalista tu sia costretto alle argomentazioni nude e non possa espandere il discorso verso aspetti più concreti, legati all'esperienza, o fare osservazioni tangenziali. Cioè che cazzo
@v: Che mi volete bene
@kali: è ormai diventato un metadiscorso, se vuoi continuiamo in PM ma credo che chiunque sia stufo di leggerci
mettiamola così:

se è vero che la religione x (o l'ideologia y) nascondono dentro di sé un nocciolo di invincibile persuasività, per cambiare il mondo in un certo modo (distruggere l'occidente, vestire la donna da ninja, girare il deserto in infradito con il dito alzato inneggiando al ciobar, etc.);

se basta solo esporre l'idea (tramite una chiaccherata via skype e quattro paginate web) perché anche la mente più razionale venga istantaneamente convinta della malvagità del modello occidentale, dell'esistenza di dio e del premio in vergini;

se è inutile tentare di integrare o anche solo respingere le ondata migratorie (tanto anche figli di moderati possono tramutarsi in integralisti, basta che vengano messi a conoscenza dell'idea; e prima o poi pure occidentali "puri" si convertiranno all'idea... non c'è discorso identitario che tenga, cioè tanto loro sul medio periodo sceglieranno comunque il ciobar; non puoi proporre loro le birrette al sabato sera e la macchina nuova a rate come contropartita);

se in questa dinamica non contano questioni economiche o sociali, e neppure legate alla storia dell'individuo, ma solo - appunto - l'idea belligerante.


a queste condizioni non c'è modo di affrontare o disinnescare il futuro che verrà, perché l'idea continuerà ad esistere ed essere tramandata e, da ultimo, vincerà.

non è una questione irrilevante, è necessario prenderne atto per rendersi conto che è inutile discorrere di possibili soluzioni. Si deve solo scrivere l'epitaffio della propria società.

Inoltre, sempre a queste condizioni, devi prendere atto che un'idea così persuasiva e invincibile (che fa presa su persone che fanno lucidissimi calcoli, mica pazzi o psicolabili) forse qualche "merito" deve pur averlo, se da sola basta a sconfiggere l'occidente... o no?

Ragionamento per assurdo (ma neppure troppo, e di sicuro secondo logica).




Per me molti Paesi europei non hanno strumenti giuridici idonei a far fronte al fenomeno terroristico attuale.
L'Italia, sotto questo profilo, ha una normativa ben più stringente e severa, per via dei trascorsi terroristici che ha vissuto il Paese.

Non riesco a capacitarmi di come sia possibile sottovalutare (?) in questo modo una persona con a carico reati significativi, individuato nel momento in cui stava andando a combattere in Siria, identificato come soggetto a rischio e in un periodo estremamente delicato come quello che stiamo vivendo.
Perché quelle descritte nell'articolo sono misure cautelari estremamente blande, poiché già dal 22 Marzo era stato posto in libertà vigilata - dimostratasi inefficace e misura su cui, personalmente, non faccio grande affidamento -.
Eppure la pericolosità sociale di questo individuo mi pare fosse ben evidente.
Di sicuro non passa la "foga del jihadista" dopo una manciata di mesi in carcere, probabilmente neanche passato in isolamento o sottoposto a misure restrittive, e a mio parere doveva esserci un maggior sforzo nel monitorarlo - ma è cosa difficile, perché di soggetti pericolosi ce ne saranno, probabilmente, qualche centinaio -.

Però non so, c'è qualcosa che non funziona ma il rischio è proprio quello di prendere provvedimenti normativi estremi*. Provvedimenti che comunque, con ogni probabilità, verranno anche accettati dalla popolazione per via del clima e del continuo susseguirsi di attentati.
Che, indipendentemente dal numero di morti che fanno o la brutalità degli stessi, riescono benissimo nello scopo principe: terrorizzare.



*Ma di sicuro qualcosa deve essere cambiato, anche le scelte dell'Italia in tema di mafia e terrorismo sono molto "fasciste" - passatemi il termine - come disposizioni.


mi hai convinto, sono dei vostri!

Io neanche faccio filosofia, faccio storia, per cui quello che uomini e donne individuali abbiano fatto, detto e pensato è quello di cui mi occupo, mica di teorie bellissime e astratte.
Tu, con la foto postata di seguito, mi parli di un certo tipo di uomini e di donne, la cui esistenza non ho mai negato: infatti, al di là del modo retorico in cui usi quella foto e del fatto che manco si può generalizzare a partire da quella, mi sono sempre sentito e mi sento molto vicino ai laici di paesi come la Turchia o il Pakistan, e ai drammi che vivono per via di individui altrettanto concreti ma diversi da me e da loro.

Poi, una piccola nota che vorrei aggiungere: uno dei difetti (peraltro noti) dell'antropologia dell'uomo occidentale moderno è quella di pensare tutti gli altri come identici a lui, per ragioni anche abbastanza chiare, visto che la creazione dell'individuo astratto, senza altre specificazioni o attributi, è uno dei pilastri della modernità (questo comporta peraltro che il diverso finisca facilmente per essere percepito nei termini della patologia, per restare nel tema di cui discorrevamo poc'anzi). Ora, a me questa sembra una generalizzazione teorica e astratta, non le mie, che invece sono il frutto della familiarità con la storia e con la comparazione. Mi rendo conto che la mia tesi sarebbe più appetibile se fossi in grado di produrre la foto di un uomo occidentale moderno che pensa le cose che ho detto, ma non mi è possibile Scherzi a parte, in una società globalizzata, troverai sempre degli individui simili a te come le ragazze della foto: ma da qui alle generalizzazioni ce ne passa; da qui al negare la realtà di altri individui altrettanto concreti e normali come quelli che fanno violenza nel nome della religione, ce ne passa.
E non sono il tipo che abbraccia strane teorie sulla profonda diversità del primitivo rispetto al moderno: un buon 60% delle teorie sulla specificità della mente primitiva sono cazzate, e non nego la sostanziale affinità di molti tratti dell'umanità in genere: è l'uomo occidentale moderno che pensa all'uomo in modo troppo, troppo storicamente situato e accidentale.


*

Per non fare doppio post, bella la retorica atta a ridicolizzare i discorsi, ma spiegalo ai laici in Turchia o Iran la tua teoria della cultura imbattibile. E' sufficiente una minoranza violenta e un'altra minoranza silenziosa per avere certe idee a maggioranza..
@v: io non credo esista una formula magica che tramuta un essere razionale in un ciobar, credo semmai che certa comunicazione faccia leva sì su psicopatici e disadattati ma anche su certi musulmani (che chiameremo fondamentalisti). Possiamo discutere su chi o cosa sono questi fondamentalisti, ma mi sento di dire a cuor leggero non si tratti di psicopatici in senso stretto nè di disadattati. Non integrati senza dubbio sì, ma per quale motivo non integrati? Perché non ne hanno l'opportunità o perché vogliono vedere la loro ideologia trionfare?

Poi c'è la visione di n6 che è di più ampio respiro e affronta la religione in quanto tale, ma lì non ho competenze per intervenire aldilà del dire "beh, ha senso".
D'altronde credo che nemmeno lui si troverebbe d'accordo con i tuoi assunti, per cui rimango dell'idea che partire dalla fine ("stando così le cose non c'è soluzione") sia un modo sbagliato d'approcciarsi al problema, perché "non stando così le cose". Se invece lui ci si rivede col tuo riassunto attendo un suo intervento perché io certamente non posso contestarlo in quella forma.
esempio della siria: ricordandosi che l'isis è un esercito di occupazione, e se si hanno dubbi conviene ripassarsi la dinamica degli eventi che hanno riguardato la parte del territorio ora sotto il controllo dell'isis (infiltrazione nelle istituzioni nella prima fase, rapidissima presa di potere violenta con eliminazione di tutte le autorità locali).

hai:

il ceceno che crede o non crede in dio (alcuni soldati hanno la purezza di ammettere a sé stessi di essere quello che sono, senza alcuna argomentazione fittizia a sostegno di quello che fanno o non fanno), e che è lì, e fa anche cose terribili, perché ormai c'è solo la guerra, e tanto vale morire se non la si può vincere;

il figamai occidentale che è l'equivalente dell'occidentale chi si imbarcava per guerre esotiche nell'otto-novecento; la sua motivazione principale è di indole, prevalentemente, romantica (guardarsi qualche speciale di vice girato nello stato islamico, con interviste agli scappati di casa, di tutte le età, che vengono dall'europa); che poi lo faccia per spirito di avventura e di "scoperta di sé" veicolato dalla religione poco importa; storicamente, individui diversi in culture diverse hanno trovato motivazioni diverse per combattere guerre che non appartenevano loro;

il collaboratore dell'isis (locale) che è tale perché: a) è un figlio di puttana che aspettava di sbocciare; b) perché nella vita se vuoi sopravvivere devi fare anche cose meschine;

la popolazione locale che, a questo punto, difficilmente manifesta il benché sostegno residuo (se mai l'ha fatto), a meno che non si parli di determinate categorie: chi ha ricevuto un'investitura, in termini di poteri e ruoli, e che ha ormai saldamente legato il proprio futuro alle sorti dell'isis; la parte più scema del popolino (l'isis ha agito secondo il principio divide et impera, a livello di classi sociali: aumentando la tassazione sulle classi più abbienti, e destinando le risorse ai panem et circenses per gli straccioni che probabilmente alle vergini paradisiache credono pure).

Discorso diverso in Iraq, perché lì l'isis mette radici nelle enclave locali, con tutto quanto ne consegue. Tant'è che ora che stanno facendo un repulisti nelle zone liberate, si ripropongono le vendette e delazioni di vicinato (anche qui, guardarsi un video di vice che mostra come vengono identificati i presunti collaboratori dell'isis). In tutto questo, le beghe sui confini tra proprietà e lo sfruttamento delle risorse pubbliche (della comunità), probabilmente ha inciso e incide di più, nella dinamica conflittuale (quando l'isis si è consolidato, e ora viene sradicato) di qualsiasi discorso su quante mogli miao me lo metto ha sposato mentre mangiava le lenticchie nel deserto di sticazzi.

Ricordo un talebano d'antan, intervistato dalla bbc a proposito dei governi fantoccio sovietici, che diceva "ma questi erano matti (parafrasando)... volevano rendere tutti ricchi uguali. Ma è Dio che decide chi è ricco e chi è povero" (che è come dire, da noi, è la fortuna o la capacità imprenditoriale).


*


Il Fuhrer disse che gli ebrei tradirono la germania, tramando nei cimiteri per corrompere le vergini tedesche: quanti milioni di europei, anche colti, ci hanno creduto o finto di crederci, per diverse ragioni?


L'esotismo nella lotta, paxxerelo o meno, spesso è legato all'impossibilità della lotta in casa.